Uomini e bestie: novelleL. Battistelli, 1920 - 161 pagine |
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Pagina 109
... zitto ! Di certo avevano ucciso anche lui ! Questo silenzio an- goscioso durò una diecina di minuti . Io , col fucile in una mano , la candela nell'altra , in mutande , fremevo dall'impazienza di misurarmi cogli assassini . .. E chiamai ...
... zitto ! Di certo avevano ucciso anche lui ! Questo silenzio an- goscioso durò una diecina di minuti . Io , col fucile in una mano , la candela nell'altra , in mutande , fremevo dall'impazienza di misurarmi cogli assassini . .. E chiamai ...
Pagina 110
... zitto , sa ? Lei bisogna che mi con- fessi e subito anche ; se no , fo qualche pazzia .... Mi dica , lei , può rifiutare in coscienza questo favore a un cristiano ? - 1- 7 Ma che lavoro è questo ? " E intanto Gigi , si inginocchiava ...
... zitto , sa ? Lei bisogna che mi con- fessi e subito anche ; se no , fo qualche pazzia .... Mi dica , lei , può rifiutare in coscienza questo favore a un cristiano ? - 1- 7 Ma che lavoro è questo ? " E intanto Gigi , si inginocchiava ...
Pagina 122
... zitto zitto scioglieva l'ormeg- gio , issava la vela , prendeva il timone e si abbandonava alla corrente drizzando la prora verso il gran promontorio d'argento che scin- tillava nell'ombra interrotto da insenature pro- fonde che gli ...
... zitto zitto scioglieva l'ormeg- gio , issava la vela , prendeva il timone e si abbandonava alla corrente drizzando la prora verso il gran promontorio d'argento che scin- tillava nell'ombra interrotto da insenature pro- fonde che gli ...
Pagina 146
... zitto , come al solito , poi balbettò delle frasi tronche , brontolò fra i denti delle parole incomprensibili , e tutto fini come certi uragani di Luglio che si pre- parano con ammassi spettacolosi di nuvole e di- leguano in pochi ...
... zitto , come al solito , poi balbettò delle frasi tronche , brontolò fra i denti delle parole incomprensibili , e tutto fini come certi uragani di Luglio che si pre- parano con ammassi spettacolosi di nuvole e di- leguano in pochi ...
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Parole e frasi comuni
affare d'oro allora ammazzato arrivati avete babbo barca barroccio Beppino bestia Bètta bianca bocca bosco bracconiere bracconieri brigadiere buttato c'era caccia CACCIA GROSSA cacciatori cagna cammina cane cantuccio capo carabinieri casa cascare chè cielo Clementina colla cominciò contadini crollavano DELFINI dice dietro Don Ambrogio donna dormire dottore mio bello Emilio enorme esclamò faceva falcone fece FERDINANDO PAOLIERI figliolo finestra Foffo foròne fucile Fuggite gallina gatto gevano Gigi glielo gran guardando Guglielmo invece l'ho Lampino lepre letto levar Liduina luna lungo lupo macchia mangiare mani medico mezzo Mugherini nero notte nuvole occhi ontani pareva passare Pavesi pesci petto piglia pini pipa porta povera preso prete pugni Re Magi Rosso s'era sacramento saltò sassi Schianta-catene SCIOFFE sento sergente siete signor dottore Signor pievano sor Giuseppe stanotte stra strada Strada in Chianti Tappo tirare trovato UOMINI E BESTIE uomo Valdarno vecchio vede vento vino zanzara zanzare zitto
Brani popolari
Pagina 66 - ... rami e da' fuscelli, fremeva nelle frasche, pispigliava sulle cime e s'involava nel sole. La lupa madre, robusta, elegante, col pelame ravviato per numerose mangiate di polli strappati alle volpi, di lepri giovani e di caprioletti inesperti, insegnava ai giovanissimi figli a cercarsi il cibo a una distanza di almeno sei miglia per non tradire...
Pagina 66 - Si era sul finire di primavera; la neve si scioglieva chiacchierando nei ruscelli e disammantava i clivi che scuoprivano le prode tutte verdi d'erba novellina; un profumo acre si levava dal terreno dove pareva che il marciume delle barbe e delle ramaglie morte rivivesse d'una vita misteriosa, formicolante e larga, che pigliava tutta la selva, s'insinuava nei cium, nei talli, nelle macchie, saliva lungo gli alberi sotto le corteccie madide, stillava in lacrime da' rami e da' fuscelli, fremeva nelle...
Pagina 28 - Via via che ci si avvicinava all'estremo limite della foresta le voci si facevano più sommesse, i passi più cauti: si camminava dissimulati nell'ombra delle piante, appoggiandoci col calcio dei fucili alle anfrattuosità del terreno che variava aspetto per le bizzarre strisce lunari, soffermandoci ogni momento a scrutare intorno : finchè arrivati al posto, ci si fermò uno dietro l'altro, quasi timorosi d' inoltrare traverso il vivo lembo di luce che la viottola illuminata metteva fra il bosco...
Pagina 29 - Nella enorme pace notturna il oielo si stendeva come un gran manto di velluto azzurro con quella lontana e fioca lampada silenziosa nel mezzo, da cui piovevano morbidi raggi di latte e, soli, dall'ombre verdi emergevano i profili velati dei monti assorti in una -nebbiolina d'argento...
Pagina 67 - ... segreto del covile, a mantener la parola ea dare aiuto agli altri lupi, a riconoscer le armi da fuoco dalle falci, o dalle vanghe, a non lasciarsi sedurre da agnelli o da quarti di carne fresca posti troppo vicini all'abitato, a dare il cambio, l...
Pagina 28 - Cantavano i grilli e splendeva la luna sulle ondulazioni della campagna dormente, mentre si scendeva in fila indiana per il sentiero scosceso parallelo alla boscaglia.* Il brigadiere apriva la marcia, l'altro milite la chiudeva.