Fantasie drammatiche e liriche

Copertina anteriore
Successori Le Monnier, 1866 - 406 pagine
 

Altre edizioni - Visualizza tutto

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 309 - ... mai si pose a voler migliorare questa umana razza, e consolar la terra. Errò, ma per illusione, ed il suo onorato capo fu mostrato in cima agli infami legni, sede solo dovuta ai capi di gente scellerata ed assassina. Non fe' segno di timore, non fe' segno di odio, morì qual era vissuto, placido, innocente e puro. Il piansero da un estremo all...
Pagina 322 - Egli era uno dei più nobili intelletti italiani , uno degli uomini che più onoravano la patria nostra. Il suo cuore era informato a tutto ciò che vi ha di più virtuoso e gentile. La sua anima amava ogni grande e nobile cosa; non conosceva altri nemici che gli oppressori dei popoli. Alla molta dottrina e alla forte costanza congiunse rara modestia e bontà. Possa il suo purissimo sangue sparso per la libertà muovere Dio a pietà di questa misera Italia straziata disonestamente dal furore dei...
Pagina 317 - Io vi amo e vi stimo dunque doppiamente come amico dell' anima , poichè lo meritate personalmente , come campione della santa nostra causa, per cui tanto avete fatto e tantissimo farete ancora. Io vi raccomando la legione. Credetemi, voi solo dovete comandare quei valorosi giovani , quel nucleo delle speranze della patria. Voi non dovete limitarvi a condurla sul campo di battaglia, ma bensì , ciò che ben sapete fare , tenerla qual famiglia vostra , vegliarla, custodirla, staccarvi da quella meno...
Pagina 321 - Il giorno appresso fu onorato di esequie solenni , alle quali intervennero 1 governanti , gli uffiziali e gran folla di popolo. Il dolore era dipinto su tutti i volti. E certo la morte di questo uomo singolare, mentre onora grandemente la causa per cui combattè , è da reputarsi una grande sventura italiana. Per noi è più gran danno la morte di Alessandro Poerio che per l" austriaco la morte di ventimila croati.
Pagina 317 - Io v' incarico sempre delle più ardue e disagiate imprese, colla coscienza del vostro coraggio e della vostra capacità a disimpegnarle. Voi siete uno di quei compagni che la fortuna mi ha fatto felicemente incontrare per l* adempimento dei destini dello sciagurato nostro paese , e per cui ogni impresa mi diventa facile. Io vi amo e vi stimo dunque doppiamente come amico dell...
Pagina 318 - Tedeschi. — Dite ai legionari che si famigliarizzino con quell'idea, che ne facciano il pensiero d'ogni minuto della giornata , il palpito d' ogni sonno della notte. Che si famigliarizzino ad una carica a ferro freddo e conficcare una pungente baionetta (le affileremo a Roma) nel fianco di un cannibale. Carica a ferro freddo senza degnarsi di scaricare il fucile . Date un ordine del giorno alla legione che obblighi i legionari alla seguente preghiera : « Dio, concedetemi la grazia di poter introdurre...
Pagina 318 - La legione vi conosce, vi stima. Il valore, credetemi, è la prima qualità; almeno la più fascinante; quella che serve al capo ad affezionarsi il subalterno ; e voi foste brillante di valore. Dunque voi reggerete e guiderete bene la legione, e bramo ve ne occupiate indefessamente. In Roma potremo...
Pagina 321 - Milano, che gli fu larga d' ogni maniera di conforto, e poi amaramente e con molte lagrime lo pianse. I suoi amici e commilitoni, che lo videro in Mestre ferito e in Venezia sì crudamente smembrato, narrano tutti che in mezzo agli spasimi intrepido parlava della sua Patria con quel forte affetto col quale gli eroi di Plutarco avrebbero parlato di Atene e Sparta; ed ebbe in fatti tanta forza d'animo, da scrivere alla madre, ch' era sì degna di cotanto figlio.
Pagina 318 - Tedesco senz' essermi degnato di scaricare il mio fucile, la cui palla serva a trucidare altro Tedesco, non più lontano di dieci passi. » Dunque, all'opera, mio caro Colonnello! State sulla legione, come l'avaro sul suo tesoro. Preparate i legionari ad un giorno di trionfo. Forse dovremo combattere più compatti: si assuefacciano dunque a miglior disciplina , a marciare uniti , a comparire il più .decorosamente «he sia possibile.
Pagina 313 - La forza é il loro solo diritto, e noi in qualche parte almeno mostrandoci ad esse consentanei, cercheremo di metter la forza dalla nostra parte , ma per poi far trionfare il vero diritto ». In questo mezzo sembrava che il fremito rivoluzionario si ridestasse in Italia. La sommossa tentata in Calabria e repressa, avea lasciati gli spiriti eccitati e vogliosi di ritentare. Ciò sentivano i due fratelli, e fermarono di correre dove sorgeva un grido di libertà, dove innalzavasi una bandiera italiana....

Informazioni bibliografiche