Istoria civile del regno di Napoli, Volume 1

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G. Pasquali, 1766
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 281 - ... nulladimeno per più secoli la fortuna delle longobarde fu tanta che bisognò che le romane cedessero. Poiché essendo in Italia e nelle nostre provincie introdotti in più numero i feudi, e per conseguenza più baroni, i quali non con altre leggi vivevano che con quelle de...
Pagina 190 - Г amore , che ad Alboino portavano , con tutto il Teforo Regio fe ne fuggirono in Ravenna a Longino , dal quale furono onorevolmente ricevuti . Ma Lonsino riputando eifere allora il tempo comodc a poter diventare , mediante Rofmonda , ed il fuo Teforo , Re de...
Pagina 281 - ... margine, alle righe che qui interessano, attribuibili con buona probabilità al Giannone. beneventani successori. E diviso dapoi il principato, e moltiplicato in tre, cioè nel Beneventano, Salernitano e Capuano, che abbracciavano quasi tutto il Regno, maggiormente si diffusero le leggi longobarde. Il ducato Napoletano, e le altre città della Calabria e de' Bruzi, Gaeta, ed alcune altre città maritime, che anche dapoi durorono per qualche tempo sotto la dominazione de' Greci, ricevettero più...
Pagina 37 - la religione non è indirizzata alla conservazione dello Stato. « ed ni riposo di questo Mondo, ma ad un più alto fine, « che riguarda la vita eterna, e che ha il suo rispetto a Dio, « non a gli uomini: e quindi presso di Noi il Sacerdozio è «riputato tanto più alto, e nobile dell'Imperio, quanto le « cose divine sono superiori all'umane, e quanto l'anima è più « nobile del corpo, e de
Pagina 283 - ... Ravenna, e per altre cagioni rapportate di sopra, gravi discordie tra lui e Desiderio, questi, portando l'assedio a Roma, esercitò ivi tanto rigore che il papa pien di spavento se ne morì il primo di febbraio dell'anno 772, lasciando successore Adriano. Non minori disordini accadevano nell'elezione delle altre sedi minori. I favori de' principi, le violenze, i negoziati e le simonie vi aveano la maggior parte.
Pagina 249 - Gregorio per lor principe, dandogli il giuramento di fedeltà; e che il papa, accettato il principato di Roma ordinasse a' Romani ed a tutto il resto d'Italia che non pagassero più tributo all'imperadore e che di più assolvesse dal giuramento i vassalli dell'Imperio: scomunicasse con pubblica e solenne celebrità l'imperador Lione: lo privasse non pur de...
Pagina 251 - ... gli scrittori più addetti a quella corte ? Questi, ancorché ad altro fine, pur vogliono che Gregorio avesse scomunicato Lione, avesselo deposto, comandando che non se gli pagasse il tributo, e quel che è più, che offerendosegli il principato da' ribellanti Romani l'avesse accettato; onde surse il dominio temporale de
Pagina 275 - Longobardi, prima di pubblicarsi le leggi per mezzo de' loro editti, erano dagli ordini del Regno ben esaminate e discusse; onde ne seguivano più comodi. Il primo, che non v'era timore di potersi stabilire cosa nociva al ben pubblico, quando v'erano tanti occhi e tanti savi a' quali non poteva esser nascosto il danno che n'avesse potuto nascere.
Pagina 286 - ... vescovi, a' sacerdoti ed a' diaconi di abitare insieme con femmine, e dati altri provvedimenti; l'altro nel 745, composto di sette vescovi e d'alcuni sacerdoti, dove furono discusse alcune accuse fatte a' vescovi e trattati alcuni dogmi intorno all'idolatria, e dichiarato che molti angioli che venivano invocati erano i loro nomi ignoti, e che non si sapevano se non i nomi di tre, cioè Michele, Raffaele e Gabriele. Anche in Aquileia Paolino suo vescovo nell'anno 791 tenne un concilio, ove dopo...

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