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galera. E il Numero ancora di que' forzati | tutti insieme, che servono per un remo METER IN BOVOLO I CONDANAI, Abbrancare i forzati, Unirli insieme.

BOVOLO DE L'AQUA, Vortice; Ritroso; Ritrosa; Mulinello; Ghirigoro, Dicesi dell'acqua de' canali, che aggirandosi torna indietro.

CORNI DEI BOVOLI, V. CORNO e CORNETO. FARSE IN T'UN BOVOLO, Acchiocciotarsi e Accoccolarsi; Farsi un nicchio, vale Raggrupparsi colla persona dormendo.

FATO A BOVOLO, Fatto a spira, a chiocciola, a lumaca, Che si volge ad uso di spira.

BOVOLÒN, 8. m. e per lo più in plur. BoVOLONI, Martinaccio, chiamasi in Toscana la Chiocciola delle maggiori e più grosse che si trov ino.

BOZZA, 8. f. Boccia, Misura di liquidi. Una boccia d'acquavite è del peso di otto libbre.

Bozza De L'OGIO, Oliere.

BOZZA DE L'ASEO, Acetabolo o Aceta

bulo.

BOZZA DA FIORI, Caraffa o Guastada. BOZZA DA ORÈSI, Boccia, Grossa bottiglia di cristallo di forma globosa, che si riempie d'acqua, di cui gli Orefici si servono per tenerla dinanzi la lucerna, e per quindi raccogliere il lume sul pezzo che lavorano.

Bozza che SA DA VIN, Boccia avvinata: siccome Acetata, a Quella dell' aceto.

Bozza, in T. Mar. Bosa, Maniglie di corda fatte nella rilinga per fermarvi una

manovra.

SALMASTRA DE LA Bozza, Colatore, Corda con cui si lega la bosa con la gomena, quando è calata in mare.

BOZZA DE LA GOMENA, Bozza, Grossi pezzi di corda stabiliti in coverta, onde si assicura e si ritiene la gomena allorchè l'ancora è gettata. La corda con cui si lega la bozza con la gomena, chiamasi Colatore, come sopra.

BOZZA SCOMENZADA, Vino abbeverato cioè Cominciato a bere.

BOZZÁR, v. T. Mar. Abbozzar la gomena vale Legarla alle bozze dopo gettata l'ancora in mare. V. DESBOZZÁR.

Bozza, Abbozza, Comando mar. di manovra; ordine di allacciare le bozze ad un cavo, ad una gomena.

La voce Abbozzare in Marineria esprime generalmente il Ritenere qualche manovra iu una data posizione.

BOZZAR L'ANcora, Abbozzar l'ancora, vale Stabilirla al suo posto dopo ch'è stata salpata.

BOZZATOR O Bozzadòr, 8. m. T. degli Scultori, Abbozzatore o Digrossatore, Dicesi quell' Artefice scultore che digrossa cioè abbozza la prima forma. BOZZÈLO, 8. m. Bozzello, T. Mar. Piccola taglia o Pezzo di legno incavato nel di dentro, che contiene una o più pulegge per passarvi de' cavi.

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FAR BOZZOLO, Far belle le piazze, Dicesi del commuovere o radunar il popolo o per grida o per risse o per azioni poco lodevoli.

BOZZOLO O BALOTO DE LANA, Bozzolo o Gragnuolo, T. de' Lanaiuoli, Piccola durezza o appiastricciamento che si forma nella lana per tropp'olio, e impedisce che non si cardi o fili bene. V. DESBOZZOLAR. BOZZÒN, 8. m. Boccione, Boccia grande di vetro.

BRACAR, Lo stesso che BRACHIZAR, V. BRACENTE, s. m. Bracciante, Voce del

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uso, Che adopera le braccia per lavorare e per vivere. Quel Contadino che non è nè proprietario nè mezzaiuolo, ma che lavora a giornata negli altrui poderi. V. Pisnente MASENENTE.

BRACHIZÀR, v. T. de Cacciatori, Braccare e Braccheggiare, Cercar da per tutto, proprio de' cani bracchi, che cercan la fiera fiutando minutamente. E quindi Braccheggio l' Atto del braccheggiare — Squittire poi vale Stridere interrottamente, ed è proprio de' Bracchi quando levano e seguitano la fiera, che anche si dice Bociare. BRACIÒL, s. m. Bracciuolo e Bracciolino, Piastra traforata dell' orologio da tasca, che cuopre l'asta del tempo. Bracciuolo, negli orologi a pendolo è un forte pezzo d'ottone attaccato sulla piastra di ferro, il cui uffizio è di tener sotto il pendolo.

