Le vite degli uomini illustri di Plutarco, Volumi 7-8Valentino Crescini, 1817 |
Parole e frasi comuni
acciocchè adunque Agesilao Alcibiade alcuni allora amendue amici andava Antigono Antipatro appo Armeni Ateniesi avea avean avendo aves avesse barbari battaglia bel nuovo cagion capitani Catone cavalli Cesare ch'ei ch'era chè chiamato Cilicia Cimone città Cleone colle comandante comandare combattere conciossiachè condottiero consolato cosicchè costui Crasso danari dicendo dicesi diede ebbe efori eglino erano essen essendo esso Eumene facea faceva Farnabazo fece figliuolo fossero fuggire furono Gilippo giorno gloria governo gran Greci guerra guerreggiare Iberia imperciocchè innanzi insieme intorno l'armi l'esercito Lacedemonii lasciò Leotichida Lisandro Lucullo luogo maggior mandò maniera mare medesimo Metello milizia Mitridate mostra navi navigando nemici Neottolemo Nicia passò Perdicca personaggio pertanto picciola Pompeo popolo porte poscia possanza potere prese primachè quan quantità quegli quei quivi Romani Sertorio Silla Siracusani soldati Surena Tigrane Tigranocerta tosto triremi uccisi uomini uomo veggendo venir venne verun volendo
Brani popolari
Pagina 12 - ... per altro in quanto al popolo era alimusio e laciade era Milziade. Questi pertanto, condennato a dover pagare cinquanta talenti, preso fu per costringerlo a farne lo sborso e in prigione si morì. Rimasto senza padre Cimone assai giovinetto, colla sorella fanciulla e non ancor da marito, si acquistò da principio infamia nella città e fece che si sparlasse molto di lui, come d'uomo disordinato e bevitore, che di natura simile fosse a quell...
Pagina 262 - ... quali fu Spartaco, nato in Tracia, di condizion pastorale e non solamente fornito di coraggio grande e di robustezza, ma di senno in oltre e di piacevolezza, più, che non si conveniva alla fortuna sua, ed avea in somma costumi proprii di un Greco più assai, che di un barbaro.
Pagina 265 - E avendo poscia, in molt'altre battaglie, superato pure il comandante Varino, e presi avendogli finalmente i littori e il proprio cavallo, venne a rendersi grande e formidabile al maggior segno. Con tutto ciò non volgeva egli in mente se non pensieri moderati e ben convenevoli; e non isperando di poter mai la possanza superar de...
Pagina 264 - ... altri per soldati leggieri e per precursori. Il secondo comandante, inviato contro costoro, fu Publio Varino: e in sul bel principio vennero eglino alle mani con un certo Furio, suo luogotenente, che avea duemila soldati, e lo sconfissero. Indi avendo Spartaco rilevato che Cossinio, consigliere e compagno dello stesso Varino, venivagli pur incontro con un grosso e poderoso corpo di gente , poco mancò che noi prendesse nel mentre che si lavava alle Saline.
Pagina 269 - Roma; ma depose ben tosto un sì fatto timore, come vide che molti disgiunti s' erano per dissensione da Spartaco ed eransi accampati separatamente sul lago Lucano, la cui acqua dicesi che si cangia di tempo in tempo, essendo ora dolce ed ora divenendo salsa e tale da non potersi più bere. Crasso, fattosi addosso a questi, gli scacciò bensì dal lago, ma dall...
Pagina 281 - ... leoni, e alla fine una pugna di elefanti, spettacolo sorprendente. Per tali cose venne egli ammirato ed amato, ma venne pur indi ad incontrare non minore invidia, perché commessa avendo agli amici, suoi luogotenenti, la cura della milizia e delle proviucie, egli se ne andasse poi per l...
Pagina 270 - ... nemici , corso avrian gran pericolo, se velocemente avanzato non si fosse Crasso , che attaccò quivi una battaglia, che fu più fiera d' ogn' altra , nella quale uccisi avendo ben dodicimila e trecento nemici, non ne trovò se non due soli feriti nel dorso , e gli altri tutti periti erano tenendosi fermi , e valorosamente combattendo contro i Romani. Ritirandosi Spartaco , dopo questa sconfitta, verso i monti Petelini , Quinto, un de...
Pagina 13 - Beati. In esse non piove se non rare volte e moderatamente, e per lo più vi spirano venti molli e rugiadosi, che impinguano il terreno e non solamente buono il rendono e acconcio all'arare e al piantare, ma di più vi producono frutta spontanee, ben sofficienti, per la quantità e per la loro dolcezza, ad alimentar senza fatica e senza briga veruna un popolo ozioso. Vi ha in quest' isole un' aria sempre gioconda per la temperie delle stagioni e per la moderazione de
Pagina 185 - ... aveva di lui. Dicono che questa Flora talmente in fiore e d' ogni intorno celebrata era, che, ornando Cecilie Metello con istatue e con dipinture il tempio di Castoro e Polluce, vi appese ben anche il ritratto di lei in grazia della sua bellezza. Pompeo poi anche verso la moglie di Demetrio, liberto suo, il quale molto poteva appo lui e lasciò morendo una facoltà di quattromila talenti, si portava con un tratto non punto benigno e cortese contro la propria iua indole, temendo la di lei beltà...
Pagina 268 - ... a far una muraglia a traverso dell'Istmo, togliendo così ad un tempo stesso l'ozio a' soldati suoi ed a' nemici la comodità delle vittuaglie. Grande era il lavoro e difficile: pur, fuori della comune opinione, il trasse a fine in hreve spazio di tempo, scavando una fossa, per quel rilievo dall...