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forze della natura, contro i colpi della fortuna, contro gli errori e le passioni degli uomini: nobile pugna dove molti s'accasciano e soccombono, pochi gloriosamente rapiscono le palme della vittoria. Però vi conviene a molti diletti rinunziare, a molte tentazioni resistere, a molti dolori soggiacere. Di due pericoli vi ammonisco soprattutto, siccome i più insidiosi e perfidi nella prima età: l'adulazione e l'invidia. Che se il vederti fatto segno agli strazii, alle calunnie, ai vituperii di coloro che tu vuoi ricreare e giovare, è un'acerba punta nel cuore, pare nondimeno che i forti piglino in quei travagli novello vigore: più perniziosa ancora è l'adulazione, perchè il giovane leale e buono, à cui sorride la fortuna e si mostra plaudente la moltitudine, reputandosi già sublime, inorgoglia ed anneghittisce. Guai a quell'artista che si sente interamente appagato delle proprie opere! Al suo intelletto è già oscurata l'idea della perfetta bellezza. Non così Raffaello, il quale si querelava dolcemente di non poter incarnare le imagini che avea nel pensiero. Non così Michelangelo, sdegnoso sempre delle sue fatture, che spesso impetuoso gittava stimandole indegne di compimento. Questi sono gli esempi ai quali dovete tener fisa la brama, a questi sforzarvi di approssimare. Amate l'arte non come strumento di guadagno e di favori, ma come celeste raggio della eterna bellezza, e ricordatevi ch'essa è gelósa, e mal comporta dividere il suo regno con altri affetti. Cercate la solitudine non la frequenza, gli studi non i passatempi, la dignità non le lusinghe, la suprema altezza noǹ ́la mediocrità. Vogliate insomma esser grandi, e lo sarete. Ecco che la patria per la mia voce vi prega di ridonarle il suo antico splendore, e vi apparecchia il premio più soave alle anime generose, la riconoscenza dei posteri e una gloria immortale.

DI ALCUNE NOVITÀ AGRARIE

IN INGHILTERRA.

MEMORIA LETTA ALLA SOCIETÀ AGRARIA
DI BOLOGNA.

(1854.)

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Sono passati oggimai otto anni, dacchè venendo io d'Inghilterra, vi narrai in una delle nostre tornate la riforma delle leggi frumentarie incominciata in quel tempo da Roberto Peel. E inoltre aggiunsi alcuni pensieri intorno ai suoi effetti avvenire. Non è senza compiacimento dell'animo che io ricordo oggi di essere stato il primo a darvene contezza, e posso affermare che le mie induzioni furono dall'esperienza pienamente confermate. L'illustre Ministro, del quale fu troppo breve la vita, ma sarà eterna la fama, seguitava il corso delle sue innovazioni con quel sapiente ardimento che tanto si dilunga da una pusillanime irresolutezza, quanto da una spensierata temerità. E mentre le nazioni del continente europeo si agitavano in violenti dissidii, e struggevansí in sterili conati, l'Inghilterra compiva un pacifico rinnovamento dei più maravigliosi che il mondo vedesse giammai. Ivi l'esercizio della libertà commerciale ha disgombrato dall'animo degli statisti molte dubbiezze suscitate dalle condizioni nuove della società, e non pure ha posto rimedio a mali che apparivano gravissimi, ma recato grandi beneficii alla civil compagnia. Moltiplicati i prodotti, cresciuta la ricchezza pubblica, alzati i salarii, abbassato il prezzo dei

MINGHETTI.

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viveri, pareggiate le utilità, stabilite più eque relazioni fra il capitalista e l'operaio, preparata la totale emancipazione delle colonie, promossa l'emigrazione, resi più difficili i contrasti e le guerre. E son pur pochi anni che questo principio ebbe pratica applicazione! Or che avverrà quando sia radicato, e universalmente diffuso? La Provvidenza si valse delle armi romane per comporre in unità di costume e di legge l'antico mondo, apparecchiandolo così a ricevere il lume del Cristianesimo. La Provvidenza si vale oggi dei commerci e delle arti della pace per raccostare i popoli remoti, mescolarne le razze, avviarli a unità maggiore e più splendida dell'antica.

Ma tornando all'abolizione delle leggi frumentarie, di che noi parliamo, non è a dirsi come dapprima gli agricoltori fossero fieramente avversi a tale riforma. E recavano innanzi questi motivi: se avere, con infinito dispendio di capitali e di opere, messo a cultura di cereali molti terreni, ancorchè naturalmente non vi fossero bene acconci, e ciò nell'aspettativa del caro prezzo originato. dalla tariffa. Divenire impossibile, quando si tolga il dazio, di sostenere la concorrenza dei grani d'America e d'Oriente, di guisa che proprietari e fittaiuoli ne riceverebbero subita iattura; impossibile altresì mettere quei campi di presente a diversa coltivazione, e in ogni miglior supposizione il trapasso da un metodo all'altro essere pieno di difficoltà, di spese, di pericoli. Non sarebbe opportuno qui rammemorare i ritrovi, le orazioni, gli scritti, le rimostranze, che in molte parti del Regno si fecero contro tale proposta. Libera è la discussione degli affari pubblici in Inghilterra, e finchè il Parlamento non ha pronunciato coi voti la sua sentenza, dura la pugna delle opinioni sì fervida ed ostinata che ti sembrerebbe non lasciar speranza di componimento. Ma quando la lunga disamina si conchiude col voto dei

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