BRACIOL D'UNA SEGA DA SEGATI. V. SIEGA. BRACIOLI, detto in T. Mar. Bracciuoli, Legni angolari che servono ad incatenare insieme due parti della nave, e specialmente le Latte col Dormiente. BRAGA, 8. f. Spranga; Stoffa, Anello di ferro; Ferro o anche Legno che si conficca attraverso per tenere insieme ed unite le commessure.

Sospensorio, Quell'arnese che ripara l'ernia. V. BRAGHIER e CINTO.

Pannolino; Braghiere; Allacciatura, Riparo che mettonsi le Donne nel tempo de' mestrui Cintolo, dicesi alla fascia che cigne.

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Braga de la TAN AGIA, V. TANAGIA.
BRAGA DE LE BESTIE, Straccale o Strac-

ca, Arnese per lo più di cuoio che attaccato al basto fascia i fianchi della bestia Braca o Imbraca, T. de' Valigiai, dicesi a Quella parte del finimento de' cavalli da tiro, che pende sotto la groppiera ed investe le cosce.

Braga de le porte o fenestre, Contrafforte, Arnese di ferro per serrar più fortemente le porte e le finestre.

BRAGA D'UN BASTON, Calzuolo; Gorbia, Picciol ferro a piramide, ritondo, nel quale si mette il piè del bastone per fortificarlo o abbellirlo. V. PONTAL.

Braca, T. Mar. Cavo col quale si circonda una botte o altro, che non abbia in sè luogo proprio dove incocciarvi il gancio paranchino, per issare a bordo o per metter fuori alcun corpo pesante.

Braghe del timÒN, V. TIMÒN.

Braca del cannone, Grosso pezzo di cavo fermato nel bordo interno della nave ad alcune campanelle di ferro dalle due parti de portelli, che passa intorno alla cassa del cannone, per impedire che non rinculi troppo nello scaricarlo.

Braca, T. de' Legatori de' libri, Striscia di carta che si salda sopra il foglio stracciato. E quindi dicesi Imbracare; Saldare una braca, ed anche Imbragare.

CHE BRAGA! Locuz. fam. fig. Che seccaggine! Che seccheria! Che noia! BRAGAGNA, 8. f. T. de' Pesc. Degagna, Rete lunga e larga, che ha il ritroso, la quale gittata in mare strascinasi un pezzo e poi si cava fuori coi pesci.

BRAGAGNA, chiamano i pescatori anche la Barca destinata alla pesca in mare, eguale di grandezza al Bragozzo, ma con ordigni e reti proprie.

BRAGAGNAR, v. Voce contadinesca, Lo stesso che SPALPUGNAR, V.

BRAGHE ) 8. f. Calzoni, Quella par

BRAGHESSE)

te del vestito, che cuopre dalla cintura al ginocchio. Braghesse, o Brachesse, sono voci veneziane, talvolta usate da' Toscani per Brache e Calzoni; ma nello stile basso e berniesco. Le parti de' calzoni sono le seguenti.

CAVALOTO O CAVALO DE LE braghesse, Fondo de' calzoni o delle brache TRAVERSO, Serra o Finta de' calzoni - PATELON O PATELIN, Brachetta o Toppa - GAZO DEL PATELÒN, Pistagnino FOLETO, Culata - VERTAURA, Sparato dei calzoni· CORDELA, Usoliere BORSINI, Taschini CENTURINI, Cinturini CENTURIN CO LA FIUBA, Codino.

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BRAGHESSE A LA PATAGNOTA O A LA PANTALONA, O A LA MARINERA, Calzoni alla marinaresca, Lunghi cioè al di sotto del ginocchio, che cuoprono quasi tutta la gamba.

CALARSE LE BRAGHESSE, Soracarsi Calar le brache, detto metaf. vale Darsi vinto.

Cavarse le braGHESSE, Sbracarsi.
FARLA IN BRAGHESSE O IN TE LE BRAGHE,

Empiersi i calzoni, Modo basso, che vale Cacarsi sotto.

A BRAGHESSE CALAE, A bracaloni — Bracalone add. dicesi di calze o calzoni, che per non essere tirati su bene, sono per tutto increspati e segnatamente presso i ginocchi.

IN QUEL TEMPO CHE SE TIRAVA SU LE BRAGHESSE CO LE CIGHIGNOLE, Quando usavansi le calze a carrucola, cioè Ne'tempi antichi. V. in TEMPO.

PERDER A BRAGHE O BRAGHESSE CALAE, Perdere a tutte fave o a tutti i voti.

