Il Decameron di Messer Giovanni Boccaccio. Del MDXXVII. (Ep. déd. da Paolo Rolli. Vita di Messer Giovanni Boccaccio scritta da Filippo di Matteo Villani)per Tommaso Edlin, 1527 - 2 pagine |
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Parole e frasi comuni
accio adfare adunque affai afpettare alcuna cofa allaquale allhora allui alquanto amore anchora appreffo avenne bifogno Buffalmacco cafa Calandrino ciafcuno coftei coftui cominciò configlio conofcendo dallui Decameron dicendo diche diffe difidero Dioneo domandò doveffe effa effendo effere effi effo faceffe fante fapere fappiendo fare fcia fe n'andò fece fecondo fefta feguente feguire femmina fempre fenon fentendo fenza fenza alcuna figliuola fignore fimilmente foffe foffero folamente fono fopra forfe fpeffo frate ftare ftato fteffo fua donna Gifippo giovane glialtri glihuomini gran grandiffima guifa habbia havea haveffe haver haveva havrete hebbe honefta honore hora huomini huomo ilche ilquale infieme lafciò Laqual cofa lieto medefimo Meffere mefi mife moftrare moglie nellaquale niuna noftra notte Novella paffata Pampinea penfando perfona perlaqual cofa piacere pofe poffa poteffe prefo preftamente quafi quefto queſta quivi ragione Reina rifpofe Saladino ſenza tofto udendo vedere veggendo venire verfo vifo voftra voleffe