Immagini della pagina
PDF
ePub
[ocr errors][merged small]
[graphic]

Domenico Cirille

Celebre Medico e Naturalista

Sato in Grame 4 miglia distante dn. Sapoli ai 10.Aprile 1739.

Morte in Napoli ai 29. Ottobre 1799.

En Napoli presso Nic Gervasi al Gigante N.23.

[ocr errors]

DOMENICO CIRILLO

SICCOME Alessandro non volle da altri che da Apelle esser ritratto, nè il suo busto da altri scolpito, che da Lisippo, così non altri che Tacito, o altro filosofo scrittore, imitante il di lui vigoroso bulino, dovrebbe dare per la prima volta in luce la vita di questo immortale Archiatro, il di cui nome splenderà mai sempre appo la più rimota posterità, velut inter ignes Luna minores. Tali, e cost conti e noti sono i pregi che l'adornano, e gli tesson corona !

Domenico Cirillo nacque il dì 10. Aprile 1739. in Grumo, villaggio amenissimo al Nord di Napoli, e tre miglia distante, da onesta famiglia, sempre feconda d'ingegni straordinarj e sublimi. I di lui genitori furono Innocenzio Cirillo, nipote del celebre Niccola, e Caterina Capasso, nipote del ch. Niccola. Ornato dalla natura di un ingegno non men precoce che sublime, fece la delizia, e le più alte speranze de'genitori. Tra l'infanzia e la fanciullezza, e precisamente all' età di sette anni, fu trasportato in Napoli presso il rispettabile di lui zio Sante Cirillo, l'unico, o il più gran Naturalista di quel tempo. Questi tutto amorevolmente s'incaricò della di lui educazione, ed egli corrispose alle paterne cure del zio così soddisfacentemente, che questi nel render conto ai genitori de' di lui progressi meravigliosi, tra le altre cose loro scrisse un giorno,

Forse un di fia che la presaga penna

Osi scriver di lui quel ch' or n' accenna.

Sotto un Mentore così degno egli fece i primi studj, e da ottim i maestri apprese il Greco ed il Latino. Gradatamente passò alla Filosofia, ed alle Matematiche, e sempre con eguali ed anche più rapidi progressi. Apprese anche il Disegno, e seppe così ben ripartire le ore del giorno, che niuna all'ozio lasciandone, tutte utilmente le spendea. Il detto di lui zio coltivando il Giardino botanico lasciatogli dal celebre Niccola, Domenico mosso da puerile curiosità si trattenea spesso col medesimo; e così cominciò a contrar passione per l'amenissima Scienza Naturale. Essendo presso al zio, che or formava gli erbarj, or esaminava le piante, or coltivavale, or intento a raccoglierle, disegnarle, disporle e classificarle nel così detto dai Botanici Erbario, o sia Giardino Secco, or ad altre operazioni di tale scienza occupato, dalla curiosità passò gradatamente alla conoscenza, e da questa al gusto per la medesima, ed al trasporto. Allievi di Sante Cirillo, amici e collaboratori nella Botanica erano allora, tra gli altri, i celebri Niccola Pacifico, Angiolo Fasano, Natale Lettieri, Niccola Braucci, e Vincenzio Petagna; e questi non si saziavano di ammirare e commendare l'attenzione, la perspicacia, la

se

« IndietroContinua »