PORTAR LE BRAGHESSE, detto fig. parlando di Donne, Portare i calzoni o le brache, vale Comandar da padrone. BRAGHE IMPINIRSE LE BRAGHE, V. INPINIR.

BBAGHESSE CASCae zo, Calzoni o Calze a bracaloni, dicesi di Calze o Calzoni che per non essere tirati su bene sono per tutto increspati. V. sopra.

SENZA BRAGHESSE, Sbraculato o Sbracato, Senza calzoni.

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BRAGHESSE A DO PATELONI, Dicesi satiricamente EL TAL PORTA BRAGHESSE A DO PATELONI, per indícare esser egli sodomita succubo.

BRAGHESSÈTE) BRAGHESSINE) zoni da fanciulli. BRAGHESSÓNA V. SBRAGHESSÒNA. BRAGHESSONE, s. f. accr. di BragHesse, e vale Calzoni grandi ed agiati. BRAGHÈTA, 8. f. Allacciatura; Braghiere, Riparo di pannolino che usano le donne. BRAGHETA DEL SALTARELO, Staffa, V. SALTARELO.

8. f. Calzoncini, Cal

BRAGHETA DE LA ZOETA O DEL PAPAGA, Geto, Coreggiuolo di cuoio, che si adatta per legame al piè degli uccelli di rapina. BRAGHETA DE LA NOSA DEL SCHIOPO, V. SCHIOPO.

BRAGHETA, T. de'Costruttori navali, Imbuonos Imbono, L'operazione che si fa ́ nell'adattare e inchiodare ne' vani lasciati tra tavola e tavola del fasciame e delle coverte, altre tavole eguali che gli chiudonc esattamente, e perciò diconsi Tavole d'imbuono.

BRAGHÈTAR, v. V. de' costruttori navali, Imbonare o Imbuonare, Inchiodar le tavole d'imbuono. BRAGHIÈR, 8. m. Brachiere e Braghiere; Cintura e Allacciatura, Fasciatura di cuoio o di ferro per sostener gl' intestini e ripararne le ernie. V. NORcÌN.

Braghièr de le DONE, V. BRAGA e BRA

GHETA.

BRAGHIER, e nel plur. BRAGHIERI, detto fig. vale Briga; Impiccio; Impaccio; Intrigo, Faccenda noiosa.

AvÈr mile braghIERI, Aver che fare assai; Aver mille brighe, fastidii, impicci, più faccende che un mercato; Affogar nelle faccende.

ROMPERSE EL BRAGHIER, Stiantare il brachiere, Fendersi.

Boerio.

BRAGHIERA, Lo stesso che SBRAGHESSONA, V.,
BRAGHIERETO, s. m. Affaruccio; Fac-
cenduola; Faccenduzza.
BRAGHIERISTA, 8. m. Lo stesso che
NORCIN, V.

Detto per agg. a Persona, Brachierajo, vale Non buono a nulla, uomo sciatto. BRAGHIERON, s. m. Grande impiccio o affare, Gran faccenda.

BRAGOLA, chiamano i Veneziani la Parrocchia di S. Giovanni in Bragora. Non è chiara l'origine di tale denominazione, volendo alcuni storici ch'essa derivi da Bragola, provincia donde sono state portate le reliquie del Precursore ivi deposte; altri dal verbo Bragolare, che ne'tempi antichi usavasi per Pescare; altri da Braida, Campo; altri finalmente dal Doge Brago o Giovanni Ipato, che ne fece fabbricare la Chiesa. Noi aggiungeremo la nostra opinione. Tra le voci barbariche de' bassi tempi troviamo Bragus o Bracus per Valle: Brago e Braco sono voci usate da Dante nel signif. di Fango, poltiglia. Si può dunque credere che il terreno limaccioso in cui fu piantata la Chiesa di S. Gio. in Bragora abbia dato motivo a tale denominazione. BRAGOLAN, add. e nel plur. BRAGOLANI, si chiamano gli abitanti della Contrada della Bragola, parrocchia che spettava alla fazione o sia alla parte de' Castellani. Con tal nome si veggono indicati nel Poemetto sulla guerra tra Nicolotti e Castellani avvenuta l'anno 1521, più volte citato in questo libro. BRAGON, o ) BRAGÒNI,) BRAGOTO, detto anche STROPO, s. m. T. Mar. Bracotto, Bozzello semplice con lungo stroppolo incappellato nelle cime dei pennoni, in cui passa il braccio per issare alcuna cosa.

Lo stesso che BRAGHESSE, V.

