Archivio storico italiano: Appendice, Volume 6

Copertina anteriore
G. P. Vieusseux, 1848
 

Pagine selezionate

Sommario

Altre edizioni - Visualizza tutto

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 284 - ... abbino l'arme e li altri no, non paghino gravezza alcuna, e sopra li poveri villani si posino tutte le spese ; che vi sieno Parlamenti nelli quali le liti durino tanto che li poveri non possine trovare ragione; che vi sia in molte città canonicati ricchissimi, de...
Pagina 371 - Roma che era a' nostri lcmpi: ed ancora il sacco durò tanto tempo, che quello non si trovò ne' primi giorni, fu trovato poi. Questo fu uno esempio, che li uomini superbi, avari, omicidi, invidiosi, libidinosi e simulatori , non possono mantenersi lungamente: e Iddio punisce spesso quelli che hanno questi vizii , con li inimici suoi medesimi, e con gli uomini più scellerati di quelli che sono puniti , i quali, quando gli pare poi tempo , non gli manca modo a castigare.
Pagina 294 - Officio ogni dì con divozione , e digiunasse due o tre giorni della settimana , oltre «'digiuni ordinati; non gli credevano più. E certo é gran fatica volere essere Signore temporale, ed essere tenuto religioso; perché sono due cose che non hanno convenienza alcuna insieme ; perché chi considera bene la legge Evangelica , vedrà i Pontefici, ancora che tenghino il nome di Vicarii di Cristo, avere indutto una nuova Religione...
Pagina 414 - Cavaliero dell' abito di San Giacomo , Viceré" e « Governator dell' armi della Provincia di Calabria dira, il quale a servendo il suo Re personalmente intervenne alla maggior parte delle « cose che in essi tumulti avvennero ». Chi mai potrà fra gli scrittori della sollevazione di Napoli compararsi al Capecelatro? È maraviglia che ancora non si sia stampato ché non era ignoto , avendo dato avviso dell' esistenza sua il Giustiniani nella Biblioteca storica e topografica del Regno di Napoli.
Pagina 370 - Roma erono almanco trentamila atti a portare arme , da anni sedici insino a cinquanta ; e tra questi n' erono molti uomini usi alla guerra ; molti Romani, altieri, bravoni , usi a star sempre in brighe, con barbe insino al petto ; nondimeno , mai fu possibile s...
Pagina 284 - Ma io vorrei che mi fusse mostro che differenza è dal Re al tiranno. Io per me non credo certo che vi sia altra differenza, se non che quando il Re è buono, si può chiamare veramente re; se non è buono, debbe essere nominato tiranno. Così, se uno cittadino piglia il governo della città o per forza o per ingegno, e sia buono, e...
Pagina 284 - Non è espressa tirannide che tremila gentilomini tenghino sotto più che centomila e che a nessuno popolano sia dato adito di diventare gentiluomo ? Contro a' gentiluomini, nelle cause civili, non si truova iustizia, io nelle criminali, i popolari sono battuti, i nobili riguardati.
Pagina 274 - Italia : quantunque cognosca non essere possibile non parlare ancora di quello che é occorso fuori d'Italia; perché le cose delle quali si tratta, sono in modo collegate insieme, che male si può scrivere di quelle d'Italia , omettendo l'altre interamente. E certo, in questi quindici anni si sono trattati negozii importantissimi e da considernrc in essi la varietà della fortuna.
Pagina 284 - Così , se uno cittadino piglia il governo della città o per forza o per ingegno, e sia buono; e' non si può chiamare tiranno: se sarà tristo, se gli può dare nome non solo di tiranno, ma d'altro che si possa dire peggio. E se noi vorremo bene esaminare come sieno stati i principii de' regni ; troveremo tutti essere stati presi o con forza o con arte. Né io voglio entrare ne' Persi , Medii , Assirii n Giudei ; ma la repubblica Romana era ordinata nella pace e nella guerra.
Pagina 281 - ... fatti a Prato , che a ciascuno pareva avere già i rabidi inimici , non solo nella città , ma nelle proprie case , e che i medesimi casi , o più atroci , succedessino quivi. E si può dire certo , che messer Baldassarre, inimico de' Medici, operasse più nella tornata loro in Firenze , che qualunque altro reputato a essi amicissimo.

Informazioni bibliografiche