Cenni e documenti intorno all'insurrezione lombarda e alla guerra regia del 1848editore non identificato, 1848 - 85 pagine |
Altre edizioni - Visualizza tutto
Cenni e documenti intorno all'insurrezione lombarda e alla guerra regia del 1848 Giuseppe Mazzini Visualizzazione completa - 1850 |
Cenni e documenti intorno all'insurrezione lombarda e alla guerra regia del 1848 Giuseppe Mazzini Visualizzazione completa - 1850 |
Cenni e documenti intorno all'insurrezione lombarda e alla guerra regia del 1848 Giuseppe Mazzini Visualizzazione completa - 1850 |
Parole e frasi comuni
12 maggio 23 marzo Abercromby Adda allora Alpi armistizio Assemblea costituente Austria Austriaci avea avesse aveste avrebbe bandiera battaglia campagna campo Carlo Alberto Castel Goffredo ch'essi città colla combattere comitato di difesa conquistata core corpo coscienza d'Italia d'ogni d'uomini decreto dichiarato dinastico diritto dispaccio Documenti erano esercito fede Ficquelmont forze francese Francia fratelli fratelli Bandiera fremito fusione generale Bava giorni giova Goito Governo provvisorio grido guerra regia indipendenza insurrezione Italia italiana l'Austria l'esercito Piemontese libertà libro di Cattaneo linea Lombardia Lombardo-Veneto lord Palmerston Mantova martirio marzo mezzo Milano minacciava Mincio moderati moltitudini monarchia moto nazionale nazione nemico nuova paese parola patria patto pensiero pericolo Peschiera piazza Piemonte politica popolo poteva principio prode programma quei Radetzki raggiratori repubblica repubblicani repubblicano riconcentramento s'era sagrificio Sardo siffatta smembramento soldati sorgere speranze straniero Tirolo Torino truppe uomini Valtellina Veneto Venezia Verona vittoria volontari zione zogna
Brani popolari
Pagina 26 - Governo annunziato (4) ch'ei convocherebbe nel più breve termine possibile una rappresentanza nazionale , affinchè un voto libero , che fosse la vera espressione del poter popolare, potesse decidere i futuri destini della patria, era naturale e giovevole che l'elemento repubblicano manifestasse con un atto legale la propria esistenza. Ma compito una volta questo dovere e adottata la linea di condotta accennata più sopra , l'associazione , messa da banda ogni questione politica , non s'occupò,...
Pagina 32 - Ecco: io vi do, pegno della mia fede, spettacolo ignoto al mondo d'un re sacerdote dell'epoca nuova, apostolo armato dell'ideapopolo, edificatore del tempio della nazione. Io lacero nel nome di Dio e dell'Italia i vecchi patti che vi tengono smembrati e grondano del vostro sangue: io vi chiamo a rovesciare le barriere che anch'oggi vi tengon divisi e ad accentrarvi in legione di fratelli liberi emancipati intorno a me vostro duce, pronto a cadere oa vincer con voi» - chi tra noi non scenderebbe...
Pagina 31 - INDIPENDENZA dallo straniero: secondo, 1' UNITA della patria, senza la quale l'indipendenza è menzogna: terzo, la REPUBBLICA — e intorno a questa, indifferenti a ciò che riguarda noi individui, e certi, quanto al paese, dell'avvenire, noi non avevamo bisogno d'essere intolleranti. A chi dunque m'avesse assicurato l'indipendenza, e agevolato...
Pagina 11 - La republica era dunque all'usurpatore di Genova più pericolosa vicinanza che non fosse il cognato suo l'a^rciduca. Pare anzi certo che in un manifesto a tutte le corti d'Europa il re attestasse, che invadendo- il lombardoVeneto, egli intendeva solo d'impedire che vi surgesse una republica ; la quale poi di terra in terra, e per mera virtù d'imitazione, avrebbe abbracciato tutta- la penisola.
Pagina 31 - L'entusiasmo popolare era, mercé quel concetto, già spento nella maggior parte del paese. « A ricreare lo spirito che vince ogni ostacolo era solo una via ; far guerra, non di PRINCIPI , ma di NAZIONE. E per questo bisognava un UOMO che osasse e si vincolasse a non retrocedere per egoismo o codardia dall'impresa.
Pagina 61 - Dio v'ha data perch'ivi, operando e perfezionandovi, vi prepariate a salire a Lui; è il vostro nome, la vostra gloria, il vostro segno fra i popoli. Date il pensiero , il consiglio , il sangue per essa. Edificatela bella e grande come i nostri sommi la presentivano. Ma badate a non lasciare orma di menzogna o servaggio che la contamini; badate a non profanarla collo smembramento. Sia una come il pensiero di Dio. Voi siete ventiquattro milioni...
Pagina 61 - Amate. L'Amore è l'ala dell'anima a Dio, e al Grande, al Bello, al Sublime che sono l'ombra di Dio sulla terra. Amate la famiglia, la compagna della vostra vita, gli uomini presti a dividere dolori e gioie con voi, gli estinti che vi furono cari e v'ebbero cari. Ma sia il vostro amore l'amore che v'insegnava...
Pagina 32 - L'amico partì. Pochi dì dopo mi fu fatto leggere un biglietto del Castagneto, che diceva : VEDO PUR TROPPO CHE DA QUESTO LATO NON V'È DA FAR NULLA. Quando mai può un'idea generosa, potente d'amore e d'avvenire per una nazione, allignare nel cuore d'un re? Noi seguimmo a tacer di politica (1) ea giovare come meglio potevamo, d'opera e di consiglio, la guerra.
Pagina 56 - L'insurrezione finisce quando la Rivoluzione comincia. La prima è guerra, la seconda manifestazione pacifica. L'insurrezione e la rivoluzione devono dunque governarsi con leggi e norme diverse. A un Potere concentrato in pochi uomini scelti...