Bragotto, Chiamasi sulle piccole navi Una fune di canapa, ch'è legata da una parte all'estremità delle spuntiere e dall'altra è unita colle reste.

e

BRAGÒTO, s. m. T. de' Pesc. detto ancora BRAGOTIN E BRAGOTÌN DA MAN, Rezzuola, Specie di rete in niente diversa dalla Sciabica (V. TRATA), se non in quanto è di maglia più fitta e spago più grosso, con la quale si prendono i pesci litorali, come Muggini, Orate, Ragni ed anche Anguille, pescandosi con esse ne'bassi fondi. BRAGOZZANTE, T. de' Pesc. Conduttore o Remigante del Bragozzo. BRAGOZZO, s. m. T. de' Pesc. Piccola barca pescareccia, maggiore d'un ordinario battello e più alta e falcata ne' bordi. V. BRAGAGNA.

BRAIDA, s. f. Voce del Contado Veneto verso il Friuli, che in Lombardia dicesi BREDA, forse dal barb. Braida o Brayda; e vale Poderetto. Poca terra che si affitta. A queste parti dicesi CHIESÙRa. BRAMIZAR, v. Brameggiare, Frequentativo di Bramare CHI MANIZA NO BRAMIZA, V. MANIZAR.

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BRAMOSO, s. f. Voce di gergo che vale Amante.

BRANCA, s. f. Manata, Tanta quantità di materia quanta si può tenere e stringere in una mano Giumella o Giomella, dicesi Tanto quanto cape nel concavo d'ambe le mani per lo lungo accostate insieme.

BRANCA, detto in T. de' Tessitori, Paiuola, Fascio di un certo numero di fili d'ordito formati sopra l'orditoio MEZA BRANCA, Mezza paiuola o Mezzetta; La metà d'una paiuola.

BRANCADA, 8, f. Brancata o Menata, Manata, Tutto quello che può inchiudere in sè la mano, aggavignandolo colle dita.

A BRANCAE, A brancate; A manate; A giumelle.

LA S'HA STRAZZÀ I CAVELI A BRANCAE, Stracciossi i capelli a ciocca a ciocca, cioè A brancate, a manate. BRANCADINA, 8. f. Manatella; Manatina. BRANCAR, V. Brancare e Abbrancare, Prender con violenza e tener forte quel che si prende. Aggavignare, vale Pigliare e serrare nel pugno. Quanto può aggavignare una mano. Agguantare; Agghermigliare; Avvinchiare, o Avvinghiare e Avvincere.

Ghermire; Agghermire; Agghermigliare e Guancire, dicesi del Pigliare che fanno tutti gli animali rapaci la preda colla branca.

BRANCİN, 8. m. T. de'Pesc. detto da Plinio Lupo. Pesce di mare, eccellente, benchè comunissimo, ch'è una specie di Persico chiamato da Linn. Perca punctata, Quando è piccolo, cioè del primo anno, è detto da'Pescatori Baìcolo, ed anche SBREGALÙRE e Variolo, per aver molte macchie sparse come le hanno i vaiuolosi. BRANCINOTO, dim. di BRANCIN, e vale Piccolo.

BRANCO, s. m. Rebbio, Una delle punte della forca o simile, che dicesi in conseguenza a due, tre o quattro rebbi.

BRANCO DEI PALI CHE SOSTIEN LE VIDE, Cornetto o Cornicello. Quella traversa che si pone da capo dei bronconi, su per la quale si mandano le viti.

BRANDA, s. f. T. Mar. Branda, Letto pensile nelle navi, che serve all' uso de' marinai. V. RANCHIO.

BRANDESTÒCO, s. m. Brandistocco, Specie d'arme in asta, simile alla Picca, ma con asta più corta, che ora più non s' usa. BRANDIR, V. IMBRANDIR.

BRANDO, s. m. T. Mar. Banda o Lato del vascello, cioè Quello che s'unisce col fondo.

BRANZO, 8. m. (colla z aspra) Voce ant. de' pescatori, Branca o Chele, I piedi e le forbici de' granchi o delle grancevole. BRASA, 8. f. o BRASE plur. Brace; Brage; Bragia; Bracia o Brascia, Fuoco senza fiamma, che resta dalle legne abbruciate, V. SBRASAR.

FAR DE LE BRASE, Abbraciare.
STAR SU LE BRASE, detto fig. Stare in su

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la fune; Aspettare a gloria; Spasimare d'alcuna cosa.

VEGNIR LE BRASE SUL MUSO, OVv. DevenTAR UNA BRAS▲, Arrossare in viso o Diventar rosso, Dicesi di chi per vergogna o simile, per concorso di sangue nel volto, si mostra più rosso dell'usato. BRASER, 8. m. Sbraciata; Lo allargamento della brace accesa, perchè renda caldo maggiore.

