Il Propugnatore, Volume 15Francesco Zambrini, Giosuè Carducci G. Romagnoli, 1882 |
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Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 417 - Tal mi fec' io , ma non a tanto insurgo : Quando i' udì nomar se stesso il padre Mio , e degli altri miei miglior, che mai Rime d' amore usar dolci e leggiadre.
Pagina 115 - Guiscardo io non credetti al giudicio d'alcuna altra persona, che a quello delle tue parole e de' miei occhi. Chi il commendò mai tanto, quanto tu...
Pagina 114 - ... nostri pericoli ne trasporta, mi pare che l'ira sia quello; la quale niuna altra cosa è che un movimento subito ed inconsiderato, da sentita tristizia sospinto, il quale, ogni ragion cacciata e gli occhi della mente avendo di tenebre offuscati, in ferventissimo furore accende l'anima nostra.
Pagina 422 - Agustino ea San Francesco ea San Domenico si fa d'abito e di vita simile, ma eziandio a buona e vera religione si può tornare in matrimonio stando^ che Iddio non vuole religioso di noi se non il cuore. E però dice San Paolo alli Romani: -. Non quelli rli' è mate nifestamente Giudeo, nè quella ch
Pagina 397 - Ella giunse e levò ambo le palme, Ficcando gli occhi verso l'oriente, Come dicesse a Dio: d'altro non calme.
Pagina 419 - E cominciai : Francesca, i tuoi martiri A lagrimar mi fanno tristo, e pio. Ma dimmi : al tempo de...
Pagina 317 - Ciascuna cosa in se medesima è buona ad alcuna cosa, e male adoperata può essere nociva di molte; e così dico delle mie novelle. Chi vorrà da quelle malvagio consiglio o malvagia operazion trarre, elle...
Pagina 422 - ... albergo e ritornare nella propia mansione : uscire le pare di cammino e tornare in città: uscire le pare di mare e tornare a porto. Oh miseri e vili che colle vele alte correte a questo porto: e là dove...
Pagina 81 - Prona petit maria et pelago decurrit aperto. Qualis spelunca subito commota columba, Cui domus et dulces latebroso in pumice nidi, 215 Fertur in arva volans plausumque exterrita pennis Dat tecto ingentem, mox acre lapsa quieto Radit iter liquidum, celeres neque commovet alas : Sic Mnestheus, sic ipsa fuga secat ultima Pristis Aequora, sic illam fert impetus ipse volantem.
Pagina 114 - La vertù primieramente noi, che tutti nascemmo e nasciamo iguali, ne distinse; e quegli che di lei maggior parte avevano e adoperavano, nobili furon detti, e il rimanente rimase non nobile. E benché contraria usanza poi abbia questa legge nascosa, ella non è ancor tolta via, né guasta dalla natura, né da...