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Drizzatoio, Strumento sottile, del quale le Donne si servono per separare i capelli

del capo. GUERA DE NICOLOTI E CASTELANI. Chiamavasi Guerra lo Spettacolo pubblico d'una specie di combattimento, che facevasi tra le due fazioni rivali de' Nicolotti e Castellani, ne'quali era divisa la città di Venezia. Noi non siamo accertati dalle cronache nè quando precisamente nè per qual motivo sorgesse la rivalità la più accanita fra questi abitanti, che si mantenne fino a' nostri giorni sotto il Governo Veneto: benchè v'abbia l'opinione riportata dal Gallicciolli (Lib. I. num. 130), che lo fosse per la seguita uccisione d' un Vescovo di Castello. Questa specie di guerra in origine consisteva in pugni, e facevasi sopra un ponte; quindi varii sono i ponti della città detti appunto PONTE DEI PUGVI, dove stanno ancora per memoria del combattimento, scolpite nel marmo sui ripiani o piazze quattro impressioni a forma de'piedi destro e sinistro, due di qua e due di là in opposto. In seguito le pugna degenerarono o si cangiarono in percosse di legno, e quindi in ferimenti con arme da punta e taglio e in uccisioni, come esprime l'ottava qui sotto riportata d'un

Poemetto scritto in lingua vernacola per la guerra tra le fazioni de Castellani e Nicolotti seguita nel giorno di S. Simeone nel 1521 sul ponte dei Servi, stampato tra le poesie antiche Veneziane nella tipografia d' Alvisopoli:

PER CERTE RISSE ANTIGHE DE MIL'ANI OGNI ANO SE VOL FAR UNA GUERA DE NICOLOTI CONTRA CASTELANI, SU PONTI ORA DE LEGNO ORA DE PIERA. A DAR SE VEDE BASTONAE DA CANI, E CHI CASCAR IN AQUA E CHI PER TERA, CON GAMBE ROTE E VISI MASTRUZZAI, E QUALCUN DE STA VITA ANCA CAVAI. Convien credere però che giungesse al colmo lo scandalo di tale sanguinario e barbaro spettacolo, quasi simile a quello de' gladiatori a' tempi Romani, perchè il Governo Veneto lo vietò, permettendo soltanto che le due fazioni sfogassero la loro rivalità in gareggiare nel giuoco delle Forze, e nel divertimento della Moresca, che si videro anche a' nostri giorni: non essendo a notizia dell' Autore che nel secolo ultimo scorso sia mai stata fatta guerra nè men di pugni. V. NICOLOTI, CASTELANI, FORZE e MORESCA. GUERIZAR, v. Voce ant. Guerreggiare, Far guerra, Combattere,

GUERZO. V. SGUERZO.

GUFO. V. DUGO.

Guro, add. Curvo; Arcato; Chino, Piegato in arco; dicesi del portamento di qualcheduno.

GUGIERA. V. GOMBINA.

GUIBA, s. f. T. de' Calafati, Sgorbia, Specie di Scalpello da taglio, tutto di ferro, col taglio curvo semicircolare, com'è un C. GUIDON, add. Guidone; Furfante.

Detto a Fanciullo, Faccimale; Insolente; Vispo; Vivace. GUINDOLO. V. CORLO. GUIZZAR. V. Sguizzar.

GUSSA. V. SGUSSO.

GUSTAR, v. Gustare e Aggustare; Assaporare, che anche dicesi Far la salva d'una cosa. V. TASTAR.

GUSTAR AVANTI, Pregustare. GUSTAR LE CARte, V, Cocolar. GIUSTÈTO, s. m. Saporetto, Piccolo sa

pore.

Parlando del piacere del senso fisico, Titillamento; Sollucheramento; Solleticamento.

GUZZO, add. Aguzzo; Aguzzato, Acuto, Dicesi di Ferro appuntato. V. Goi,

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Boerio

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Essi o Quelli mi piacciono - No 1 GA VOLUDO VEGNIR, Essi non vollero venire.

I dicesi per Li, articolo plur. di ELO I STIMO, I VEDO, Gli stimo; li vedo.

-

I, pronunziata con istrascico, come se si dicesse 1, è anche voce de' Vetturali o simili, ch'essi usano per far camminare le bestie; e par che sia l'I imperativo del latino Ire, cioè Va; Cammina. V. Soo. IBIS REDIBIS, Maniera latina, che si usa dalle persone colte per modo d'espressione, e dicesi in mala parte per allusione ad un Discorso confuso, imbrogliato, inintelligibile.

