Immagini della pagina
PDF
ePub

tro arme del senato e popolo romano. Entro questa vasca sono poste due tazze di travertino co❜loro piedi, l'una situata sull'altra: dall'ultima, più eminente, esce il gitto. dell'acqua, che ricade in essa, e si riversa poi nella seconda più bassa, da cui per la bocca di quattro teste leonine piove nella vasca detta di sopra.

Dalla parte orientale ha la fontana un piccolo abbeveratoio, nel quale sgorga l'acqua per tre monti, che formano porzione dello stemma gentilizio di Sisto V. Dal canto opposto, di rimpetto al fianco della chiesa, esiste nella vasca ottagona un distico fattovi scolpire dal Senato e Popolo romano, allusivo ai ristauri procurati alla fonte da Innocenzo X., ma il tempo e l'acqua hanno così malconcio il marmo che i versi non sono ormai più leggibili.

FONTANA IN PIAZZA DI S. GIOVANNI IN LATERANO. Essa appartiene al rione I., Monti, e fu fatta edificare da Sisto V. con disegno di Domenico Fontana. Rimane proprio dinnanzi all'obelisco eretto di faccia al prospetto minore della basilica, e vi si scorge, oltre parecchi ornamenti, la statua marmorea di s. Giovanni Evangelista, scultura non cattiva di Taddeo Landini, di cui pure son opere l'aquila ed i delfini sgorganti acqua; cose tutte guaste orribilmente dal tempo. Vedi il Cassio, op. cit. tom. 1. par. I. num, XXXVI. pag. 337.

FONTANA IN PIAZZA DI S. MARIA MAGGIORE. (Del rione I., Monti.) Sulla piazza della nominata basilica, incontro alla facciata principale, rimane la nominata fontana, congiunta alla colonna su cui è la statua di bronzo di Maria Vergine. Essa elevasi sopra quattro gradini e viene formata da una vasca oblunga centinata di travertino, avente ne'lati maggiori due piccole tazze con gitto d'acqua per comodo del popolo. Nel

centro della vasca sorge sul suo piede una tazza rotonda, di mezzo a cui sgorga in alto uno zampillo che in essa ricade, e per otto fistole si diffonde poi nella sottoposta vasca. Architetto della fontana della quale si parla fu Carlo Maderno, che la costrusse d'ordine del munificentissimo Paolo V. di casa Borghese. Vedi il Cassio, op. cit., tom. 1. par. I. num. XXXVIII. p. 347. Fin qui delle fontane dell'acqua Felice, che per avere una qualche decorazione meritavano d'essere descritte, lasciando di far parola delle moltissime altre erette a solo comodo de'cittadini; ora verremo a trattare delle fontane nudrite dall'acqua Paola, cominciando dalla

FONTANA DI S. PIETRO MONTORIO. (Del rione XIII., Trastevere). È questa la mostra principale dell'acqua Paola, ossia Trajana, e rimane sulla vetta del Gianicolo, dietro la chiesa e convento di s. Pietro in Montorio, da cui prende la denominazione.

La suddetta amplissima fontana fu fatta erigere da Paolo V. con architettura di Giovanni Fontana e di Carlo Maderno (Baglioni, vite de'pittori, scultori ed architetti etc. pagg. 131, e 307). Il magnifico prospetto di essa è tutto di pietra tiburtina con un ornamento di sei colonne joniche sopralte basi, quattro delle quali sono di granito rosso e due di bigio, e tutte insieme sorreggono un architrave con suoi membri d' intaglio, nel cui fregio si legge a grandi lettere: ANNO. DOмINI, MDCXII. PONTIFICATVS. SVI. SEPTIMO: colle quali parcle si allude al tempo in che l'opera venne eseguita. Per di sopra all'architrave s'innalza un attico avente all'estremità due draghi, parte dello stemma di Paolo V, e nel mezzo uno specchio con cornice sostenuta da due pierritti, ove è posta l'iscrizione seguente:

[graphic]

FONTANA DELL'ACQUA PAOLA

PAVLVS. QVINTVS. PONTIFEX. MAXIMVS AQVAM. IN. AGRO. BRACCIANENSI SALVBERRIMIS. E. FONTIBVS. COLLECTAM VETERIBVS.ACQVAE.ALSIETINAE.DVCTIBVS.RESTITVTIS NOVISQVE. ADDITIS

XXXV. AB. MILLIARIO. DVXIT

Sulla cornice dell'attico si eleva una nicchia in arro, ornata ne'fianchi con cartocci ed aquile: la detta nicchia arcuata contiene l'arme del pontefice retta da due geni alati, e viene sormontata da una croce posta tra due fanali.

Nei vani che ricorrono fra le sei colonne apronsi cinque nicchie sfondate, tre maggiori nel mezzo, due minore dai canti: in fondo alle prime sono tre vani, rispondenti ad un orto amenissimo, e per di sotto sgorgan l'acque in grosso volume, cadendo con istrepi. to in tre conche sottoposte, da dove poi con rumore sempre crescente si precipitano nell'immensa vasca di marmo bianco che dà finimento alla fontana, e che fu costruita co'marmi del Foro di Nerva (Vedi l'Eschinar. Agr. Rom. p. 1. car. 18). Le nicchie minori laterali contengono due draghi dalla cui bocca esce l'acqua con prodigiosa veemenza e si versa nella gran vasca.

Alessandro VIII., Ottobuoni, nel 1691, volendo perfezionare l'opera maravigliosa di Paolo V., non solo fece purgare il condotto aggiungendovi nuove acque, ma per accrescere magnificenza alla mostra principale del Gianicolo, dilatò l'ampia conca in cui quelle sboccano; ingrandi l'area innanzi ad essa, che stava sull'orlo del precipitoso monte, assicurandone il ripido declivio con un parapetto di gagliardo muro. Egli spese in sì fatti lavori cinque mila e ducento scudi d'oro (P. Bonan. Nu

« IndietroContinua »