Le lettere di Torquato Tasso, Volume 2G. Rondinella, 1857 |
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Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 579 - senza un secondo permesso, che non si darà, se prima lo stesso Regio Revisore non avrà attestato di aver riconosciuto, nel confronto essere la impressione uniforme all'originale approvato. Il Presidente : M. Apuzzo.
Pagina 394 - spesso è battuta un' ora ; e dormendo m'è paruto che mi si butti un cavallo addosso ; e mi son poi sentito alquanto dirotto: ho dubitato del mal caduco, de la gocciola, de la vista : ho avuto dolori di testa, ma non eccessivi ; d'intestino, di fianco, di cosce, di gambe, ma piccioli: sono stato indebolito da vomiti, da
Pagina 51 - che sia, mi gioverà di raccontare le mie passate infelicità. La prego, dunque, che voglia leggere due dialoghi e' ultimamente ho fatti, l'uno de la Nobiltà, l'altro de la Dignità ; i quali assai manifestamente possono dimostrare quale sia il mio senno : e se leggergli vuole, conviene che qui mandi alcuno che li prenda,
Pagina 161 - gli effetti sono questi: rodimento d'intestino, con un poco di flusso di sangue : tintinni ne gli orecchi e ne la testa, alcuna volta sì forti che mi pare di averci un di questi orioli da corda : imaginazione continua di varie cose, e tutte spiacevoli ; la qual mi perturba in modo, ch'io non posso applicar la mente a gli studi pur un sestodecimo
Pagina 161 - io vorrei, mi scriva almeno il suo parere; del quale io feci sempre grandissima stima, ed ora più volentieri mi ci atterrei che a quel di molti altri. Signor mio, quanto il bisogno è maggiore e maggior l'infelicità, tanto sarà maggior l'obligo ch
Pagina 91 - fanciulli, e risa piene di scherni, e varie voci d'animali che da gli uomini per inquietudine mia sono agitati, e strepiti di cose inanimate che da le mani de gli uomini sono mosse. I diabolici sono incanti e malie; e come
Pagina 394 - febbre. E fra tanti terrori e tanti dolori, m'apparve in aria l'imagine de la gloriosa Vergine, co'l Figlio in braccio, in un mezzo cerchio di colori e di vapori: ' laonde io non debbo disperar de la sua
Pagina 57 - disagio di cinque anni sia stata pena convenevole ad ogni colpa, e lasciarmi vivere ritirato e lontano da le corti e da' favori ; ma non astringermi ad alcuna sorte di servitù che non mi piaccia : a la quale io non veggo chi possa costringermi; perciochè sovra la mia volontà non ha alcuna ragione principe alcuno del mondo
Pagina 161 - niun miglior rimedio si possa aspettar di quel che ci viene da la grazia d'Iddio, il quale non abbandona mai chi fermamente crede in lui ; nondimeno, perchè la sua divina misericordia ci concede che noi, i quali uomini siamo, possiamo ricercare ancora i