L'È UN IBIS REDIBIS, Sono andirivieni, involture, cioè Cenni o parole ambigue che non si lasciano appostare.

İCHESE, s. m. Icchese; Icchesi; Icchisi, X, Una lettera consonante dell' alfabeto latino.

GAMBE A ICHESE, V. GAMBA.

IDEA, s. f. Idea.

AVER

AVER IDEA D'UNA cossa, Aver cognizione o informazione d'una cosa IDEA O MOLTA IDEA D'UN MESTIER, Saper far un mestiere; Esser capace del tal me stiere.

DE SOLA IDEA, Idealmente, Immaginariamente.

CHE IDEA! Che stravaganza! Qual pensiere! Quale strano capriccio! Oh che idea! Che bella idea!

IDEST, Idest o Ideste, Voce latina, che si usa talvolta anche da' Veneziani nello stile burlesco e fam., in vece di Cioè: come. QUEL' AMBROSIA, IDEST EL VIN.

IDOLE. V. VIDOLE.
IDROPISIA. V. INTROPISIA.
IGNORANTE, add.

IGNORANTE COME UN TACO O COME LA PIERA DEL BATISTERIO, Ignorante in cremisi; Capo d'assiuolo; Buaccio; Non sa distinguere un baccello dai paler nostri; Non conosce la luna di Bologna; È di natura asinina; Non sa l'abbicci; In mille anni non saprebbe accozzare tre man di nocioli. V. DESTINGUER.

IGNORANTE NEL SO MESTIER, Soldato da chiocciole; Pillor da chiocciole; Dottor dei miei stivali; Medicastronzolo, e simili.

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ILEAMAR, o INLEAMAR, V. Letamare; Concimare; Conciare, Ingrassar di letame Ja terra.

ILUMINADOR, s. m. Accenditore; Illuminatore, Colui ch'è obbligato dal suo uffizio ad accendere i lumi ne' teatri, o per le strade i fanali pubblici. V. IMPIZZADÒR. ILUMINÀR, v. Illuminare; Ralluminare; Allumare e Alluminare, Dar lume, luce, splendore.

ILUMINAR QUALCUN, Illuminare, vale Informar alcuno di ciò ch' ei non sapeva, torne via l'ignoranza, Istruirlo.

ILUMINAR O ALUMINAR I PANI, Alluminare, vale Dar l'allume ai panni innanzi che si tingano, acciocchè ricevano il colore. ILUMINAZIÒN, s. f. Illuminazione; Luminara, o Luminaria, Quantità di lumi accesi.

FAR L'ILUMINAZION, detto in T. de' Tintori, Alluminare, vale Dar l'allume ai panni innanzi che si tingano acciocchè ricevano il colore.

ILUNÀ, O INLUNA, add. Puturnioso Ancora per Accigliato; Accipigliato; Curvaccigliato.

Viso amarognolo, dicesi per Mezzo sdegnato. V. MALMONTA e IRABIA. ILUNARSE, o Inlunarse, v. Aver le paturnie; Aver la luna a rovescio,

Accigliarsi, Far brutta cera, Star accigliato.

IMA, s. f. T. de' Pesc. Spilorcia o Spilorcio, Sottile e lunga fune corredata di di stanza in distanza di sugheri, con cui si tira a terra la sciabica o rezzola. V. CORTEGAE e TRATA DA PESCAR. IMACHIARSE, v. Macchiarsi, Bruttarsi con macchie; e dicesi anche figur. IMAGAZENAR, v. Riporre nel magazzino. V. MAGAZEN. IMAGINABILMENTE, avv. costrutto colla negativa, Ne men per idea; Nientissimo. No GHE NE PENSO IMAGINABILMENTE, Non

IMA

ce ne penso un fico, niente, in nessun modo.

IMAGINAZION, S. f. Immaginazione, che anche dicesi Immaginare.

QUESTE XE TUTE IMAGINAZION, Questa è una fantasticheria o fantasticaggine o un capriccio.

TUTO XE IMAGINAZIÒN, L'immaginazione fa o non fa caso, vale a dire Fa o non fa parere quel che non è. IMAGOGA, add. Voce propr. del Polesine, ma che i nostri Cacciatori usano in vece di IMBRIAGA, parlando d' Uccelli. V. IMBRIA

GÀ.

