Opere, Volume 3

Copertina anteriore
 

Pagine selezionate

Altre edizioni - Visualizza tutto

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 249 - Li rami schianta, abbatte e porta fori, Dinanzi polveroso va superbo, E fa fuggir le fiere e li pastori.
Pagina 238 - Io mi son un che quando Amore spira noto, ed a quel modo Ch'ei detta dentro, vo significando.
Pagina 240 - E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sae veracemente. Sì che, se piacere sarà di colui a cui tutte le cose vivono, che la mia vita duri per alquanti anni, io spero di dicer di lei quello che mai non fue detto d'alcuna.
Pagina 253 - Non è l' affezion mia tanto profonda , Che basti a render voi grazia per grazia , Ma quei che vede e puote, a ciò risponda. 58 Io veggo ben che giammai non si sazia Nostro intelletto, se il ver non lo illustra, Di fuor dal qual nessun vero si spazia, Posasi in esso, come fèra in lustra, Tosto che giunto l'ha: e giugner puollo; Se non, ciascun disio sarebbe frustra.
Pagina 249 - Ma poi che fui al piè d' un colle giunto, là dove terminava quella valle, che m' avea di paura il cor compunto, guardai in alto, e vidi le sue spalle vestite già de' raggi del pianeta, che mena dritto altrui per ogni calle.
Pagina 195 - La vostra nominanza è color d'erba, Che viene e va, e quei la discolora, Per cui ell'esce della terra acerba. Ed io a lui : Lo tuo ver dir m'incuora ' Buona umiltà, e gran tumor m'appiani: Ma chi è quei di cui tu parlavi ora ? Quegli è, rispose, Provenzan Salvani ; Ed è qui, perchè fu presuntuoso A recar Siena tutta alle sue mani.
Pagina 104 - Questo mio Volgare fu congiugnitore delli miei generanti, che con esso parlavano, siccome il fuoco è disponitore del ferro al fabbro che fa il coltello : per che manifesto è lui essere concorso alla mia generazione, e così essere alcuna cagione del mio essere. Ancora questo mio Volgare fu introducitore di me nella via di scienza, ch'è ultima perfezione, in quanto con esso io entrai nello Latino, e con esso mi fu mostrato...
Pagina 125 - Or ogni parola, oltre il suo significato primitivo e principale, ha in ogni lingua molte minime idee accessorie e concomitanti, che danno sempre più movimento e più tinte al significato primitivo. I sostantivi hanno minor numero di queste idee secondarie; i verbi ne hanno sempre di più; e più ancora le particelle; e basta che chiunque scrive consideri i diversi accidenti della particella ma : negli epiteti poi le idee minime ed accessorie sono infinite, frattanto le idee concomitanti delle lingue...
Pagina 240 - Appresso a questo sonetto apparve a me una mirabil visione, nella quale vidi cose, che mi fecero proporre di non dir più di questa Benedetta, infino a tanto che io non potessi più degnamente trattare di lei. E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sa veracemente.
Pagina 321 - La gloria di colui che tutto move per l'universo penetra e risplende in una parte più e meno altrove. Nel ciel che più de la sua luce prende fu...

Informazioni bibliografiche