BRASIERA, 8. f. T. de' Fabbri, Braciere. Secondo il senso della voce vernacola, è una specie di Cassa di ferro che ponsi nei cammini de' tinelli, per tenervi raccolto e farvi ardere il fuoco ad uso di scaldar si. BRASIÒLA) BRASÒLA)

V. BRISIOLA.

BRATE, 8. m. Schiavone; Dalmatino; Illirico. La voce vernacola è illirica.

L'È UN BRATE, Egli è uno Schiavone; ma intendesi persona del popolo.

In lingua slava significa Fratello, ed è titolo con cui gli Schiavoni si salutano a vicenda, trovandosi specialmente fuori di patria. In Venezia poi ha la significazione che fu enunciata nel Dizionario. BRAVADA, s. f. Bravata; Tagliata. Quindi Bravare vale Minacciare altieramente.

Dicesi anche per Braveria; Smargiasseria; Millanteria; Rodomontata; Fanfaronata.

che valgo

BRAVAMENTE, avv. ) BRAVISSIMAMENTE, superl.) no con atto bravo o con bravura, sono avverbii da noi usati non solo nel significato loro naturale, ma eziandio come pleonasmi, o per meglio dire come riempitivi faceti e scherzosi del nostro parlare, che ridonda di maniere giocose, benchè talvolta insignificanti - EL XE ANDA BRAVAMENTE A CASA, EL GA MOLA BRAVISSIMAMENTE UN BON SCOPAZZÒN, E ELA BRAVISSIMAMENTE LA GA DA UN MORSEGON. SON ANDA AL CAFÈ E GO BEVUO BRAVAMENTE UN BON SORBETO ec. Così dicono alcuni e ognun conosce che le suddette frasi possono stare da sè medesime senza l'unione degli avverbii, i quali tutt'al più ponno indicare che colui che le parla sia mosso da spirito di giovialità e di buon tempo. V. BRAVO.

BRAVAZZO O GRADASSO, s. m. Bravaccio o Bravazzo; Sparapane; Ammazzasette; Spaccamontagne; Tagliacantoni; Smargiasso; Bravazzone.

FAR EL BRAVAZZo, Smargiassare; Far lo Smargiasso; Fare il bravo, il bravaccio.

I PAR BRAVAZZI E NO I VAL UNA PATACA, Han faccia da leoni e cuor di scriccioli. BRAVO, s. m. Bravo, detto anche Cagnotto e Lancia, Quello che prezzolato serve alla difesa altrui.

BRAVO, dicesi anche per Sgherro; Tagliacantoni; Smargiasso; Ammazzasette; Spaccamontagne, cioè Di chi fa il bravo a parole. Can da pagliaro abbaia e sta discosto.

FAR EL BRAVO IN CREDENZA, Bravare a credenza, Competere con chi non vaglia a

contrastare; onde il prov. Alla macchia ognun si ficca.

BRAVO, add. Bravo, Prode, prod' uomo. BRAVO DA FAR DE TUTO, Ara col bue e coll'asino; È da barda e da sella. Detti figur.

BRAVO DA CAVARGghene, V. Cavar.

BRAVO DA SCAMPAR, Bravo come la cimice, si dice di Chi si mostra bravo ed animoso, ed è codardo. Bravo come un lampo, di Colui che fa gran rumore ed al bisogno sparisce e si fugge.

QUANDO GHE NE XE, TUTI XE BRAVI, Quando la palla balza, ognun sa darle, Nelle fortune ognuno è valentuomo.

PER INTRIGARLA SÈ MOLTO BRAVO, Per trovare difficoltà o Per imbrogliarla voi valete un Perù.

O BRAVO! O garbato, Detto a modo di esclamazione, e vale Oh così sta bene. E dicesi ancora per ironia ed in senso di disapprovazione o di disprezzo.

Bravo è anche Voce usata scherzevolmente nel discorso familiare, bensì come pleonasmo, ma che dà più espressione al sustantivo cui va congiunto: come per esempio GHE GIERA UN BEL GOTO DE CRISTAL COL SO BRAVO MANEGHETO; AVEMO MAGNA

UNA SALATINA NOVÈLA COL SO BRAVO AGIÈTO HO BEVU UN BRAVO CAFÈ; GHe xe tornà la FREVE COL SO BRAVO DOLOR; EL GA DA UNA BRAVA STRAPAZZADA e simili. Il primo BRAvo importerebbe Bello o Grazioso; il secondo e il terzo Buono o Gradito; il quarto Acerbo o aspro o Malaugurato; il quinto Efficace o Possente.