IMALTADÙRA, V. INCALCINADURA. IMALTAR, v. Inca'cinare; Intonicare e Intonacare, Coprir la Muraglia di calcina

Rinzaffare, Riempire il voto e le fessure con calcina o stoppa o bambagia. TORNAR A IMALTAR, Rincalcinare; Rinto

nacare.

IMALTAR LA CALCINA, Intridere la calcina, cioè mescolarla colla sabbia. IMANCABILE, add. Leale; Uomo di parola o di fede.

IMANCABILE, si dice a modo avverbiale e vale Infallibilmente; Senza fallo: Certa

mente.

IMANEGA, add. Immanicato, Ch'è guernito di maniche.

CORTELO O ALTRO IMANEGA, Coltello o simile immanicato, cioè Munito di manico. IMANEGAR v. Metter a cavallo una spada o una lama, vale Guernirla di manico IMANEGAR UNA SGUBIA, V. SGUBIA. IMANETAR, v. Ammanellare, Metter le manette; e quindi Ammanettato. IMARCHESÄ, v. Mestruato, Imbrattato di

mestruo.

IMARCIO. add. Marcito, Guasto dalla marcia.

AVER IMARCIA UNA COSSA IN TESTA, Aver una cosa per lo senno a mente, Saper ben a memoria. V. A MENADEO. IMARCIR V. Immarcire e Inmarcire, Di

ventar marcioso Imporrare, direbbesi del Guastarsi i pannilini e che che sia per l'umido.

IMARCIR IN T'UNA PRESÒN, Marcire in una prigione, detto fig. vale Star rinserrato lungo tempo in prigione.

L'AQUA IMARCISSE I PALI, L'acqua fa marcire i pali; L'acqua rovina o rompe i ponti, Così dicono proverbialm. i bevitori

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IMASCARA, add. Mascherato. IMASCARAR, v. Mascherare; Immasche

rare e Ammascherare.

IMASCARAR EL Muso, Imbacuccare il viso. IMASCARAR UNA Cossa, detto fig. Arruffianare, Rassettare e raffazzonare una cosa, ricoprendo i suoi difetti - Riconciare, l'alterar che fanno i cuochi le vivande.

IMASCHIAR, v. Mastiettare, dicono gli Scarpellini per Fare che una pietra, commettendosi con altra, combacii bene e pareggi.

IMASCHIAR, dicono ancora i Legnaiuoli nel sign. di Calettare. V. IMORSAR E INCALMAR.

JMATİR, v. Immattire e Ammattire, Divenir matto, Dar nelle girelle; Esser fuori de' gangheri.

IMATIRSE DRIO A QUALCOSSA, Andar perdulo dietro a qualche cosa; Invasar per

amore.

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IMATONIDA, s. f. Sbalordimento; Slordimento; Allonitaggine; Allibbimento. IMATONIO, add. Allibbito, Confuso e impallidito Abbarbagliato; Abbacinato, dal troppo chiaro - Sbalordito; Intronato; Dicervellato; Stordito, Da strepito grande Intorpidito e Alloppiato, dicesi Dal sonno

IMATONIR, v. Abbagliare; Abbacinare; Abbarbagliare, si dice per troppa luce Torre il capo; Spezzare la fantasia; Stordire; Sbalordire; Intronare; Spezzare il timpano degli orecchi, dicesi per Romore Alloppiare; Intorpidire, per troppo sonno Allibbire, Impallidire per co

sa che ti faccia restar confuso. L'HO IMATONIO, L'ho conficcato, cioè L'ho convinto in maniera, ch'e' non possa in guisa alcuna giustificarsi o rispondere. IMAZENE, s. f. ( colla z dolce ) Voce plebea, Imagine o Immagine, Figura dipinta e col termine vernacolo s'intende di Santo. PICOLA IMAZENE DE LA MADONA, Immaginetta della Beata Vergine o di Nostra Donna.

IMAZZETÀR, v. Ammazzolare, Far mazzi e si dice de' fiori e dell' erbe. IMBACUCA, add. Imbalordito; Stordito; Intronato.

IMBALÀ, add. Imballato o Abballato, Dicesi delle mercanzie.

IMBALA, dicesi per Ubbriaco.

IMBALA, detto in furbesco, Conscio; Consapevole; Consapiente, ch'è a parte d'un segreto.

IMBALADURA, s. f. T. Merc. Invoglia,

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IMBALO, s. m. Invenia; Pastocchia; Finzione; Vescia; Menzogna, Trovato falso a fine d'ingannare.

