Letteratura e filosofiaStamperia Ferrante, 1872 - 154 pagine |
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Pagina xviii
... vede Castruccio . E Dante dice : quel da Tiro è morso , Mostrando Manoello in breve sdruccio , E l ' uom , che innestò 1 persico nel torso . L'illustrazione che il Prof. Ciampi a tal Sonetto dar volle nella congettura , ch ' ei ne ...
... vede Castruccio . E Dante dice : quel da Tiro è morso , Mostrando Manoello in breve sdruccio , E l ' uom , che innestò 1 persico nel torso . L'illustrazione che il Prof. Ciampi a tal Sonetto dar volle nella congettura , ch ' ei ne ...
Pagina xxix
... vedere bentosto onorificamente occupato il nostro Bosone nella luminosa carica di Potestà in Arezzo , ch ' esercitò egli dal 13 settembre 1316. Passò indi a reggere , rivestito di simile ca- rica nel seguente anno 1317 , la Comune di Vi ...
... vedere bentosto onorificamente occupato il nostro Bosone nella luminosa carica di Potestà in Arezzo , ch ' esercitò egli dal 13 settembre 1316. Passò indi a reggere , rivestito di simile ca- rica nel seguente anno 1317 , la Comune di Vi ...
Pagina xliv
... vede , E no sa mai che mesura se sia . Amor è una pura signoria , Che sol si ferma in voler ciò che chiede : Amor fa come pianto che provede , E sempre retrase per ogni via . Amor no lassò mai per Pater nostri , Nè per incanto suo ...
... vede , E no sa mai che mesura se sia . Amor è una pura signoria , Che sol si ferma in voler ciò che chiede : Amor fa come pianto che provede , E sempre retrase per ogni via . Amor no lassò mai per Pater nostri , Nè per incanto suo ...
Pagina lviii
... vede , che già siamo per man- care , così per semplice liberalità sua ci soccorre con quella grazia , da Dante simboleggiata nell'aquila , ch'è preveniente , dalla quale con- fortati siamo , e preservati dalla colpa cui tendevamo , o ...
... vede , che già siamo per man- care , così per semplice liberalità sua ci soccorre con quella grazia , da Dante simboleggiata nell'aquila , ch'è preveniente , dalla quale con- fortati siamo , e preservati dalla colpa cui tendevamo , o ...
Pagina lxii
... vede chiaro com'i pentuti stano , E purgasi ciascun del suo mal fare , E per lo suo contrario la pena àno ( 2 ) . Ma perchè io voglio alquanto dimostrare Una bella figura che vi mette ; Ricolgan gli uditori il mio parlare . E perchè ...
... vede chiaro com'i pentuti stano , E purgasi ciascun del suo mal fare , E per lo suo contrario la pena àno ( 2 ) . Ma perchè io voglio alquanto dimostrare Una bella figura che vi mette ; Ricolgan gli uditori il mio parlare . E perchè ...
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Parole e frasi comuni
adunque alcun Alighieri allor Amor antichi Aristotile avea Bacco Bosone Bosone da Gubbio canto capitolo Cass ch'è Chè chiama chiaro Ciel Cino circolo codice colle crede Dante DANTE ALIGHIERI detto dice diletto Divina Commedia dolce dotti duolo essendo Eunoè fede figlio Figliuol Filosofia forza furono Giove Giudeo gloria gran Greci Gubbio Idem Imen Imperciocchè Inferno JACOPO ALIGHIERI l'uomo Latini legge lingua lume Manuel medesimo mente Messer Bosone mondo morale morte mostra natura nome nomina ognor omai onore Padre parla dal principio peccati pena Penteo perciocchè Platone poesie poeta politica celebrità poscia pria profferimento Purg Purgatorio Quinto Smirneo quod Raffaelli ragione rima Santo secolo segue sentimento siffatto sino sommo Sonetto stima suono Tebe temperamenti terzo Tetragrammaton Tindaro tratta uomo VARIANTI E COMENTO varie vede Velio Longo Vendel VENDELINO venne verso Dio Virgilio virtù vizio Zudeo
Brani popolari
Pagina 84 - Dicam equidem, nec te suspensum, nate, tenebo' suscipit Anchises, atque ordine singula pandit. ' Principio caelum ac terras camposque liquentis lucentemque globum Lunae Titaniaque astra 725 spiritus intus alit, totamque infusa per artus mens agitat molem et magno se corpore miscet. inde hominum pecudumque genus, vitaeque volantum, et quae marmoreo fert monstra sub aequore pontus. igneus est ollis vigor et caelestis origo...
Pagina lxx - O somma luce, che tanto ti lievi Da' concetti mortali , alla mia mente Ripresta un poco di quel che parevi; E fa la lingua mia tanto possente, Ch' una favilla sol della tua gloria Possa lasciare alla futura gente; Chè, per tornare alquanto a mia memoria.
Pagina lvii - Venne una donna, e disse: io son Lucia: Lasciatemi pigliar costui che dorme: Sì l'agevolerò per la sua via.
Pagina 116 - Vos, o clarissima mundi Lumina, labentem coelo quae ducitis annum; Liber et alma Ceres, vestro si munere tellus Chaoniam pingui glandem mutavit arista, Poculaque inventis Acheloia miscuit uvis; Et vos, agrestum praesentia numina, Fauni, Ferte simul Faunique pedem Dryadesque puellae: Munera vestra cano.
Pagina 123 - Opera naturale è ch' uom favella; Ma così o così , natura lascia Poi fare a voi secondo che v* abbella.
Pagina lxx - In me, guardando, una sola parvenza, Mutandom' io, a me si travagliava. Nella profonda e chiara sussistenza Dell...
Pagina lxii - Io son — cantava — io son dolce sirena, che i marinari in mezzo al mar dismago, tanto son di piacere a sentir piena. Io volsi Ulisse dal suo cammin vago al canto mio ; e qual meco s...
Pagina lxiv - Quel dolce pome, che per tanti rami Cercando va la cura de' mortali, Oggi porrà in pace le tue fami: Virgilio inverso me queste cotali Parole usò, e mai non furo strenne Che fosser di piacere a queste iguali.
Pagina lvi - Fra me pensava : forse questa fiede Pur qui per uso, e forse d' altro loco Disdegna di portarne suso in piede. Poi mi parea che più rotata un poco Terribil come folgor discendesse E me rapisse suso infino al foco.
Pagina lxxvii - Il perso è un colore misto di purpureo e di nero, ma vince il nero, e da lui si denomina...