Storia universale, 35 voll, Volume 14

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Pagina 338 - Grato mi è il sonno, e più l'esser di sasso: mentre che il danno e la vergogna ' dura, non veder, non sentir, m'è gran ventura; però non mi destar; deh parla basso!
Pagina 465 - Giuliano e" non fussi, non che altro, letto, e che questo Ardinghelli si facessi honore di questa ultima mia fatica. Il darlo mi faceva la necessità che mi caccia, perché io mi logoro, e lungo tempo non posso stare così che io non diventi per povertà contennendo.
Pagina 464 - ... vi dirò. Io mi levo col sole, e vommi in un mio bosco che io fo tagliare, dove sto due ore a riveder...
Pagina 338 - Voi sapete come Urbino è morto: di che m'è stato grandissima grazia di Dio, ma con grave mio danno e infinito dolore. La grazia è stata che, dove in vita mi teneva vivo, morendo m'ha insegnato morire non con dispiacere, ma con desiderio della morte.
Pagina 464 - ... uomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo, che solum è mio, e che io nacqui per lui...
Pagina 465 - Ho ragionato con Filippo di questo mio opuscolo, se gli era bene darlo, o non lo dare; e se gli è ben darlo, se gli era bene che io lo portassi, o che io ve lo mandassi.
Pagina 465 - Il darlo mi faceva la necessità 'che mi caccia, perché io mi logoro, e lungo tempo non posso stare così, che io non diventi per povertà contennendo. Appresso il desiderio avrei che questi signori Medici mi cominciassino adoperare, se dovessino cominciare a farmi voltolare un sasso ; perché se io poi non me li guadagnassi, io mi dorrei di me, e per questa cosa, quando la fussi letta, si vedrebbe che quindici anni che io sono stato a studio dell...
Pagina 456 - ... eserciti barbari di conculcarla miserabilmente e devastarla. E per maggiore infelicità , acciocché per il valore del vincitore non si diminuissero le nostre vergogne, quello per la venuta del quale si causarono tanti mali, sebbene dotato sì ampiamente de' beni della fortuna , era spogliato quasi di tutte le doti della natura e dell'animo.
Pagina 469 - ... immaginazione di essa; e molti si sono immaginati repubbliche e principati, che non si sono mai visti, né conosciuti essere in vero, perché egli è tanto discosto da come si vive a' come si dovrebbe vivere, che colui che lascia quello che si fa per quello che si dovrebbe fare, impara piuttosto...
Pagina 464 - Trasferiscomi poi in sulla strada nell'osteria, parlo con quelli che passano, domando delle nuove de' paesi loro, intendo varie cose, e noto vari gusti e diverse fantasie di uomini. Viene in questo mentre l'ora del desinare, dove con la mia brigata mi mangio di quelli cibi che questa mia povera villa, e paulolo patrimonio comporta.

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