Di queste varie significazioni e di quest' uso è anche la voce REVERito, V. BRAVÒSO, add. Voce per noi fuori di uso, era una volta nel signif. di Bravo, cioè Spaccone; Smargiasso; Tagliacantoni, Che fa braverie e rodomontate. BRAVURA O BRAURA, 8. f. Bravura Bravuria dicesi nello stil popolare e delle arti.

BRAVURA, dicesi anche per Braveria; Millanteria, V. BRAVADA.

BRAVURE DA PUTELO O DA BARDASSA, Far delle bravure cogli scoppietti delle fave fresche, vale Far delle leggerezze.

METER I PONTELI IN BRAVURA, V. PONTELO. BRAZZACÒLO, V. A BRAZZACOLO. BRAZZADA, 8. f. Bracciata, Tanta materia quanta può stringersi colle braccia.

UNA BRAZZADA DE LEGNE, DE FIEN etc. Una bracciata di legna, di fieno etc.

BRAZZADA, si dice ancora per Abbracciamento; Abbracciare, Amplesso — EL GA DA UNA BRAZZADA, Le diede un abbracciamento.

ZOGARA LE BRAZZAE, Fare alle braccia, ed è un passatempo de' giovanetti, che pigliandosi per le mani, si spingono a vicenda per giuoco. Fanciullo di Monna Bice che faceva alle braccia colla nonna. BRAZZADELA, s. f. Bracciatello, Specie di Ciambella.

FAR LE BRAZZADELE, detto fig. Fare gli

abbracciari, gli abbracciamenti; Abbracciarsi.

BRAZZADINA, 8. f. Bracciatella, Piccola bracciata.

BRAZZADÒRA, 8. f. T. de' Fonditori di metallo, Tanaglia imbracatoia, Sorta di tanaglia, così detta perchè usasi per abbracciare i crogiuoli ne' quali il metallo si fonde.

BRAZZADURA, s. f. Voce fam. che suona Bracciatura, Quantità del panno occorrente per un abito o simile.

QUANTA BRAZZADURA GHE XE IN QUELA VELADA? Quante braccia di panno v'andarono in quel giustacore? BRAZZÀL, 8. m. Bracciale, Manico di legno dentato per giuocare al pallone.

BRAZZAL DE LE LUMIERE, V. BRAZZALETTO. VEGNIR SUL BRAZZAL, detto fig. Venire a taglio o in taglio; Balzar ia palla in mano, Venire l'occasione opportuna — ASPEtarò ch'el me vegna sul brazzAL, Aspetterò il porco alla quercia o la palla al balzo; Detto fig. BRAZZALÈTO, 8. m. Braccialetto, Piccolo bracciale. V. BRAZZAL.

BRAZZALETTO DA DONA, Armilla, Girello in ornamento del braccio. È detto anche comunemente da noi ELASTICO, perchè è formato di fil di ferro o di rame attortigliato in linea spirale, per cui a forma di elastico si allarga e si strigne.

BRAZZALETTO DA FERAL, Bracciuolo di fanale, Pezzo di ferro impernato su cui si stabilisce un fanale Erre si chiama una specie di Mensola di ferro per reggere i ferali pubblici, che servono per illuminare le strade, detto così dalla sua figura come R. BRAZZALETTO DA LUMIERA, Viticcio. BRAZZALI, 8. m. Voce fam. Falde, diconsi Quelle due strisce di panno, che pendono ne' vestiti de' bambini dalle spalle sino in terra, onde sono tenuti e retti dalle nutrici quando insegnan loro a camminare. Caide è voce Aretina. Diconsi anche Maniche da pendere, cioè pendenti. A Mantova chiamansi DANDE ; sul Padovano e nel Polesine, BRAZZAROLE.

CAMINAR COI BRAZZALI, Andare a falde. BRAZZAR, V. Abrazzar.

re,

BRAZZAR, V. detto in T. Mar. Bracciavale Far la manovra delle braccia. Bracciare in faccia, Metter le gabbie in rilinga, perchè il vento non abbia gran presa sulla vela. BRAZZÈRA, s. f. Chiamasi una Barca che porta due alberi con vele quadre, e va anche a remi, armata di sei rematori e d'un timoniere, della quale si fa molto uso nella navigazione poco più che costiera del golfo di Venezia.

BRAZZERA, detto in T. de' Muratori, Barella, Strumento di legno a guisa di bara che si porta a braccia da due persone, per uso di trasportar sassi, legne e simili. BRAZZÈTO, s. m. Braccetto; Bracciolino, Piccolo braccio.

