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SACRO LITURGICO

CHE COMPRENDE LE RUBRICHE

DEL

Breviario, Messale e Nituale Nomano

NONCHE

ALCUNI ALTRI VOCABOLI, CHE APPARTENGONO

AI SACRI RITI

CON ANNOTAZIONI E DECRETI

del Neverendo

D. GIOVANNI DICLICH

TERZA EDIZIONE, CON AGGIUNTE E CORREZIONI

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A Sua Eccellenza Revina
MONSIGNOR CHIARISSIMO FALCONIERI

Arcivescovo di Navenna

Alla novella Edizione dell' acclamatifsimo Dizionario Sacro Liturgico ch' esce alla luce co'miei Tipi, richiedevasi un protettore proporzionato alla nobiltà e grandezza del l'argomento; e quindi un personaggio per diguità primarie cospicuo nella Chiesa, insigue per dottrina, segnalato per religiosi costumi, e per indole benigna propenso a promnovere ogni sano e profittevole studio. Le quali prerogative mirabilmente si riuniscono nell' E. V. N., cui rendo le maggiori grazie che per me si possous, per avere as questa mia tipografica impresa conceduto di comparire con manifesto segno di esser già in pofsesso della sua commendazione. Non può tuttavia un tanto favore crescermi nell' animo, essendo in me estremi, l'ofsequio, las riverenza e la venerazione che all' E. V. N. debitamente professo.

Fuligno 1 Dicembre 1830

Dell' Eccellenza V. A.

Umilissimo Devino Servitore.
Francesco Saverio Comassini,

L'AUTORE

AGLI ECCLESIASTICI.

E innegabile esser necessarie le Ceremonie nella Chiesa, siccome atti esterni di Religione Cristiana. Sono esse di fatti, ch' eccitano 1' animo alla venerazione delle cose divine, e che sollevano la mente alle celesti; si nutrisce con esse, la pietà, si fomenta la carità si aumenta la fede, si fortifica la divozione, s' instruiscono i semplici, e i veri Fedeli distinguonsi dai Pseudo--Cristiani, ed Eterodossi.,, Licet ipsiæ Cæremonie ( così il Cardinal Bona) nullam secundum se perfectionem, nullam contineant sanctitatem, sunt tamen actus externi Religionis, quibus quasi signis excitatur animus ad rerum sacrarum venerationem, mens ad superiora elevatur, nиtritur pietas, fovetur charitas, crescit fides, devotio roboratur, instruuntur simpliciores, et veri fideles a Pseudo-Christianis, et Heterodoxis discernuntur. » (1)

,

É vero sì che l' essenziale della Religione nell' interno consiste, come disse il Salvatore: In spiritu, et veritate oportet adorare (2): îma se questa Religione rimanesse senza esercizio esterno, senza Ministri, e senza Ceremonie, gli interni sentimenti andrebbero insensibilmente mancando, nè potrebbero per lungo tempo conservarsi senza gli atti esterni, che Ceremonie s' appellano. E quale fu la ragione, per cui diede Iddio tante Ceremonie, e Riti all' Ebrea gente? se nonchè quella di distrarla dalla perversa inclinazione alla superstizion degli Idolatri, e sostenutà così a mantener avesse il culto a Lui dovuto: » Propterea Deus Populo Judaico multas, ac varias dedit Cæremonias, eo quod esset Populus duræ cervicis, ac pronus ad Idolatriam, et ut hujusmodi Cæremoniis in vero cultu retineretur, nec adoraret Deos alienos. » (3) Tante erano le Ceremonie degli Ebrei, che non mangiavano, nè beveano, nè passeg giavano senza di esse, come dice la Scrittura: Hoc quasi signum in manu tua, et quasi signum appensum ante oculos tuos: (4)

,

a Di un

Sono inoltre necessarie, perchè prestare dobbiamo culto non solamente interno, come pretendono i Novatori, ma an che esterno. E di fatti, che altro mai sono le sacre Geremonie, senonchè certi atti esterni, come abbiam veduto di sopra, stabili

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