FAR IMBALI, Fingere; Far pastocchie; Soppiantare. V. IMPIANTO. IMBALOCAR, v. Appallottolare, Far pallottole di neve.

IMBALONAR, v. Confondere; Imbrogliare; Inviluppare, dicesi delta mente.

NO ME IMBALONE, Non mi confondete. IMBALORDIR, v. Imbalordire; Instupidire o Stupidire, Lo stesso che SBALORDiR, V. IMBALSEMÀR, v. Imbalsamare o Imbalsamire, Unger con balsamo.

IMBALSEMAR UNO, detto fig. Lisciar la coda a uno; Piaggiare; Lusingare; Soiare, Adulare. IMBALUCÀR, v. Sbalordire; Stordire. IMBALZAR (colla z aspra) v. Rimbalzare, Si dice del Mettere il cavallo la gamba fuori della tirella.

IMBANDISÒN, s. f. (colla s dolce) Vocabolo ant. ch'è usato nelle lettere del Calmo per Imbandigione, Vivanda imbandita da porsi in tavola.

IMBAOSAR, v. Imbavare o Scombavare. IMBARBAGIAR, v. Abbagliare, si dice del Non reggere la vista al vedere distintamente le cose in leggendo o in far altro.

Avere gli occhi tra' peli, vale Non veder bene, ed anche di Chi, essendo svegliato di poco, è ancor sonnacchioso. IMBARBOTÀRSE, v. Barbugliare, Parlare con parole interrotte. IMBARCA, add. Imbarcato.

MAL IMBARCA, detto fig. Infinocchiato; Subillato; Imbarcato, cioè Fatto entrare in un'impresa da non riuscirne. IMBARCADA, s. f. Imbarco.

DARSE UN'IMBARCADA, Far un imbarco o Imbarcarsi, e dicesi figur. deil' Entrar in impresa difficile o sconsigliata o dan

nosa.

IMBARCAR, v. Imbarcare o Imbarcarsi.

IMBARCAR QUALCUN, detto fig. Imbarcare, Impegnar altri in qualche malagevole impresa, Imbrogliare, Imbarazzare. V. IN

TRIGÅR.

IMBARCARSE, detto metaf. Imbarcarsi; Impegnarsi; Innamorarsi; Imbardarsi; Imbertonarsi; Impazzare di alcuna o alcuno; Incarognarsi; Intabaccarsi.

IMBARCARSE SENZA BISCÒTO, Imbarcare Imbarcarsi o Entrar in mare senza biscotto, che anche dicesi Porsi in galea

senza biscotto, detto metaf. Mettersi alle imprese senza i debiti provvedimenti. IMBARLUCAR, v. Gabbare; Giuntare; Trappolare. V. COGIONAR. IMBARONADURA, 8, f. T. Mar. Fasciatura, e dicesi delle Manovre o gomene, per preservarle dal logoramento. IMBARONAR, v. T. Mar. Fasciare o Foderare le manovre o le gomone, e i cavi; e significa Attorniarle di comando, gaschette, baderne o altro in que' luoghi ne'quali sono sottoposte a fregare e consumarsi. Alcuni dicono Infasciare. IMBASSADA, s. f. Ambasceria; Legazio

ne.

PORTAR L'IMBASSADA, Complimentare o Riferire per ordine altrui qualche cosa. IMBASSADOR O IMBASSAÒR, 8. m. Voce ant. Ambasciatore o Imbasciatore Nunzio o Legato si dice Quello del Papa.

IMBASSADOR PICOLO, Ambasciadoruzzo. L'IMBASSADOR NO PORTA PENA, Ambasciatore non porta pena; ed è scusa di chi tratta o riferisce per altrui cosa che possa aversi a male.

IMBASSARIA. V. IMBASSADA. IMBASTARDÌDA, s. f. Imbastardimento. IMBASTARDİR. V. BASTARDAR. IMBASTIDA, s. f. Imbastimento. IMBASTIO, s. m. Ambascia; Angustia; Affanno di cuore; Inquietudine; Travaglio. IMBASTIO O INVAstio, add. Imbastito; Appuntato, dicesi de' Vestimenti riuniti assieme coll' imbastitura.

IMBASTIO CO Le azze brune, Locuz. fam. e figur. di rimprovero scherzevole ad uno, e vale Malcreato; Scostumato, ed anche Rozzo.

