Lettere ad Antonio Panizzi di uomini illustri e di amici italiani, 1823-1870

Copertina anteriore
G. Barbèra, 1880 - 500 pagine
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 491 - E quel che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle ' : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te, ma poco appresso Ella, non tu, n' avrà rotta la tempia 2. Di sua bestialitate il suo processo Farà la pruova, sì eh' a te fia bello Averti fatta parte per te stesso.
Pagina 78 - Sino a qual punto le produzioni scientifiche e letterarie seguano le leggi economiche della produzione in generale.
Pagina 12 - Brettagna coli' intierezza della vita, coll' utilità dei lavori, colla dignità dei discorsi e dei costumi, e col sopportare, anzi vincere la povertà colla costanza e col lavoro.
Pagina 277 - Sì, si sappia che non si vuoi altro che disonorare i conculcati, togliere loro 1' unico bene che loro rimane, mostrarli al cospetto della nazione avviliti e prostrati, che non ebbero coscienza di quel che fecero, che non hanno cuore di sostenere la loro causa, perché sentono che non è giusta; e dopo di averli così avviliti, far loro una grazia (di che pure si potrebbe dubitare, perché ci ha masnadieri che ti promettono la vita per farti cacciare il danaro, e dopo che 1' hai cacciato ti tolgono...
Pagina 424 - Con tale esercito l'Italia non avrà più bisogno di padroni stranieri che se la mangino poco a poco col pretesto di liberarla. Che ovunque sono italiani che combattono...
Pagina 280 - Montevideo sopra una nave mercantile, e fece il viaggio dell' andata e del ritorno in meno di dieci mesi, compreso il tempo che rimase lì, che non fu corto: però io credo che in due mesi, e forse meno, si viene dalla Piata a Genova. Ora in tutto questo io non vedo male nè per la causa pubblica, nè per me in particolare. Se altri cel vede, io prego che mi si dica chiaro il male che e...
Pagina 247 - L' unico mezzo per ristorare la giustizia, per salvare questo povero popolo, per conservare la dinastia, sarebbe l' abdicazione del Re, e la ristorazione della Costituzione con un Governo franco, leale, fermo, duro contro le pazze trasmodanze repubblicane, e contro le trasmodanze retrograde. Ma se questo mezzo, che assicurerebbe per sempre la pace e la prosperità di questo paese, ed assicurerebbe la Casa dei Borboni in Napoli, è approvato dagli uomini sennati, e piacerebbe al Governo inglese, non...
Pagina 411 - Garibaldi non dovrebbe venire costì che per farsi più potente nell' iniziativa italiana, colle forze italiane, a diminuzione del prestigio e dell'influenza francese e d'accordo col Re e Cavour. A nostro parere Garibaldi, fatto maggiormente popolare ed acclamato costì in modo significativo dagli uomini del potere, dovrebbe poscia andarsene ad aiutare la Rivoluzione Siciliana, Tu capisci che allora l...
Pagina 252 - L'isola è così alta, che un battello potria girarla tutta, e rasentarla anche a settentrione senza essere veduto dalle sentinelle; onde l'avvicinarsi è facile, e lo starvi fermato a levante e mezzogiorno è senza alcun pericolo. A questo lato raramente vengono di giorno battelli pescherecci a pescare : di notte non mai. Una nave a qualche miglio, un battello pronto che aspetta, una fuga a questo modo non si crede cosa possibile, non se ne sospetta affatto : si crede che tanto mare non possa essere...
Pagina 278 - Argentina e nella Patagonia, ma anche nella Terra Vittoria ed al Polo. Non intendo nè ho pensato mai di stabilirmi colà, ma di rimanervi il più breve tempo possibile, e tornarmene subito in Europa, in Piemonte, dove ricongiungermi con la mia povera donna e col mio caro figliuolo, dove lavorare e vivere del dolcissimo frutto del mio lavoro. Per me è come essere esiliato in Piemonte, a condizione di valicare prima due volte l'Oceano. E per quelli che non tornano subito parmi che neppure sia un...

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