La commedia: Discorso sul testo e su le opinioni diverse prevalenti intorno alla storia e alla emendazione critica della Commedia di DanteTip. economica, 1852 |
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Pagina 56
... Verona ( 2 ) . » Or quell'anno trentacinquesimo di Dante spetta al 1500 , anno del Giubileo , quand ' ei finse di avere viaggiato nei mondi de ' morti . Certo ei n'avea trentasette allorchè i Fio- rentini nel 1502 lo mandarono a ...
... Verona ( 2 ) . » Or quell'anno trentacinquesimo di Dante spetta al 1500 , anno del Giubileo , quand ' ei finse di avere viaggiato nei mondi de ' morti . Certo ei n'avea trentasette allorchè i Fio- rentini nel 1502 lo mandarono a ...
Pagina 58
... Verona , ei nel principio del suo poema non poteva di certo alludere a Cane ( 1 ) . A raffer- mare queste sue nuove date , il dottissimo Inglese escludendo , forse a ragione , l'autorità di alcuni scrit- tori moderni , s ' attiene a ...
... Verona , ei nel principio del suo poema non poteva di certo alludere a Cane ( 1 ) . A raffer- mare queste sue nuove date , il dottissimo Inglese escludendo , forse a ragione , l'autorità di alcuni scrit- tori moderni , s ' attiene a ...
Pagina 60
... Verona . Or un accademico della Crusca , grammatico insieme e geometra , dettò una lezione a fine Che la Sfinge Dantesca parli in conve- nevol maniera ( 1 ) . E procedendo per anni e mesi e giorni con gli annali , alla mano , argomenta ...
... Verona . Or un accademico della Crusca , grammatico insieme e geometra , dettò una lezione a fine Che la Sfinge Dantesca parli in conve- nevol maniera ( 1 ) . E procedendo per anni e mesi e giorni con gli annali , alla mano , argomenta ...
Pagina 87
... Verona ; vedi la lettera con cui esso Dante dedica a Can Grande questa sua terza cantica ( 2 ) .— Ma quant ' era applaudito un poema tutto in vituperio de ' suoi concittadini , tanto meno l'autore doveva aspettarsi indulgenza : e a ...
... Verona ; vedi la lettera con cui esso Dante dedica a Can Grande questa sua terza cantica ( 2 ) .— Ma quant ' era applaudito un poema tutto in vituperio de ' suoi concittadini , tanto meno l'autore doveva aspettarsi indulgenza : e a ...
Pagina 115
... Verona non cominciò ad essere sperata da'ghibellini , nè temuta da ' guelfi in Italia , se non dopo le sue vittorie verso la fine dell'anno 1318. Poi dov ' anche al poeta fosse toccato il tristo privilegio di lunghis- sima vita , ei non ...
... Verona non cominciò ad essere sperata da'ghibellini , nè temuta da ' guelfi in Italia , se non dopo le sue vittorie verso la fine dell'anno 1318. Poi dov ' anche al poeta fosse toccato il tristo privilegio di lunghis- sima vita , ei non ...
Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 84 - la rogna. Che se la voce tua sarà molesta, Nel primo gusto, vital nutrimento Lascierà poi, quando sarà digesta. Questo tuo grido farà come vento, Che le più alte cime più percuote: E ciò non fia d'onor poco argomento. Non per tanto chi più guarda a questo e ad altri luoghi non molto dissimili
Pagina 207 - contro a mia voglia la piaga della fortuna, che suole ingiustamente al piagato molte volte essere imputata. Veramente io sono stato legno senza vela, e senza governo, portato a diversi porti, e foci, e liti dal vento secco, che vapora la dolorosa povertà; e sono apparito agli occhi a molti, che forse, per alcuna fama, in altra forma m'avevano immaginato
Pagina 397 - Or ne' versi della lezione perplessa, Virgilio racconta come Beatrice scese dal cielo a chiamarlo: O Anima cortese mantovana Di cui la fama ancor nel mondo dura. Tanto più dunque parmi evidente che per cortesia, ella dovesse anche dirgli E durerà quanto il MOTO lontana, da che "parlava all'autore della descrizione: IT Fama per urbeis — MOBILITATE
Pagina 180 - piangerà quel monistero, E tristo fia d'avervi avuta possa; Perché suo figlio mal del corpo intero, E della mente peggio, e che mal nacque , Ha posto in luogo di suo pastor vero. Io non so se più disse, o s'ei si tacque Tanto era già di là da noi trascorso; Ma questo intesi e ritener mi piacque
Pagina 44 - Veramente io sono stato legno senza vela e senza governo, portato a diversi porti e foci e lidi — per le parti quasi tutte dove questa lingua si stende, peregrino sono andato. (2) »•'•>— ' Ma i tempi de' suoi tristi pellegrinaggi sono incertissimi, e gli bastò dire ch'ei scriveva ramingo. Se non che la vanità provinciale
Pagina 278 - Da me non vegno. Colui, che attende là, per qui mi mena, Forse cui Guido vostro ebbe a disdegno. Le sue parole, e il modo della pena M'avevan di costui già letto il nome: Però fu la risposta così piena.
Pagina 320 - io studio quant'io posso, siccom'ella sa veracemente. Sicché, se piacere sarà di Colui, a cui tutte le cose vivono, che la mia vita per alquanti anni perseveri, spero di dire di lei quello, che mai non fu detto d'alcuna
Pagina 326 - ei caratteri d'individui famosi, benché alterati dalla tradizione, erano non per tanto notissimi. E che non si sarebbero indotti ad avere per santa un'adultera d'infame celebrità, pare che il poeta se n'accorgesse da che le fa dire — Ma lietamente a me medesma indulgo La cagion di mia sorte, e non mi noia: Che forse parria forte al vostro vulgo.
Pagina 361 - né a Virgilio, bensì ad avviso ispirato dalla Provvidenza a illuminare i mortali — Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro, e sé non giova; Ma dopo se fa le persone dotte (2).
Pagina 369 - ea me basta, tanto più quanto scopresi traduzione de' versi Nel mezzo del cammin di nostra vita Mi ritrovai per una selva oscura, Chè la diritta via era smarrita.