IMBASTIR O INVASTIR, V. Imbastire; Appuntare, dicesi de' vestimenti.

IMBASTIB, detto in T. de' Cappellai, Feltrare, Sodare il panno a guisa di feltro. IMBASTIURA, s. f. Imbastitura, Cucitura abbozzata con punti lunghi, i quali da alcuni si chiamano Basta. Dicesi anche Punto molle. V. FILZETA.

IMBATER, v. LA IMBATE IN POCO, Ella batte, vale Esser vicinissimo, Esservi una differenza insensibile.

LA IMBATE IN BAGATELE, Si tratta di poco, d'una minuzia. V. BATER.

TORLA COME LA SE IMBATE, Non la voler più cotta che cruda; Pigliare una cosa com' ella viene, Non curarsi di meglio. IMBATERSE, v. Imbattersi; Abbattersi; Incontrarsi; Avvenirsi; Dar di cozzo; Incappare; Dare in alcuno L'atto dell'imbattersi dicesi Imbatto o Incontro.

PER FORTUNA EL SA IMBATUO, La fortuna gliel mandò innanzi; Gli si parò innanzi casualmente, di rimbalzo.

IMBATER SE MAL, Abbattersi male; Incontrarsi male; Capitar male; Scontrar male. TORNARSE A IMBATER, Rabbattersi o Riabbattersi.

IMBATO, s. m. T. Mar. Vento scirocco.
IMBATUO, add. Abbattuto; Incontrato.
IMBAVAR. V. Imbaosar.

IMBAVARARSE, v. (che vuol dire METERSE EL BAVARO) Vocabolo usato da Maffeo Venier, ne' seguenti versi della bella canzone LA STRAZZOSA, stampata tra le poesie antiche Venete, uscite dalla tipografia d' Alvisopoli:

QUAL SE FRA DO CAMINI
SE IMBAVARA LA LUNA,

CHE LUSA IN MEZO, TAL SPLENDE LA FAZZA EI RAZI DE CUSTÌA FRA STRAZZA E STRAZZA. È questa una similitudine poetica del bel

viso della sua STRAZZOSA col chiarore della luna, la quale talvolta vedesi lucente fra due cammini nel sorgere o nel tramontare. I cammini sono assimilati al BAVARO, cioè al Soggolo monacale, che da sottinsù racchiude le gote, ma senza impedire la vista libera del volto. V. DESBAVARARSE. IMBAUCARSE, v. Appillottarsi, Fermarsi oziosamente in un luogo senza saperne uscire. Incantarsi; Stolidire; Sbalordire. IMBAULÀR, v. Imbaulare, Chiudere in un baule che che sia. Imbaular la roba da portare in viaggio

IMBAUTA, add. Coperto di bautta; Ma

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IMBEVERÙO, add. Avvinazzato.
IMBIANCADA, s. f. Imbiancatura.
IMBIANCADOR, V. SBIANCHEZÌN.
IMBIAVA, add. Abbiadato, Pasciuto di bia-
da. Dicesi del cavallo.

IMBIAVAR, v. Abbiadare, Dar la biada a mangiare alle bestie.

IMBILADA, s. f. Arrabbiamento; Rovello. IMBILARSE, v. Stizzirsi rabbiosamente; Arrovellare; Arrangolarsi; Arrabbiarsi. IMBINDA, add. Bendato; Abbendato. IMBINDAR. v. O IMBENDAR, Bendare o Abbendare; Bendarsi; Abbendarsi. IMBIRAR O IMBIRIR e IMBERIR, V. Aggranchiarsi; Abbrividare; Intormentire, Perder per poco l'uso di qualche membro per freddo. V. Desberir.

IMBISA, add. che nel plur. dicesi IMBISAL OCHI IMBISAI, Lo stesso che ОCHI BISI, V. Оснію.

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IMBOCÂR I DENTI D'UNA RODA, T. degli Oriolai, Incastrare.

IMBOCAR UN CANON, Imboccare l'artiglieria, vale Investirla con colpo d'altra artiglieria nella bocca, perchè resti senza potersi usare.

IMBOCARSE IN MAR, Sboccare; Metter foce, Dicesi d'un fiume.

IMBOCAR UNA STRADA, Pigliar la via, Incamminarvisi.

IMBOCAÙRA, s. f. Imboccatura, Quella parte della briglia, che va in bocca al cavallo.

