Il movimento sociale nell'Opera dei congressi (1874-1904): contributo per la storia del cattolicesimo sociale in Italia

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Pontificia Univ. Gregoriana, 1958 - 792 pagine
Non e soltanto d'oggi la tendenza tra gli storici, a soffermarsi sulle origini del cattolicesimo sociale, tanto e appassionante per lo studioso l'incontro che avviene tra i piu alti valori umani, che sono i valori religiosi ed uno dei fondamentali problemi dell'ultimo secolo, quello della proletarizzazione del lavoratore dell'industria o nell'agricoltura. Proletarizzazione che fu la conseguenza del progresso tecnico e insieme della concentrazione delle fabbriche capitalistiche, o della concentrazione della proprieta terriera con assenteismo dei proprietari, spesso dell'agglomeramento delle masse operaie nelle citta, e in ogni caso di un abbassamento del livello sociale degli operai, salari di fame, vita miserabile per la durata e le condizioni di lavoro, per il vitto, l'abitazione, il vestire e per la formazione intellettuale e spirituale; poi l'operaio viene privato anche di questa formazione che da il dominio sulla materia nel lavoro manuale, qualora l'uomo vi senta impegnata la propria responsabilita, la propria personalita e che non conosce affatto quel lavoro impersonale, estraneo alla propria esperienza. Un esiguo numero di cristiani appaiono un po dovunque, tormentati dalle parole di Cristo: evangelizzare pauperibus misit me (Luca 4,18). Essi tentarono di risollevare le condizioni fisiche e morali inumane, disastrose per il materialismo e per inesperienza. L'autore si propone principalmente di conoscere lo sviluppo progressivo dell'idea cattolica sociale in seno alla II sezione dell'Opera dei Congressi, presa di coscienza del problema e sforzi realizzatori e insieme di misurare l'estendersi dell'attivita sociale cattolica nel corso del periodo considerato e le forme che essa ha assunto nelle diverse regioni d'Italia.

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