Uno, nessuno e centomilaBibliotheka Edizioni "Uno, nessuno e centomila" è uno squarcio improvviso che si apre nel mondo delle certezze dell'essere umano, rimettendo in discussione ogni suo punto fermo, a partire dalla propria identità. Basta infatti una piccola miccia (un semplice commento della moglie sulla leggera imperfezione del suo naso) per innescare una reazione a catena nella mente e nei comportamenti del protagonista - Vitangelo Moscarda - che lo porterà a scoprire di essere una persona sconosciuta a sé stessa, in quanto consapevole di non potersi mai vedere dall'esterno, ma - al contempo - di essere anche tante persone, quante sono quelle con cui - di volta in volta - interagisce: si convince, dunque, che ci sono tanti Vitangelo Moscarda e - di conseguenza - non ce n'è nessuno. Un discorso che vale per ogni persona: ciascuno di noi è uno, nessuno e centomila. In questo libro, scritto con la tipica ironia che non rinuncia al gusto grottesco per la risata amara, tornano le principali tematiche del genio agrigentino, dense di implicazioni psicologiche, affrontate in modo straordinariamente acuto per l'epoca in cui fu scritto. |
Sommario
Sezione 1 | xix |
Sezione 2 | xxii |
Sezione 3 | |
Sezione 4 | |
Sezione 5 | |
Sezione 6 | |
Sezione 7 | |
Sezione 8 | |
Sezione 9 | |
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Parole e frasi comuni
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