Della letteratura italiana esempj e giudizjUnione tipografico-editrice, 1892 - 1332 pagine |
Dall'interno del libro
Risultati 1-5 di 29
Pagina 2
... quod nunc , barbare quemque loqui dicimus , id vitium sermonis non barbarum esse , sed rusticum ; et cum eo vitio loquentes , rustica loqui dictitabant ( 6 ) . Che v'avesse maestri del ben parlare latino l'accerta Cicerone , aggiungendo ...
... quod nunc , barbare quemque loqui dicimus , id vitium sermonis non barbarum esse , sed rusticum ; et cum eo vitio loquentes , rustica loqui dictitabant ( 6 ) . Che v'avesse maestri del ben parlare latino l'accerta Cicerone , aggiungendo ...
Pagina 4
... quod in his dormimus in camis , e spiega che camus è lectus brevis et circa terram : e altrove dice che cortina sunt aulea , idest vela de pellibus ; e che mantum hispani vocant quod manus tegat tantum , est enim brevis amictus ...
... quod in his dormimus in camis , e spiega che camus è lectus brevis et circa terram : e altrove dice che cortina sunt aulea , idest vela de pellibus ; e che mantum hispani vocant quod manus tegat tantum , est enim brevis amictus ...
Pagina 8
... quod rustici ORUM dicebant ut auricolas ORICOLAS . È dell ' indole dell'italiano l'ommettere la nasale avanti la sibilante , sicchè da mensis , impensa femmo mese , spesa . Ora questo usavano già gli antichi e Cicerone pronunziava ...
... quod rustici ORUM dicebant ut auricolas ORICOLAS . È dell ' indole dell'italiano l'ommettere la nasale avanti la sibilante , sicchè da mensis , impensa femmo mese , spesa . Ora questo usavano già gli antichi e Cicerone pronunziava ...
Pagina 12
... quod esset pulchra nimis » ( Genesi , x . 14 ) risponde al plautino Legiones educunt suas nimis pulchris armis præditas ( Amphitr . , 1. 1 ) . Il Servitutem qua servivi tibi ( Gen. , xxx . 26 ) all'Amanti hero servitutem servit ( Aulul ...
... quod esset pulchra nimis » ( Genesi , x . 14 ) risponde al plautino Legiones educunt suas nimis pulchris armis præditas ( Amphitr . , 1. 1 ) . Il Servitutem qua servivi tibi ( Gen. , xxx . 26 ) all'Amanti hero servitutem servit ( Aulul ...
Pagina 15
... quod ante eum arbitror fecisse neminem . Etenim , cum in aliorum vel summa infantia appareat tamen voluntas et conatus bene loquendi , hic , nescio qua ingenii perversitate , cum melioribus loqui noluit , et sibimet ipse linguam finxit ...
... quod ante eum arbitror fecisse neminem . Etenim , cum in aliorum vel summa infantia appareat tamen voluntas et conatus bene loquendi , hic , nescio qua ingenii perversitate , cum melioribus loqui noluit , et sibimet ipse linguam finxit ...
Altre edizioni - Visualizza tutto
Parole e frasi comuni
alcuni allora alode altre amore anco antichi assai avea avendo bella Bernardo Bandini Bernardo Tasso bisogno Boccaccio buon canto CANTÙ cardinale Carlo casa ch'egli ch'io chè Chiesa ciascuno cielo città colla consiglio costumi credo d'Italia Dante detto dialetto dice dire donna duca Empoli erano essendo faceva fece figliuoli fiorentino Firenze Francesco francese Francia furono gente Ghibellini giorno giovani gloria gran grandissimo Guelfi guerra innanzi Italia l'ajuto l'altro l'uno Lambertazzi lasciò latino legge Lepre lettere lingua lode Lorenzo Lucca luogo Machiavelli maggior mandò mano mare medesimo Medici mente messer mondo morte mostra niuna nuovo onore padre papa parlare parole passato patria pensiero perciocchè Petrarca Platone poco poema poesia poeta popolo porta poteva principe pure quivi quod ragione santo scrivere sentimento signor simo sonetto Spagna spesso terra troppo trova Ulisse uomini uomo Valtellina vedere veggono venire verso Virgilio virtù vizj vulgare zione
Brani popolari
Pagina 121 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Pagina 129 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Pagina 114 - Vergine madre, figlia del tuo figlio, Umile ed alta più che creatura, Termine fisso d'eterno consiglio, Tu se' colei che l'umana natura Nobilitasti sì, che il suo Fattore Non disdegnò di farsi sua fattura.
Pagina 134 - 1 popol di Marte (140) Devesseal proprio onor alzar mai gli occhi, Farmi pur ch'a' tuoi di la grazia tocchi. L'antiche mura (141), ch'ancor teme ed [ama E trema '1 mondo quando si rimembra Del tempo andato, e 'ndietro si rivolve; E i sassi dove fur chiuse le membra Di ta...
Pagina 136 - Piacemi almen ch' e' miei sospir sien quali Spera 'l Tevero e l' Arno, E 'l Po, dove doglioso e grave or seggio. Rettor del ciel , io cheggio Che la pietà che ti condusse in terra, Ti volga al tuo diletto almo paese: Vedi, Signor cortese, Di che lievi cagion...
Pagina 126 - Indi rispose: Coscienza fusca O della propria o dell'altrui vergogna, Pur sentirà la tua parola brusca. Ma nondimen, rimossa ogni menzogna, Tutta tua vision fa manifesta, E lascia pur grattar dov...
Pagina 130 - Un' aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U...
Pagina 114 - In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s' aduna quantunque in creatura è di bontate. Or questi, che dall' infima lacuna dell' universo infin qui ha vedute le vite spiritali ad una ad una, supplica a te, per grazia, di virtute tanto che possa con gli occhi levarsi più alto verso 1...
Pagina 132 - 1 terzo cerchio serra, La rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse: in questa spera Sarai ancor meco, se '1 desir non erra: I' son colei che ti die, tanta guerra, E compie
Pagina 447 - Non è più tempo ch'io parli della mia ostinata fortuna, per non dire dell'ingratitudine del mondo ; la quale ha pur voluto aver la vittoria di condurmi alla sepoltura mendico, quando io pensava che quella gloria che, malgrado di chi non vuole, avrà questo secolo da' miei scritti, non fosse per lasciarmi in alcun modo senza guiderdone.