Cavallo e cavaliere: l'armatura come seconda pelle del gentiluomo moderno

Copertina anteriore
Donzelli Editore, 2003 - 243 pagine
Nella piena metà del Cinquecento un sovrano intento a celebrare i suoi fasti, il re di Svezia Erik XIV, commissiona all'orefice di Anversa Eliseus Libaerts un'armatura da parata destinata a rimanere tra le più belle mai realizzate: un finissimo cesello ricopre la barda del cavallo con tredici medaglioni che narrano storie di Ercole (equivalente topico del buon principe), e la corazza del cavaliere con otto medaglioni di storie di Troia e altro materiale eroico. Con l'aiuto di un ricco corredo di immagini, Amedeo Quondam ripercorre in questo libro la storia e l'iconografia di quell'armatura, uno dei "pezzi" più importanti del Rinascimento europeo.

Dall'interno del libro

Sommario

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Sezione 2
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Sezione 3
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Sezione 4
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Sezione 5
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Sezione 6
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Sezione 7
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Sezione 8
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Sezione 10
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Sezione 11
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Sezione 12
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Sezione 13
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Sezione 15
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Sezione 16
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Sezione 9
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