Parlando degli strumenti da fiato, Imboccalura, è la parte su cui s' appoggiano le labbra, per sospingere il vento e produrre il suono.

INBOCAURA DE LA RODA COL ROCHETO, T. degli Oriolai, Incastro o Imboccatura.

IMBOCAURA DE LA STRADA, DEL FIUME, e simili, Imboccatura; Bocca della strada Foce, dicesi quella del fiume Inosculazione, Quella delle vene. IMBOCAURA DEI PONTI,

ponti.

Imboccatura dei

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IMBOCONARSE, Indettarsi, Restar segretamente d'accordo l'un l'altro.

IMBOLPONA, lo stesso che INFOLPONA, V. IMBOLSIR, v. Imbolsire, Divenir bolso. IMBOMBA, add. Abbombato; Imbevuto; Ammollito, Impregnato di liquore.

TUTO IMBOMBA CH'EL SGIOZZAVA DA PEK TUTO, Cosi abbombato d'acqua che gocciolava per tutto.

IMBOMBARSE e IMBOMBIRSE, V. Imbeversi o Imbersi; Inzupparsi; Abbeverarsi, Riempirsi di acqua o altro liquore Abbombarsi è di dialetto toscano, riportato però dal Mattioli.

Parlando delle terre, dicesi Assorbire e Imbevere Del rigonfiare e ammollirsi delle cose secche, si dice Rinvenire. Dicesi anche per Ammollirsi semplice

mente.

IMBOMBASA, add. Imbambagiato, cioè Rincalzato colla bambagia.

IMBOMBASÀR, v. Abbambagiare; Accotonare, Guernir di bambagia o cotone. IMBONAR O IMBONIR, V. T. de' Costruttori navali, Imbonare o Imbuonare, Inchiodar le tavole d'imbuono, Riempir di tavole i vani fra un filo e l'altro. V. FILO. IMBONIMENTO, s. m. Interrimento o Interramento, Deposizione di terra fatta dal l'acqua nell' alveo d'un fosso, canale, o simile. Dicesi anche Rinterramento o Rinterrimento, ma Interrimento è più regolare Colmata; Alluvione lululenta o arenosa, dicesi il Terreno alzato dalle torbide dell' acqua Interro, Sabbione o Fango che il mare e i fiumi trasportano, e che lor fanno cangiar direzione, luogo e riva Ricolmi, si chiamano le Terre lasciate dal Mare alla spiaggia e rassodate. V. BONIFICAZION e NOVAL.

-

IMBONIO, add. Colmato; Ripieno ; Interrato; Appianato, Si dice de' fiumi e dei rivi. Sarà stata detta la voce IMBONIO forse dal barb. Ammonitus, che si trova usato nel 1200.

Detto fig. di Persona, Allettato; Adescato; Abbonito; Imbonito. IMBONIR, v. Interrare; Colmare; Riempire, Dicesi de'Fiumi che si riempiono di terra. V. IMBONIMENTO.

IMBONIR UN FOsso, Appianare. V. INTE

RÅR.

IMBONIR QUALCUN, Locuz. fam. Adescare o Allettare e Lusingare alcuno, Invitare o Tirare alcuno alle sue voglie con lusinghe, allettamenti o inganni Abbonire o Imbonire e Imbuonire o Rabbonire alcuno, vale Placare, raddolcire, calmare, render favorevole, propizio.

IMBONIR, detto in T. Mar. V. IмBONAR. IMBOGAR, v. T. di Galera, Mettere in ceppi IMBOREZZÀ, add. Ingalluzzito; Messo

o in ferri alcuno. V. BOGA.

IMBOGIA O IMBUGIA, add. Impastoiato o Impacciato o Avvincigliato o Impedito le braccia, dicesi d'Abito strozzato o troppo

stretto.

IMBÒGIO, s. m. T. Merc. Invoglia, o Invoglio, Tela grossa o cosa simile colla quale si rinvolgono balle, fardelli e simili. Detto per IMRROGIO V.

in zurlo, in zurro, in gazzurro. V. INGA

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IMBOREZZARSE, Mettersi in zurro etc. IMBOSCÀ, add. Imboschito, Divenuto e fat

to bosco.

Imboscato, vale Nascosto nel bosco o si

mile.

IMBOSCAGIARSE, v. Imboschire verbo neutro. Divenir boscaglia.

IMBOSCAR, v. Imboschire; e Inselvarsi, Divenire bosco o selva.