BRAZZETO, 8. m. T. de'Cappellai, dice

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Braccio, chiamasi anche da noi la Dimensione di quattro palmi o quarte, che serve per misurar la tela. V. Brazzoler.

BRAZZO DE CITA, detto metaf. vale Parte; Contrada.

Brazzo de Mar, Gomito di mare o Braccio di mare.

BRAZZO, detto in T. Mar, Braccio, Manovra delle antenne o pennoni, che serve per maneggiare le loro estremità.

DAR O BUTAR DE BRAZZO, Espressione marin. Fare il carro colla vela o coll' antenna, Si dice Quando si fa passar l'antenna colla vela spiegata da una parte all'altra

-

dell' albero DAR DE BRAZzo senza la vELA, Far il carro a secco, dicesi Quando da una parte all' altra dell'albero si fa passare l'antenna senza che sia spiegata la vela.

SCAMBIA I BRAZZı, Arrionda i brazzi, T. di Comando marin. nel girar di bordo vento in faccia.

Brazzi d'una pOLTRONA, V. in Pozo.
BUTAR I BRAZZI AL Colo, V. BUTÀR.
CASCAR I BRAZZI, V. Cascar.

DAR BRAZZO À LE DONE, Dar braccio o di braccio; Far il bracciere.

UNA CERCANTINA co un puteLO IN BRAZZO, Un' accattatrice con un suo bambino in collo.

BRAZZÒLA, 8. f. T. de' Carrozzieri, Cosciale, Que' due pezzi di legno che si mettono in mezzo al timone della carrozza. BRAZZOLÈR, 8. m. Passetto Canna si dice La misura doppia del passetto.

I OMENI NO I SE MISURA A BRAZZOLER, Gli uomini non si misurano a pertiche; Il far dei cavalli non istà nella groppiera, Il fondamento delle cose non consiste nell' apparenza: Un uomo ne val cento, e cento uno non valgono.

Fiumana o Fiumara; Acqua grossa, L'impeto del fiume crescente, che minaccia di straripare.

GRAN BRENTANA E POCO FORMENTO, Sotto acqua fame e sotto neve pane, Detto prov. Perchè l'acqua dilava la terra e la porta via, e la neve la ingrassa. BRENTÈLA (coll' e aperta) s. f. Gora, Canaletto d'irrigazione per le campagne. RRENTÒN ANDAR ZO COL BRENTON, V. Zo.

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BRESPA, s. f. Vespa, Insetto volatile che pugne, ed è chiamato da Linn. Vespa vulgaris. BRESPÈR, s. m. Vespaio o Vespeto, La stanza delle vespe, simile a' fiali nelle pecchie. Anello, dicesi pel Nido de' vespeti. BRESSAGIO, Lo stesso che BERSAGIO. V. BRESUOLA, 8. f. dicevasi qui nel secolo XVI per BRASIOLA, V.

BRESUOLE I SE tagiava de tre lire, leggesi nel Poemetto sulla guerra de' Nicolotti e Castellani, Tagliavansi brani di carne di tre libbre. BREVETÀ, add. Brevettato, Voce dell'uso, e dicesi per Agg. a quell' Uffiziale che sia nominato ad un impiego, e che abbia ottenuto la sua patente di elezione; ed è come si dicesse Patentato.

BREVETÀR, v. T. Mil. Brevettare è parimenti Voce dell' uso negli uffizii militari o relativi, e vale Nominar con brevetto; Patentare.

BREVETO, s. m. Brevetto, Rescritto del Principe, col quale si conferiscono i gradi nell'esercito e gl' impieghi relativi al militare; Decreto di nomina. BREVIARIO, 8. m. Breviario e Breviale. Libro ove sono registrate le ore can oniche e tutto l' uffizio divino.

Breviario, s. m. Termine antico del Fo

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STRAPON DE BRIA, Sbrigliata, Strappata della briglia per tener a dovere i cavalli. V. STRAPADA.

QUEL DA LE BRIE, Brigliaio; Frenaio, L'artefice che fa o vende briglie.

DAR O MOLAR LA BRIA O LA CAVEzza, Sciogliere il freno; Rallentare la briglia; Levar la cavezza. Dicesi di cose morali e vale Lasciar alcuno in libertà di sè stess0— DAR O MOLAR LA BRIA AL CAVALO, Dar la briglia; Allentare o Rallentare o Lentare la briglia o le redini al cavallo; vale Rilassarle. A lente briglie — TEGnìr in bria, Tener in freno o in briglia.

