Poesie italianeBur, 31 mag 2011 - 277 pagine Sintesi perfetta di latino e volgare, cultura e naturalezza, la poesia di Poliziano è il manifesto della Firenze medicea nel pieno della sua fioritura politica e culturale. Della più felice stagione artistica della nostra storia le rime polizianesche celebrano i protagonisti e cantano i temi e i miti: la vittoria nei tornei di Giuliano de' Medici, i cui fasti sono per sempre fissati nelle 171 ottave delle Stanze (1494); gli idilli di corte, sullo sfondo della rinascita primaverile o di una rituale battuta di caccia; la favola di Orfeo, prima opera di contenuto profano del nostro teatro (Mantova, 1480). Mai riducibili a un solo registro espressivo, i versi di Poliziano mescolano stili e insinuano ombre: sposano maniera e spontaneità, vestono la saggezza popolare di eleganze oraziane, cantano la trepidazione della giovinezza e il malinconico presentimento della fine. Simboli contraddittori e tradizioni a confronto: soprattutto in questo, Poliziano si fa testimone dello spirito del suo tempo. |
Altre edizioni - Visualizza tutto
Parole e frasi comuni
alcun allor amanti Amore assai aver ballo bella bellezza bianca buon canto canzone caro cerca certo ch’i ché chiama ciel collo contento convien crede crudel cura d’amore Dante dato degno dice dire dolce dolore donna dura fare fede ferma figlio fior Firenze foco forma Fortuna forza fugge fussi gentil giorno Giove gran guardi intorno italiana Iulio lamento lascia latino Lettere lieta lingua Lorenzo lunga m’ha mare mille mondo monte morire morte motivo natura ninfa NOTE nuovo occhi ognun onore opera Orfeo parole Pasitea passa pastore pena pensi Petrarca petrarchesco petto piangendo pieno pietà poco poesia poeta Poliziano porto posso punto regno resta ride Rime rispetto rose sanza sarà segue senso sentimento servo signore sovra spero Stanze stelle stilnovistica tolto tormento torna tristo troppo trova vede veggio Venere vento versi virtù viso viva voglia volgare volto vuol