La prima e la seconda cena: novelle, Volume 2

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Società tipografica de'Classici italiani, 1810 - 505 pagine
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 95 - Coloro, che per la sùbita venuta, per la vista delle armi, per lo grido delle parole minacciose, e per veder la roncola per l'aria, ebbero tutti una grandissima paura; e di fatto chi si fuggì nel fondaco, chi si nascose nella mostra, chi ricoverò sotto le panche e sotto il desco, chi gridava, chi minacciava, chi garriva, chi si raccomandava: un trambusto era, il maggiore del mondo.
Pagina 99 - ... cento parole e di udire le sue ragioni. Onde Agnolo e gli altri cortesemente risposto che dicesse ciò che egli volesse, egli incominciò; e fattosi da capo, ordinatamente narrò loro tutta la cosa di punto in punto, affermando come lo Scheggia lo aveva tradito e fattolo tenere e legare per matto; e poi soggiunse: — Se voi volete chiarirvi affatto, andate costì in casa il cavaliere de' Tornaquinci nostro vicino, e vedrete che egli ha ancora i duoi scudi in diposito.
Pagina 317 - L'anello è guadagnato per noi. Guasparri, guarda qua: dove sono i lumicini, i morti, gli spiriti ei diavoli che tu dicevi? Io credetti avere a vedere la bocca dell'inferno. — Se mai uomo alcuno per alcuna nuova e maravigliosa cosa restò per tempo alcuno attonito e stupefatto, Guasparri fu desso. Egli non sapeva bene in qual mondo si fusse, e se quelle cose che egli aveva vedute, le aveva veramente vedute, o se gli era troppo paruto vedere, o se egli pure l'aveva sognate; e sbalordito e quasi...
Pagina 312 - Grassi legnaiuoli 2; tantoché al ponte alla Carraia giunsero, dove, guardato e riguardato, non seppero mai veder niente. A Guasparri non pareva possibile, e pure, mostrando il luogo, diceva come gli erano usciti d'Arno, e che eglino sopravanzavano le sponde di cento braccia...
Pagina 222 - Mante gli arrecò un gran tegame di lenti riconce,4 e una coppia di pane grandissimo, poco minore di quello che fanno in contado i nostri lavoratori, con un gran boccale di vino ; il quale Falananna tutto bevve, e tutte le lenti mangiò con uno e mezzo di quei pani così grandi, come se mai più non avesse né a mangiare né a bere; e poi disse: — Acconciatemi come vi pare, che io muoio più contento mille volte ora, perché io muoio a corpo pieno.
Pagina 314 - Ma poi, fatto della necessità fortezza o disperazione, rittosi in un tratto e tirato a sé l'uscio di camera, e forse temendo che quel morto non gli corresse dietro, s'uscì fuori di casa prestamente, e la dette a gambe, e per la fretta non si ricordò di serrare la porta da via; e correndo a più potere, non aveva altro nella mente, che morti, spiriti...
Pagina 252 - ... anzi che no poveri, erano nondimeno nemici cordiali della fatica, facendo la miglior cera del mondo, e, non si dando pensiero di cosa veruna, allegramente vivevano. Tenevano costoro per sorte amicizia d'un certo Gian Simone berrettaio, uomo di grosso ingegno, ma benestante; il quale allora faceva la sua bottega in sul canto de...
Pagina 361 - Beco, arrivato in sala, fece un bell' inchino; e salutatogli e vòlto a \r> mona Margherita, le disse: « Io sono il marito della vostra colei, che vi porto a donare questi paperi, accioché voi ve li godiate questo San Giovanni per nostro amore ». A cui la donna, molto bene in viso guardatolo, rispose:
Pagina 309 - ... che veniva a far croce, alla quale due lenzuoli lunghissimi e bianchi con certa increspatura stavano accomodati. E in su la vetta della croce era una...
Pagina 281 - Venuto Leandro a capo della sua assai ben lunga novella, ma non già per la sua lunghezza rincresciuta punto, anzi piaciuta molto e commendata sommamente, nella quale fuor di modo aveva fatto rider più volte la brigata, laonde Siringa, che seguitar doveva, quasi ridendo prese a dire : — Certamente che Leandro con la sua favola ne ha attenuto la promessa, cotanto è stata giocosa e allegra! La qual...