IMBOSCARSE O FAR UN'IMBOSCADA, Imboscarsi; Inselvarsi; Rimboscarsi; Appiattarsi; Ammacchiarsi, Nascondersi o in bosco o nelle macchie.

IMBOSCAR I CAVALIERI, Mandar alla frasca i bachi da seta.

IMBOSCAR UNA NAVE, Imbastire, T. de'Costruttori navali, dicesi dell'Impostare i diversi membri di legname al loro luogo sul cantiere, per rivestirli poi della bordatura o fasciame.

IMBOSEMÀ, add. Imbozzimato.

IMBOSEMADURA, s. f. Imbozzimatura. IMBOSEMÀR. v. Imbozzimare, Dar la bozzima alla tela nell'atto di tesserla. Il suo contrario è Sbozzimare. V. BÒSEMA.

IMBOSEMAR EL PAN, V. PAN. IMBOTÀR, v. Imbottare, Mettere il vino nella botte, che anche dicesi Invasellare. TORNAR A IMBOTAR, Rimbottare. IMBOTIA O INBOTIDA, 8. f. Imbottita o Co'trone, Coperta da letto ripiena di bambagia.

IMBOTÌA DE LE SELE, Bardella, Certa imbottitura sotto l'arcione delle selle. IMBOTIDINA, s. f. Coltroncino, Piccola coperta da letto imbottita.

IMBOTIDOR, s m. T. degli Orefici, Stozzo, Strumento che si adopera per fare il convesso ad un pezzo di metallo.

IMBOTIDURA, s. f. Imbottitura; Imbot

tito.

IMBOTIGLIAR, v. Mettere in bottiglie; Infiascare.

IMBOTIO, s. m. Imbottito, Veste ripiena di cotone o altro e fittamente trapuntata. IMBOTIO, add. Imbottito, Dicesi di Ve

ste.

EL PAR IMBOTO, Si dice d' uno che abbia il vestito strozzato o troppo accollato. IMBOTIR, v. Imbottire; Trapuntare.

IMBOTIR UNA PORTA, T. de' Falegnami, V. IMBRAGAR.

IMBOTIR, detto in T. degli Orefici, Stozzare, Adoperare lo stozzo. V. IMBOTIDOR. IMBOTONADURA, s. f. Imbottonatura ; Abbottonatura; Boltonatura; Occhiella

tura.

IMBOTONAR, v. Abbottonare, Affibbiar coi bottoni. Abboltonarsi, Allacciarsi i vestiti co'bottoni.

IMBOVOLA, add. Inanellato, Fatto a anelli; Riccio o Ricciuto, dicesi de' Capelli arricciati a guisa d'anelli.

IMBOVOLA vale per Fatto a chiocciola, Fatto a linea spirale.

In altro sentimen. Rannicchiato; Raggricchiato; Raggruppato; Agg. a Cane, Gatto o simile che dormendo in certa guisa raggruppasi.

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Sprangare, Metter la spranga, ch'è un Legno o ferro che si conficca attraverso.

Imbragare e Imbracare, T. de' Librai. Fortificare con istriscia di carta incollata che chiamasi Braca, la piega lacera del foglio.

IMBRAGARSE, detto delle Donne, Allacciarsi; Bendarsi; Ripararsi contro il corso de' mestrui.

IMBRAGHESSARSE, v. Incalzonarsi. IMBRAGHETAR, V· BraghetàR. IMBRANDİR, v. Impugnare; Metter mano, E si dice della Spada o simile che si prende in mano Brandire, dicesi del Muovere scotendo con prestezza. Brandire la spada, la lancia.

IMBRAZZOLÁR, v. T. Mar. Imbracciolare Incatenar la nave con bracciuoli. IMBRENAR, v. Imbrigliare, Metter la briglia al Cavallo.

Imbrigliare, detto metaf. vale Tener in

freno.

IMBRIADA, s. f. Imbrigliatura, L'imbrigliare.

IMBRIAGA, s. f. T. antiq. V. LOGIO. IMBRIAGA, add. Imbriacato o Ubbriacato. CARTE IMBRIAGAE, T. di Giuoco. Carte sconvolte, stravolte.

