Opere, Volume 8Società tip. de' classici italiani, 1811 |
Parole e frasi comuni
abbia Accademia Accademia della Crusca acciocchè alcune Ambrogiana amico anco Antonio Arezzo Artimino bacio umilmente Battista bontà buon cagione Canzone caro certo comandamenti congiuntura consaputo cordialmente Corte costi cotesta credo desiderio dico Dio benedetto dire Ditirambo divotissima riverenza Dottor Eccellenza Eminenza faccio profondissimo inchino fagotto fare farmi favore Firenze fo divotissima fo umilissima riverenza Francesco Redi gallozzole Gennajo gentilezza gentilissima Gesuita giorno grazia Iddio intorno l'ho l'onore lettera di V. S. lettere libro Livorno lozzole mando Marchese mattina MEDESIMO Medici mente nenza nuovo obbligazioni onore ossequio Padre Padrone piace piglia Pisa possa prego Principe quod rallegro riverentissimo sanità sarà scritto scrive sentire Sereniss Serenissima Granduchessa Serenissima Signora Serenissimo Gran Serenissimo Granduca servire servitore sieno Signore sima somma Sonetti spero stima strissima tissima Toscana trovo V. A. Serenissima V. S. Illu V. S. Illustris V. S. Illustrissima vedere veruna Vincenzio da Filicaja voglia voluto zione
Brani popolari
Pagina 331 - Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d...
Pagina 395 - Non v'accorgete voi, che noi siam vermi Nati a formar l'angelica farfalla, Che vola alla giustizia senza schermi ? Di che l'animo vostro in alto galla?
Pagina 254 - ... di Dio, che lo pigliasse, ma sempre in vano: onde scappatami la pazienza , e scatenatesi le furie dell'animo mio biliosissimo, detti di mano ad un pezzo di bastone, e lo minacciai fieramente di rompergli la testa a furia di bastonate. Gran virtù . di questo nuovo medicamento! Ingozzò subito il beverone, il quale fece subito l'effetto, che «fovea fare, e rimase sano, e liberato per virtù del legnoso rimedio : or dica il Sig.
Pagina 282 - Assia-Cassel pubblicò quattro grossi volumi sopra questa Principessa sotto il titolo di Memorie; e il Sig. Lacombe nel iy6a ne puhilice in I2.
Pagina 354 - Io voglio immaginarmi , cbe egli lo abbia tcritfo o per trascorso di penna, • o. per isbaglio , o per iscambio , o per una sbadata inavvertenza , non potendo io, né volendo mai credere, che lo abbia fatto per malizia , o per voler fare una apparente mostra, e jattanza, che egli costì io Arezzo fa gran cose, e molto maggiori Je fa-r rebbe , se non fosse impedito da me , e da...
Pagina 320 - nato tra le balze della Dania e della Norvegia, « e porta seco tutto quello che di più galante e « più gentile poteva mai trovarsi in quel remo...
Pagina 319 - Italiani 1811, p. 321 e sgg.): «viene a vedere la gentilissima città di Lucca un uomo nato tra le balze della Dania, e della Norvegia, e porta seco tutto quello che di più galante, e di...
Pagina 128 - Fuor di burle bisogna procurar di guarirne prima che vengano daddovero i freddi , i quali serrando i pori della pelle, ed impedendo la traspirazione, fanno maggiormente crescere il bollore interno di tutti quei fluidi, che. con perpetuo moto corrono e ricorrono per i canali del corpo umano; perché in fine in fyw la rogna non è altro , che un bollimento di essi fluidi, e con tal bollimento essi rigonfiano , e versano fuor de' canali per quelle loro bocchette, le quali per lotpiù metton capo alla...
Pagina 202 - ... penuria soccorrerla ; ma più di cuore ho riso a conto del tabacco, perché il Medico è imbrattato della medesima pece , e quel che più importa , lo seiagtt* rato, non ha né tanta forza, uè tanto giùdizio dt» sapersi liberare da questo lordume ; qui mi sembra che.auqo V.
Pagina 405 - Iti poca ed afflitta mia sanità , nella quale presentemente mi trovo , mi hanno costretto non solamente a tralasciare il fare il Medico, ma ancora a tralasciare tutti questi studj a