I paradisi artificialiBur, 31 mag 2011 - 208 pagine Dalla penna del poeta dei Fiori del male nasce, nel 1860, questo testo sui paradisi creati dall'assunzione di droghe, in cui, nella seconda parte, l'autore riprende e traspone le opere di Thomas De Quincey Confessioni of an English Opium-Eater e Suspiria de profundis. In una prosa musicale e conturbante, Baudelaire studia come l'oppio e l'hascisc finiscano presto per tramutarsi, da rimedi, in affascinanti e tirannici veleni dai portentosi effetti di amplificazione, e apre uno squarcio di inesausta attualità sul giogo della dipendenza, sugli abissi dell'immaginazione, sui materiali dell'inconscio e sul rapporto che corre tra vita reale, voluttà artificiali, creazione e poesia. Libro bizzarro, stravagante, profondo, I paradisi artificiali sono un saggio mirabile e un grande poema in prosa, testimonianza di un'epoca in cui hanno radice molte delle inquietudini e dei turbamenti del nostro tempo. |
Dall'interno del libro
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Sommario
Introduzione | |
Cronologia | |
Bibliografia | |
Nota alla traduzione | |
I Paradisi Artificiali | |
IL poema dellhascisc | |
Un oppiofago | |
Sommario | |
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Parole e frasi comuni
all’inizio all’oppio bambino Baudelaire scrive bella bisogna buio c’era certo cervello Charles Baudelaire cielo cœur mis com’è com’era Confessions conosciuto Crépet cuore d’amore d’opium d’una dell’hascisc dell’oppio dell’uomo dice diventa dolore dose droga Edgar Allan Poe Edgar Poe Fleurs Fusées gioia giorno giovane hascisc immagini inglese intitolato Jeanne l’altro l’anima l’anno l’autore l’espressione l’ha l’hascisc l’ho l’idea l’immaginazione L’opera l’oppio l’oppiofago l’uomo lettera libro Londra malese mente misteriosa mondo morale morte musica naturale notte occhi Œuvres complètes oppio oppiofago Oxford Street Paradis artificiels Paris parlare pensare pensiero persone piccolo poema Pichois poema in prosa poesia poeta profondo quand’era Quincey racconta Revue contemporaine ricordo s’era sarebbe scisc sembra sentimenti Simone Weil sogni sonno sorella spirito spirituale strano Suspiria Suspiria de profundis terribile testo Théodore de Banville Théophile Gautier trova umano un’altra un’opera uomo vede viene pubblicato vino volte zione