M.T. Cicerone Nacque nella Città di e Arpino a 3. Gennajo dell'anno di Roma 648 sotto il Consolato di Cajo. Attilio Serrane 2. Servilio Cepione: Su trucidato nelle vicinanze di Gaeta dell'età di anni63. In Napoli presso Nicola Gervasi al Gigante N.23 MARCO TULLIO CICERONE per e con Un uomo, che venti secoli ha conservato serva presso tutte le Nazioni una riputazione singolare d' insigne letterato, e di Principe fra gli Oratori più celebri. Un uomo le di cui opere tradotte in tutte le lingue servono a tutti di modello a ben pensare e ragionare. Un uomo, che tanto onore procacciò a stesso alla sua Patria all' Impero Romano, ebbe i suoi natali nella piccola Città di Arpino situata in questo nostro felice Regno nella Provincia di Terra di Lavoro. Nacque Egli il dì 3 Gennaro dell'anno di Roma 648. da Tullio, e da Elvia sotto il Consolato di Quinto Servilio Capione, e di Cajo Attilio Serrano, e fu nominato Marco Tullio Cicerone. Inutile però, non che malagevole sarebbe l' intraprendere a parlare di un uomo, che per il fervido suo ingegne, per la robustezza della sua eloquenza, e per la moralità de' suoi costumi si è guadagnato un dritto all' immortalità, dopocchè le penne più illustri di tutt' i tempi, e di tutte le Nazioni si sono contradistinte nella compilazione della di lui storia. Ciò nulla ostante, per compiere il nostro debito, non faremo che accennare le principali sue doti, e l'epoche più rimarchevoli della dilui vita. Fino dai primi albori della dilui fanciullezza fece Egli conoscere la sublimità del suo ingegno, mostrandosi superiore non solo à suoi condiscepoli, ma rendendosi ammirabile agl' istessi suoi Precettori, ed a coloro, che espressamente si recavano alle scuole, che frequentava, per udire la saviezza delle risposte, e la prontezza con cui scioglieva i dubbj, e le quistioni le più intrigate, che se gli proponevano. Giunto all' adolescenza fu mandato in Roma ad apprendere le scienze filosofiche sotto de' celeberrimi Maestri Filone Accademico, e Diodoro, nelle quali fece progressi così maravigliosi che prove luminosissime ce ne danno le holle onere di tal genere che del medesimo ci sono rimaste. Pas |