Della toscana eloquenza discorsi cento, Volume 21785 |
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Della Toscana eloquenza discorsi cento: detti in dieci giornate da ..., Volume 2 Salvadore Corticelli Visualizzazione completa - 1808 |
Parole e frasi comuni
adunque affai affetti alcuna Anacreontica Antimaco Apollo Ariftobolo Ariftotile avea bafta belliffime biafimare buon cafo Canzone caufa ch'è ch'egli ch'io Cicerone cofa fia cofe Cofimo coftume confifte conofcere contuttociò converfazione debbono dee effere dice difcorfo diffe difle dimoftrare efempio effendo effere effi efordio Emilio fagri famofo fapere fcrivere fecolo fecondo fegue feguente fempre fentimento fenza fervir ficcome fieno figliuola fillaba Filofofo Filoftrato fimili fingolarmente foffe foggetto folamente fomma fono fopra forfe ftato fteffo ftile ftima ftudio fublime fulla Gior giovani giudicio gran grandiffima infieme l'Oratore Lafca latina Lingua latina Lingua tofcana lirica lode Maeftà medefimo mifero moftra nobili noftro offervazioni Oratore Orazioni paffato paffione Panfilo parlare parole penfare penfieri perfona Petrarca Pindaro Poefia Poeta pofa poffono prefente propofizione quefto queſto ragioni rifpofe rime Segneri Sereniffimo Signori Sonetto talvolta tofcana tofcano trattare Uditori ufar ufato uomini verfo virtuofo voftro
Brani popolari
Pagina 298 - n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno O di mano o d'ingegno. In qualche bella lode, In qualche onesto studio si converta: Cosi qua giù si gode, E la strada del ciel si trova aperta.
Pagina 327 - Ch' i' noi cangiassi ad una Rivolta d'occhi, ond' ogni mio riposo Vien, com' ogni arbor vien da sue radici. Vaghe faville, angeliche, beatrici Della mia vita, ove '1 piacer s'accende Che dolcemente mi consuma e strugge; Come sparisce e fugge Ogni altro lume dove '1 vostro splende...
Pagina 72 - Madonna Gretta, quando voi vogliate, io vi porterò, gran parte della via che ad andare abbiamo, a cavallo con una delle belle novelle del mondo».
Pagina 169 - Pampinea che seguitasse; per che ella così cominciò. Belle donne, io non so da me medesima vedere che più in questo si pecchi, o la natura apparecchiando ad una nobile anima un vii corpo, o la fortuna apparecchiando ad un corpo dotato d'anima nobile vii mestiero, sì come in Cisti 4 nostro cittadino, e in molti ancora abbiam potuto veder avvenire; il qual Cisti, d'altissimo animo fornito, la fortuna fece fornaio.
Pagina 321 - Poscia ch' ogni mia gioia Per lo suo dipartire in pianto è volta ; Ogni dolcezza di mia vita è tolta . Amor, tu'1 senti, ond'io teco mi doglio, Quant...
Pagina 314 - E compie' mia- giornata innanzi fera. Mio ben non cape in intelletto umano : Te folo afpetto , e quel che tanto amarti E laggiufo è rimafo, il mio bel velo. CO Deh perché tacque , ed allargò la mano"? Ch ai fuon di detti si pietofi e cadi Poco mancò , eh' io non rimafi in cielo . Deh fi.
Pagina 185 - Vedere adunque dovevi amore essere una passione accecatrice dell'animo, disviatrice dello 'ngegno, ingrossatrice, anzi privatrice, della memoria, dissipatrice delle terrene facultà, guastatrice delle forze del corpo, nemica della giovanezza e della vecchiezza; morte, genitrice de...
Pagina 267 - E già più ne trovarono tra le lor favole i poeti, che molti ricchi tra' lor tesori. E assai già, dietro alle lor favole andando, fecero la loro età fiorire, dove in contrario molti nel cercar d'aver più pane che bisogno non era loro, perirono acerbi. Che più?
Pagina 318 - Se non eh' i' ho di me stesso pietate. I' sarei già di questi pensier fora. Tornami avanti s...
Pagina 327 - 1 bel nero , e '1 bianco Volgete il lume, in cui Amor fi traftulla : E credo dalle fafce, e dalla culla Al mio imperfetto, alla fortuna awerfa Quefto rimedio provedeQe il Cielo. Torto mi face il velo, E la man , che sì fpeffo s...