Scritti vari di Pietro Verri, Volume 1

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F. Le Monnier, 1854
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 435 - ... cittadini, per il numero infinito delle botteghe ed esercizii, per l'abbondanza e delicatezza di tutte le cose appartenenti al vitto umano, per le superbe pompe e suntuosissimi ornamenti così delle donne come degli uomini, per la natura degli abitanti inclinati alle feste ed ai piaceri, non solo piena di gaudio e di letizia, ma floridissima...
Pagina 54 - ... campi, ci guida a creare, perfezionare i mestieri, c'insegna a pensare, crea le scienze, fa immaginare le arti e le raffina; a lui siamo, in una parola, debitori di tutto...
Pagina xxiii - Così sono alquanti, e non pochi, che vogliono che l'uomo li tegna dicitori ; e per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano e incolpano la materia, cioè lo volgare proprio, e commendano l'altro lo quale non è loro richiesto di fabbricare.
Pagina 482 - ... fatto un libro, avrò difesa la parte più debole e infelice degli uomini miei fratelli; se non mostrerò chiaramente la barbarie della tortura quale la sento io, il mio libro sarà da collocarsi fra i moltissimi superflui. In ogni evento, sebbene anche ottenga il mio...
Pagina 481 - ... secoli, anche più fortemente si attaccano ed affezionano alla pratica tramandataci dai maggiori. La verità s'insinua più facilmente quando lo scrittore, postosi del pari col suo lettore, parte dalle idee comuni, e gradatamente e senza scossa lo fa camminare e innalzarsi a lei, anzi che dall'alto annunziandola con tuoni e lampi, i quali sbigottiscono per un momento, indi lasciano gli uomini perfettamente nello stato di prima...
Pagina 489 - Fra lai delirj si perdevano i cittadini anche più distinti e gli stessi magistrali; e in vece di tenere con esatti ordini segregati i cittadini gli uni dagli altri, in vece d'intimare a ciascuno di restarsene in casa, destinando uomini probi ai quartieri diversi per somministrare quanto occorreva a ciascuna famiglia, rimedio il solo che possa impedire la comunicazione del malore, e rimedio che adoperato da principio avrebbe forse con meno di cento uomini placata la pestilenza; in vece, dico, di...
Pagina 483 - Io non condanno di vizio chi ragiona così, ma credo che sieno in un errore evidente, e in un errore di cui le conseguenze sono crudeli. Anche i giudici che condannavano ai roghi le streghe ei maghi nel secolo passato credevano di purgare la terra da più fieri nemici, eppure immolavano delle vittime al fanatismo e alla pazzia.. Furono alcuni benemeriti uomini, i quali illuminarono i loro simili, e, scoperta la fallacia che era invalsa ne' secoli precedenti, si astennero da quelle atrocità, e un...
Pagina 43 - ... spettatore delle piccole sensazioni dolorose, a fargliele rapidamente cessare, e tenerlo sempre animato con una speranza di aggradevoli sensazioni, in guisa tale ch'egli prosegua ad essere occupato degli oggetti proposti, e terminatane l'azione, richiamandosi poi la serie delle sensazioni avute, ne veda una schiera di piacevoli, e sia contento di averle provate. A tal proposito io osservo che sarebbe intollerabile una musica, se non vi fossero opportunamente collocate e sparse delle dissonanze,...
Pagina 542 - ... col dislogamento e strazio delle membra, né sul tempo per cui duri lo spasimo, né sul numero delle volte da ripeterlo; tutto questo strazio si fa sopra gli uomini coll'autorità del giudice, unicamente appoggiato alle dottrine dei criminalisti...
Pagina 551 - ... miseria e colle torture, possa il fisco aver tratto da lui medesimo abbastanza per citarlo in giudizio. Fatte tutte queste lunghe e crudeli procedure, nel qual tempo non è permesso al reo di essere assistito o difeso, ecco il fisco che lo cita e lo costituisce avanti il giudice reo del tal delitto. Nei paesi più illuminati, in vece, si prende una strada più breve e naturale. Appena posto in carcere il sospetto uomo, nel primo esame si considera cominciare il giudizio. Gli si pone in faccia...

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