Lettere di Fra Paolo Sarpi, Volume 2

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G. Barbèra, 1863
 

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Pagina 416 - Disse il signor principe, che avrebbe caro che io li dicessi come intendevo che un principe non può essere scomunicato, e come si possa difendere che, se il principe fosse indegno, non dovesse esser proibito dai sacramenti. Risposi, che scomunicar vuoi dire separar dal consorzio e commercio de...
Pagina 415 - ... aver alcun riguardo, come a cosa non divina ma fraudolente ; e esser gran cosa, che tutta la predicazione di Cristo Nostro Signore, e di tanti Apostoli, non è versata in altro, se non a dichiarare che le promesse del Testamento Vecchio temporali si debbono intendere spiritualmente, e non di cose mondane; e adesso, tutto il contrario, non si ha altra mira, se non di tirar al temporale le cose spirituali di Cristo promesse alla Chiesa.
Pagina 417 - ... dirmi. Ma piacendo a VS intender anco le cose che passarono precedentemente, aggiungerò che, essendo arrivato il signor principe in questa città la domenica 13 del mese corrente, il lunedì seguente venne al monasterio, accompagnato solamente da due dei suoi, e addimandò di parlarmi.
Pagina 419 - Li rispose il priore, che io dicevo messa la festa, e spesse altre volte ; che la mia messa era l'ultima, alla quale stava presente; il concorso del popolo esser ordinario nella chiesa. Li dimandò poi, se io ero accomodato con Roma ; a che il priore rispose di non saper che io avessi avuto altra differenza se non quella per le scritture occorse nell' occasione dell
Pagina 416 - ... di questo è da Dio comandata. Che il punto sta qui : che con le scomuniche si tratta di assolvere li sudditi dal debito della fedeltà, e che dei sacramenti non si ha pensiero alcuno; e che nessun principe, quando fosse avvertito d' essere indegno, si arrogherebbe di voler i sacramenti, purché non si trattasse di sovvertirli lo Stato, e levarli quel!
Pagina 416 - Roma sapevano molto bene chi era l'autore ; né volsi uscire di questa risposta. Mi dimandò se io avevo scritto altro: risposi non aver scritto né esser mai per scrivere cosa alcuna, essendo certo che mai quel eh' è scritto è inteso dal lettore nel senso dell'autore.
Pagina 253 - ... alii Francesi in Parigi, che detti Gesuiti avevano cagionata la morte del re; del che persuasi quelli popoli un giorno, avrebbono potuto fare qualche segnalato risentimento contra di loro. » — Io pronostico che questo pover' uomo debbia correre la fortuna di fra Fulgenzio cordeliere,1 e prego Dio che gli abbia misericordia.
Pagina 330 - Ad essa affidansi gli avari per fare alla franca mercato delle cose spirituali; i superstiziosi, per supplire co' baci infervorati sulle immagini all'esercizio di tutte le virtù cristiane; gli ambiziosi di bassa lega, che non possono andare a caccia di nominanza senza delitti, per coprire di un velo santo ogni cima di ribalderia...
Pagina 402 - Vi è gran bisogno dell'aiuto divino: il quale se non apre qualche mezzo, per quale si dia ingresso a far bene, ogni cosa par inviata a stabilire due monarchie, una sopra i corpi e l'altra sopra le anime: il che, se debbe succeder a gloria di Dio, dovere piacergli; quando no, i consegli umani non saranno efficaci.
Pagina 399 - Eoma ; conserva l' odio vecchio, e si lascia persuadere vantaggi grandi. Li altri principi italiani, tutti sono servi per timore o per pensione. Non crederò che mai si faccia mutazione di stato se non si fa di religione ; 2 ma, con guerra ad ambe le porte d' Italia, non si vede che s' incammini alcuna disposizione a questo, anzi più si stabilisce la vecchia.

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