Cronica di Giovanni Villani: a miglior lezione ridotta coll'ajuto de'testi a penna, Volumi 4-6

Copertina anteriore
Celli e Ronchi, 1832
 

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 293 - Ne' detti tempi avea in Firenze da trecento cavalieri di corredo e molte brigate di cavalieri e di donzelli, che sera e mattina metteano tavola con molti uomini di corte, donando per le pasque molte robe vaie: onde di Lombardia e di tutta Italia...
Pagina 464 - Tesoro, e più altri libri in filosofia, e de' vizi e di virtù, e fu dittatore del nostro comune. Fu mondano uomo, ma di lui avemo fatta menzione, perocch'egli fu cominciatore e maestro in digrossare i Fiorentini, e farli scorti in bene parlare, e in sapere guidare e reggere la nostra repubblica secondo la politica (Vili 10).
Pagina 154 - ... religioso, e cattolico, aspro in giustizia, e di feroce riguardo, grande di persona e nerboruto, di colore ulivigno, e con grande naso , e parea bene maestà reale più ch...
Pagina 447 - Firenze , e ebb;i poi molte e diverse sequele in male e in bene del nostro comune, come innanzi per gli tempi faremo menzione. E questa novità e cominciamento di popolo, non sarebbe venuta fatta a' popolani per la potenzia de' grandi , se non fosse che in que...
Pagina 292 - Giugtìo>' per la festa di san Giovanni, essendo la città di Firenze in felice e buono stato di riposo , e tranquillo e pacifico stato, e utile per li mercatanti e artefici, e massimamente per gli guelfi che signoreggiavano la terra, si fece nella contrada di santa Felicita oltrarno, onde furono capo e cominciatori quegli della casa de...
Pagina 175 - Benivento fu seppellito, e sopra la sua fossa per ciascuno dell' oste gittata una pietra, onde si fece grande mora1 di sassi. Ma per alcuni si disse, che poi, per mandato del papa, il vescovo di Cosenza il trasse di quella sepultura, e mandollo fuori del Regno, eh' era terra di Chiesa, e fu sepolto lungo il fiume del Verde a' confini del Regno e di Campagna ; questo però non affermiamo.
Pagina 461 - Pazzi) e tutti i suoi beni disfatti , e certi altri popolani accusati con lui ; onde di lui fu grande danno alla nostra cittade, e massimamente al popolo , perocch' egli era il più leale e diritto popolano e amatore del bene comune che uomo di Firenze, e quegli che mettea in comune e non ne traeva . Era presuntuoso e volea le sue vendette fare, e fecene alcuna con tra gli Abati suoi vicini , col braccio del comune , e forse per gli detti peccati fu per le sue medesime leggi fatte , a torto e sanza...
Pagina 464 - E fu quegli che spuose la Rettorica di Tullio, e fece il buono e utile libro detto Tesoro, e il Tesoretto, e la chiave del Tesoro, e più altri libri in filosofia, e de' vizi e di virtù, e fu dittatore del nostro comune.
Pagina 29 - E trovandomi io in quello benedetto pellegrinaggio nella santa città di Roma, veggendo le grandi e antiche cose di quella, e leggendo le storie e
Pagina 177 - ... gonfaloni delle compagnie, col popolo armato e le masnade a cavallo a grido di popolo per venire alle case dove abitava messer Corso da san Piero Maggiore , per fare l'esecuzione.

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