IMBRIAGAL, T. de' Cacciatori nostri o all'uso del Polesine IMAGOGÀI, dicesi agli Uccelli di palude, ma specialmente alle Anitre, le quali nell'estremo freddo perdono le forze benchè sieno grasse e si lasciano prendere facilmente anche con le mani: fenomeno che non è ben chiaro da qual cagione dipenda. L'IMAGOGA del Polesine corrisponde ai nostri INSEMENÌO, IMATONIO, ISTOLIDIO e simili; e sembra all'Autore che sia più espressiva la voce IMBRIAGA, detto per imitazione degli ubbriachi, che d'ordinario perdono le forze e la ragione. Quindi se non attagliasse la voce Ubbriaco, detto fig. potrebbero supplire Lonzo che vale Lento, pigro e tardo per grassezza; Grullo; Mogio, Di spiriti addormentati; e in ogni caso Instupidilo; Imbalordito e simili. IMBRIAGADA 8. f. Ubbriachezza, IMBRIAGADURA Briachezza; Imbriacatura; Ebbrezza. CHIAPAR UNʼIMARIAGADA, V. IMBRIAGARSE.

IMBRIAGADURA PER AMÒR, Affascinamento: Mal d'occhio.

IMBRIAGAR, v. Imbriacare e Inebbriare.

Ubbriacar altrui.

IMRRIAGARSE, Imbriacarsi; Ubbriacarsi ; Inebbriarsi; Cuocersi; Pigliar la bertuecia o la monna.

L'ULTIMO GOTO XE QUEL CHE IMBRIAGA, I veleno sta nella coda, vale Da ultimo si conosce il male.

Imbriacarsi, dicesi per simil. dell' Alterarsi. Riscaldarsi per soverchia passione ed Uscir di sè come avvinazzato. IMBRIAGHÈTO, add. Ubbriachello; Cotticcio; Brillo. V. BELO e GNÒGNOLO. IMBRIAGHEZZO, s. m. Imbriucamento, nel sign. nostro per lo più si riferisce ad Alterazione o riscaldo di capo per soverchia passione. V. IMBRIAGADA. IMBRIAGO, add. Ubbriaco; Imbriaco; Briaco; Ebbrio; Avvinazzato. Egli è più cotto che crudo. È cotto come una monna. IMBRIAGO PATOCo, Briaco cotto. MEZO IMBRIAGO, V. GNOGNOLO.

L'E IMBRIAGO CHE NOL SE POL MOVER O CHE

NOL POL DIR PAN, È si colto che non può

ruticarsi o azzicare.

CO TUTI TE DISE IMBRIAGO, VA A DORMIR. Se l'è dello, tu hai meno il naso, ponviti la mano, e vale Non ti far beffe degli avvertimenti anche nelle cose piccole e inverisimili.

IMBRIAGO DA L'AMOR O D'AMOR, Imbrogiottito, Rapito, invasato, imbriacato dall'amor de' figliuoli, che dicesi anche Imbeccherato. V. INZUCA e INAMORA Ebbro d'amore ; Cotto spalmato, vale Innamoratissimo. IMBRIAGO DA LA COLERA, Ebbro di stizza. CARTE IMBRIAGHE, V. IMBRIAGA.

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PARLAR DA IMBRIAGO, V. PARLAR. IMBRIAGO, s. m. T. de'Pesc. Pesce di mare, Lo stesso che MUSO DURO, V. IMBRIAGON, add. Ubbriacone; Briacone; Imbriacone. Berrebbe quanto una pevera. Berrebbe ottobre e S. Marlino.

IMRROCADA, s. f. Broccata, Colpo. Dicesi anche Imbercio, ch'è l'Atto di cogliere nel segno Imbroccata, Colpo di spada che vien dall'alto a basso di punta.

LA PRIMA IMBROCADA, La prima broccata, disse figur. Boccaccio per dire La prima cosa fatta, il primo tentativo, la prima prova.

DAR UN'IMBROCADA, V. IMBROCAR. IMBROCAR, v. Imbroccare; Imbrocciare ; Dar ne brocco; Dare nel punto in bianco; Imberciare. V. INTIVÅR.

IMBROCAR, vale anche per Ciuffare; Aeciuffare, Afferrare. V. BRINCAR.

IMBROCAR, detto fig. per INDOVINAR. V. DAR AL DAO, in Dao. IMBROCHETÀ, add. Imbullettato. IMBROCHETAR, v. Imbullettare; Metter bullette. V. BROCHÈTA.

IMBROCHETAR LA SIOLA, T. de' Calzolai, Imbroccare il suolo.

IMBRODAR, v. Imbrodolare; Inzavardare; Intridere, Imbrattare di broda.

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