Le rime del Petrarca, Volume 1L. Ciardetti, 1832 |
Parole e frasi comuni
aferesi affanni affetto alcun allora altrui amici Amor Andrea Dandolo apocope assai avea Avignone Azzo da Correggio begli occhi bel viso bella bellezza brama buon cangiar Canz Canzone Castelvetro ch'a ch'è ch'egli ch'io Chè chiama cielo colla cuore d'amore d'esser Dafne desio dice diletto dolce dolce veleno dolcezza dolore donna fera fiori foco fronde fuggir gentile ghiaccio giammai giorno gran ingegno innamoramento l'alma l'aura lacci d'Amor lagrime lasso leggiadria lode Lombez lume luogo medesimo mente mirar mondo mortal morte Muratori notte occhi di Laura omai parlare Parma parole passo pensier Petrarca piacer piaggia piango pianto pietà Platone poco poeta poetica pregio quadernario quartina ragione Rienzi rime s'io sdegno sente SESTINA soave SONETTO sospiri speranza spirto stanco stanza stelle stile strugge Tassoni terzina troppo trovo Valchiusa vede veder veggio verso vidi Virgilio virtù vista vivo vuol dire
Brani popolari
Pagina 175 - Chiare, fresche e dolci acque, ove le belle membra pose colei che sola a me par donna; gentil ramo ove piacque (con sospir mi rimembra) a lei di fare al bel fianco colonna; erba e fior che la gonna leggiadra ricoverse co l'angelico seno; aere sacro sereno ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse: date udìenzia insieme a le dolenti mie parole estreme.
Pagina cxxvi - ... 1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggio or...
Pagina 191 - Ch' i' dico : Forse ancor ti serva Amore Ad un tempo migliore ; Forse a te stesso vile , altrui se' caro : Ed in questo trapasso sospirando, Or potrebb' esser vero, or come? or quando?" Ove porge ombra un pino alto, od un colle, Talor m'arresto; e pur nel primo sasso Disegno con la mente il suo bel viso . Poi ch' a me torno, trovo il petto molle Della pietate ; ed allor dico : Ahi lasso , Dove se' giunto, ed onde se
Pagina 227 - Quando un cor tante in sé virtuti accolse? Benché la somma è di mia morte rea ! Per divina bellezza indarno mira chi gli occhi di costei giammai non vide come soavemente ella gli gira. Non sa come Amor sana e come ancide chi non sa come dolce ella sospira, e come dolce parla e dolce ride.
Pagina 80 - Padre del ciel, dopo i perduti giorni, dopo le notti vaneggiando spese con quel fero desio ch'ai cor s'accese, mirando gli atti per mio mal sì adorni, piacciati ornai, col tuo lume, ch'io torni ad altra vita ed a più belle imprese, sì eh' avendo le reti indarno tese, il mio duro avversario se ne scorni.
Pagina 79 - 1 giorno e '1 mese e l'anno E la stagione e '1 tempo e l'ora e '1 punto E '1 bel paese e '1 loco ov'io fui giunto Da...
Pagina 67 - 1 pastor calare i raggi del gran pianeta al nido ov'egli alberga, e 'nbrunir le contrade d'oriente, drizzarsi in piedi, e co l'usata verga, lassando l'erba e le fontane ei faggi, move la schiera sua soavemente; poi lontan da la gente o casetta o spelunca di verdi frondi ingiunca; ivi senza pensier s'adagia e dorme.
Pagina 227 - In qual parte del ciel, in quale idea Era l'esempio onde Natura tolse Quel bel viso leggiadro, in ch'ella volse Mostrar quaggiù quanto lassù potea ? Qual ninfa in fonti, in selve mai qual Dea Chiome d'oro sì fino a l'aura sciolse?
Pagina 196 - 1 pianto e '1 lamento? S'a mal mio grado, il lamentar che vale? O viva morte, o dilettoso male, Come puoi tanto in me s
Pagina 232 - 1 ciel e la terra e '1 vento tace , E le fere e gli augelli il sonno affrena , Notte '1 carro stellato in giro mena, E nel suo letto il mar senz' onda giace ; Veggio , penso , ardo , piango ; e chi mi sface, Sempre m...