Bozzetti critici e discorsi letterari

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F. Vigo, 1876 - 481 pagine
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 389 - Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Pagina 303 - O fratelli, il santo rito Sol di gaudio oggi ragiona ; Oggi è giorno di convito ; Oggi esulta ogni persona: Non è madre che sia schiva Della spoglia più festiva I suoi bamboli vestir. Sia...
Pagina 305 - Quando un poco talora il dì dormiva, E tu, destar volendo il paradiso, Pian piano andavi che non ti sentiva, E la tua bocca ponevi al suo viso, E poi dicevi con materno riso : Non dormir più, che ti sarebbe rio.
Pagina 314 - Ebbi in quel mar la culla: Ivi erra, ignudo spirito, Di Faon la fanciulla; E se il notturno zeffiro Blando sui flutti spira, Suonano i liti un lamentar di lira ! Ond...
Pagina 295 - ... tavolo, dicendomi serio ed asciutto — Leggete qui, e persuadetevi che il taratantara classico non è più per questi tempi. I tre libri erano: la Morale cattolica di Alessandro Manzoni, i Doveri dell'uomo di Silvio Pellico, e la Vita di san Giuseppe Calasanzio scritta da certo padre Tosetti (parmi) del secolo passato.
Pagina 315 - Tutti fatti a sembianza d'un Solo", Figli tutti d'un solo Riscatto", In qual ora", in qual parte del suolo, Trascorriamo quest'aura vital", Siam fratelli; siam stretti ad un patto": Maledetto colui che l'infrange, Che s'innalza sul fiacco" che piange, Che contrista uno spirto immortal"!
Pagina 314 - Or contro l'Anglia avara, E le cavalle ed il furor prepara. E quella, a cui di sacro Mirto te veggo cingere Devota il simulacro Che presiede marmoreo Agli arcani tuoi lari, Ove a me sol sacerdotessa appari. Regina fu: Citera E Cipro, ove perpetua Odora primavera, Regnò beata, e l' isole Che col selvoso dorso Rompono agli Euri e al grande Ionio il corso.
Pagina 294 - Emiliano : egli mi fece togliere in mezzo da' suoi cretensi come un Gracco qualunque e flagellare, mentre io chiedevo che almeno rispettasse la storia lasciandomi libero di farmi uccidere al mio schiavo. Come picchiavano e rideano quei cretensi! me ne vendicai per altro, ed in breve, e storicamente, quando, presa...
Pagina 402 - Come sul capo al naufrago l'onda s'avvolve e pesa, l'onda su cui del misero, alta pur dianzi e tesa, scorrea la vista a scernere prode remote invan; tal su quell'alma il cumulo delle memorie scese! Oh quante volte ai posteri narrar sè stesso imprese e sull'eterne pagine cadde la stanca man!
Pagina 295 - Ma il rumore di questi grandi fatti giungeva qualche volta alle orecchie del mio manzoniano padre, il quale allora, nulla commosso dalle mie oneste ferite, mi condannava pur troppo a lunghe prigionie; in mezzo alle quali egli di quando a quando riappariva per rivedermi il latino, e mi lasciava tre libri su 'l tavolo, dicendomi serio ed asciutto: —Leggete qui, e persuadetevi che il taratantara classico non è più per questi tempi.

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