Bullettino della Commissione archeologica comunale di Roma, Volume 11

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L'Erma di Bretschneider., 1883

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 173 - Quaeris, cur veniam tibi tardior. aurea Phoebi Porticus a magno Caesare aperta fuit. Tota erat in speciem Poenis digesta columnis, Inter quas Danai femina turba senis. 6 Hic equidem Phoebo visus mihi pulchrior ipso Marmoreus tacita carmen hiare lyra: Atque aram circum steterant armenta Myronis, Quattuor artifices, vivida signa, boves.
Pagina 182 - Delphico dicabantur. ю placuere et lychnuchi pensiles in delubris aut arborum mala ferentium modo lucentes, qualis est in templo Apollinis Palatini, quod Alexander Magnus Thebarum expugnatione captum in Cyme dicaverat eidem deo.
Pagina 44 - Dalle cose d«tte- deriva la conseguenza che l'obelisco scoperto e scavato verso la metà del secolo XVI è quello, lungo quattordici palmi (m. 3,12) donato dai pp. Gesuiti al card. Albani ai 16 di agosto del 1702, e finito, credo, nello sferisterio di Urbino. a. 1590 incirca. « Pochi anni sono (il Vacca scriveva « nel 1594) fu cavato sotto la detta chiesa (di s. Stefano del « Cacco), e fu scoperta parte di un tempio, che ancora vi erano « le colonne in piedi di marmo giallo, ma quando le cavarono...
Pagina 109 - Erodoto parla in modo affatto diverso di questa mutazione dinastica, e 1' attribuisce ad una ribellione militare scoppiata nell'esercito egiziano per l'odio contro i Greci ai quali il re accordava un eccessivo favore; Amasi fu spedito a sedare la rivolta, secondo lo storico di Alicarnasso, ed allora egli stesso fu proclamato re dalle schiere ribelli , e quindi Apries fu vinto ed ucciso *. Ma questo racconto di Erodoto , quantunque contenga qualche cosa di vero relativamente ad un partito che allora...
Pagina 105 - Saiticn, mentre egli secondo il catalogo di Manetone sarebbe stato il quarto re di quella stirpe ; e qui è da notare che non si accordano tutte le liste che possediamo nel nome del primo di questa dinastia, giacché secondo Manetone sarebbe...
Pagina 181 - Veteres Graecas fuisse easdem paene quae nunc sint Latinae indicio erit Delphica antiqui aeris quae est hodie in Palatio dono principum Minervae dicata in bibliotheca cum inscriptione tali: NAT2IKPATH2 ANE6ETO THt AIOZKOPHu LIX.
Pagina 183 - Lepido auferre sustinuerat, mortuo demum suscepit , quidquid fatidicorum librorum graeci latinique generis , nullis , vel parùm idoneis auctoribus, vulgô ferebatur, supra duo millia contracta undique cremavit : ac solos retinuit Sibyllinos, hos quoque delectu habito; condiditque duobus forulis auratis sub Palatini Apollinis basi.
Pagina 181 - Plerique in stationibus sedent, tempusque audiendi fabulis conterunt, ac subinde sibi nuntiari iubent, an iam recitator intraverit, an dixerit praefationem, an ex magna parte evolverit librum. Tum demum, ac tune quoque lente cunctanterque, veniunt; nec tamen permanent, sed ante finem recedunt, alii dissimulanter et furtim, alii simpliciter et libere.
Pagina 173 - Myronis, quattuor artificis, vivida signa, boves. turn medium claro surgebat marmore templum, et patria Phoebo carius Ortygia: in quo Solis erat supra fastigia currus, et valvae, Libyci nobile dentis opus, altera deiectos Parnasi vertice Gallos, altera maerebat funera Tantalidos. deinde inter matrem deus ipse interque sororem Pythius in longa carmina veste sonat.
Pagina 37 - ... detta chiesa, ed al tempo di Pio IV (1559-66) furono tra' Sul monte capitolino esisteva un piccolo santuario d'Iside : ma appunto per questa sua modestia non mi sembra capace di aver contenuto obelischi, pari a quelli del Campo marzio. « sportati al Campidoglio , e furono messi per ornamento al « principio delle scale fatte a cordone, che conducono sopra « la piazza ». Vacca meni. 27 ap. Fea Misceli. I, 67. a. 1440 circa. « Aedis Minervae portio conspicitur, ubi « nunc domus est Praedicatorum,...

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