Haggadah di Pesach

Copertina anteriore
Fernando Belgrado
Casa Editrice Giuntina, 1984 - 155 pagine
L'Haggadàh è il testo usato per il séder, la cena rituale solitamente tenuta in casa le prime due sere di Pésach. La parola Haggadàh significa “racconto” e si rifà al comandamento nell'Esodo 13:8 “e racconterai a tuo figlio” della liberazione dalla schiavitù. Uno dei doveri di Pésach è quello di tramandare il racconto dell'Esodo da una generazione all'altra. Questa narrazione deve avvenire, secondo i rabbini, mentre la cena di Pésach, che comprende la matzàh e le erbe amare, è messa in tavola davanti a noi. Il testo odierno dell'Haggadàh è derivato da un midràsh molto antico, di cui alcuni elementi risalgono al primo o secondo secolo a.e.v. L'Haggadàh si è evoluta e sviluppata nei secoli fino a quando l'invenzione della stampa ha interrotto questo processo, portando ad una standardizzazione del testo. L'Haggadàh è stata uno dei libri ebraici più frequentemente stampati; i collezionisti di rare Haggadòt posseggono migliaia di edizioni. È anche il classico della letteratura ebraica che è stato più ampiamente illustrato, sia nei manoscritti miniati sia nella gran varietà delle edizioni a stampa, antiche o recenti. Mentre la recitazione alla lettera del testo dell'Haggadàh divenne la norma in molte famiglie tradizionali, il testo serve, idealmente, anche come un punto di partenza per la discussione intorno alla tavola del séder. Affinché il comandamento del “raccontare” sia adempiuto, è necessario che anche i bambini vengano inclusi nella conversazione in modo tale che il ricordo della persecuzione, dell'esilio e della liberazione diventi importante e pieno di significato per loro.
 

Sommario

Sezione 1
5
Sezione 2
7
Sezione 3
15
Sezione 4
27
Sezione 5
32
Sezione 6
41
Sezione 7
60
Sezione 8
66
Sezione 9
74
Sezione 10
89
Sezione 11
149
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