Opuscoli filosofici, Volume 2Tip. Pogliani, 1828 |
Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 42 - Quindi la poesia del Petrarca ci avviluppa in oziosa melanconia, nelle più molli e dolci visioni, nell'errore di abbandonarci in balìa delle affezioni altrui, e ci trae a correre vanamente dietro a perfetta felicità...
Pagina 123 - Dunque da un lato la moda diminuisce il capitale disponibil* per la corruzione; dall'altro presenta alla sensibilità del ricco mille rinascenti piaceri diversi , e l'esaurisce in parte. In poche parole, ciò che il ricco spende per un cappello...
Pagina 43 - Que' trovatori di favoleggiato senno considerarono 1' a•more; commiserando ali' infinita moltitudine, che si stupisce alle pene, alle incostanze, ai pentimenti di lui, si stupisce ali' odio o al disprezzo e al vergognarsi che lo accompagnano o gli succedono: si stupisce invano, e non conosce la natura di Amore. Essi con bellissimo avvertimento ce la mostrarono in quella favola di Psiche, o sia dell' anima innamorata : dove ci rivelarono Amore non esser altro che illusione, colla quale ci figuriamo...
Pagina 199 - ... imagine alcuna. Per la qual cosa meno ancora si richiede tenere impacciati gli orecchi e la mente di chi ci ascolta con le bugie che co' sogni, come che queste alcuna volta siano ricevute per verità; ma a lungo andare i bugiardi non solamente non sono creduti; ma essi non sono ascoltati...
Pagina 210 - E perché io ho conosciute di quelle persone che hanno una cattiva usanza e spiacevole, cioè che così sono vogliosi e golosi di dire che non prendono il sentimento, ma lo trapassano e corrongli dinanzi a guisa di veltro, che non assanni...
Pagina xlv - ... che gli uomini ammirano, e mettono in conto di egregia fortuna. Ma la stessa religione poscia condiscende ai bisogni ed alle infermità della non adulta e perfetta natura umana. Ella sa bene, che l'uomo in questa vita, dove il considera come sempre fanciullo, non può essere col suo spirito attuato continuamente nel solo Dio; e però tempera il gran precetto di dovere sempre orare e vegliare in sì dolce modo, che non •A, Bosmini.
Pagina xxxii - Munito di questa portentosa filosofia (*) l'Autore dichiara che tulle le sue meditazioni sono rivolte al gran fine di far tornare indietro lo spirito umano da quella falsa strada nella quale col peccato si mise.
Pagina xxiv - Ma dov'è tutto ideale, non tocca il cuore, perché non si fa riconoscere appartenente all'umana natura. Dove tutto è reale, non move la fantasia, perché non pasce di novità e d'illusioni la vita nostra nojosa e incontentabile su la terra. Il secreto sta nel sapere sottrarre alla realtà quanto ritarda, e aggiungerle quanto promove l'effetto contemplato dagli artefici...
Pagina 113 - Se dunque la moda induce la donna a vendere, come pretendono gli avversati, induce l'uomo a lavorare. , . , ., . Ora aumento di lavoro è uguale a decremento di corruzione. Passiamo alle classi ricche. Se la donna vende, dunque il ricco dee possedere i capitali per comprare. Possiamo dunque supporre in generale la corruzione uguale o proporzionata al capitale disponibile per essa. Ora il capitale disponibile per la corruzione è maggiore in tempi di rozzezza che in tempi di mode. Infatti...
Pagina 18 - non distinguendo ciò che a lui — 299 — [all'uomo] era naturale, il bisogno di uscir di sé, da ciò che a lui era acquisito per un disordine deplorabile in lui avvenuto, la gravezza che continuamente lo prostra ed inclina a spargersi per le creature ea perdersi nei clamorosi sollazzi; non è però manco vero, manco profondo il fatto osservato da Pascal, quella contraddizione perpetua onde l'uomo mondano fugge dalla quiete per gittarsi ad un moto incessante, e tuttavia egli non si da al moto...