BRIA DEL CAVALèto dei Segati, T. de'Segatori, Cantèo. V. CAVALETO. BRICA, V. ERBA ERICA. BRICOLA (coll' o aperto) s. f. T. del Bigliardo. DAR DE BRICÒLA, Far mattonella, Dare colpo obbliquo; quando cioè una palla ripercuote nella sponda del bigliardo, detta Mattonella, prima di toccar l'altra palla dell'avversario. Dar di ripicco.

BRICOLA, dicesi fig. per Bazza; Bazzuola AVER QUALCOSSA DE BRICOLA. Aver di bazza o di rimbalzo o per fianco, e vale Conseguir qualche cosa per modi inaspettati.

BRICÒN, add. Briccone, usato in forza di sust. Parola d'ingiuria simile a Barone, Cialtrone, Forca, Gaglioffo, Mascalzone. EL SCOMENZA A BONORA A FARSE BRICON, Comincia assai presto ad imbricconire o ad infurfantire EL FA EL BRICòn, V. BRICONAR.

EL XE BRICON VECHIO, Egli è putta scodata: s'intende persona maliziosa, astuta e scaltrita.

BRICONÀR, v. Bricconeggiare e Sbricconeggiare, Far il briccone. BRICONON, s. m. Arcibriccone, Più che briccone.

BRIÈTA, s. f. Briglietta, Piccola briglia. BRIGADA, 8. f. che nel plur. dicesi BRIGAR, è voce che usavasi anticamente nel

dialetto nostro, e che si legge frequentemente nelle prose e nei versi del Calmo, nel sign. di Gente; Persone. Dice egli per esempio ESSER LAUDAO DA BRIGAE GROSSOLANE e vuol dire Esser lodato da gente triviale e plebea. V. BRIGHENTE.

BRIGADA, 8. f. Brigata, Gente adunata insieme o Conversazione particolare di conoscenti. Brigatella è il dimin. BRIGADIER O BRAgadièr, 8. m. Brigadiere, T. Mil. Quell' Uffiziale che comandava una brigata sotto la Repubblica Veneta, Brigadiere o anche Sergente maggiore di battaglia, chiamasi Quell'Uffiziale che dagli Austriaci è detto General maggiore, e da' Francesi Generale di brigata.

Sotto al cessato Governo italico chiamavasi Brigadiere nell'Arma della Gendarmeria quel Sott' Uffiziale che comandava una brigata composta di quattro soldati. BRIGANTE, s. m. Brigante, vuol dire appresso noi Un uomo sedizioso, perturbatore dello Stato: dal Franc. Brigand e dal barbarico Brigancii o Brigantini. Con tal nome erano comunemente chiamati nell'anno 1809 coloro che nelle varie nostre provincie si sollevarono.

BRIGAR, v. Imbrigare, vale Intrigare, Imbrogliare.

BRIGHENTE, s. m. Voce ant. del nostro dialetto, usata specialmente dal Calmo nelle sue lettere per Brigante nel sign. di Compagnone, Uomo sociale, piacevole e di buon tempo. Da BRIGADA, che vuol dire Compagnia di amici, fu detto Brighente.

Dice il Calmo in un luogo, Perchè nu

ALTRI BRIGHENTI CHINDE FA UN DEO DE LICHETo, ghende DEMO TRE BRAZZA DE SAORETO A L'INCONTRO. Ora direbbesi CHI NE DA UN TANTIN GHE NE DEMO UN TANTON, cioè Ci mostriamo esuberantemente grati alle politezze, che riceviamo.

BRILANTÀR, v. Brillantare, Tagliare una gemma a faccette sotto e sopra, che quindi si dice Affaccettare o Sfaccettare. BRILANTE, 8. m. Brillante, Diamante brillantato.

PIAZZA DEL BRILANTE, Faccetta. Onde A faccette, si dice di Gemma o d'altro, la cui superficie sia composta di facce e piani diversi; ed il tagliarla così si dice Affaccet

tare.

BRINCADA, s. f. Afferramento. V. BRINCAR. BRINCAR, v. Afferrare; Chiappare; Ingriffare; Ciuffare, Pigliare e tenere con forza che che sia. Abbrancare e Brancare o Agguantare, Prendere con violenza e tener forte quel che si prende. Aggrappare o Grappare, Pigliare e tener forte con mano adunca.

BRINCAR PER EL COLO, Aggavignare. BRINCAR CO LE ONGIE, Artigliare o Ghermire, Il pigliar che fanno tutti gli animali rapaci la preda colla branca.

BRINCAR COI DENTI, Azzannare; Dar di zanna, e Assannare, Pigliare e strignere colle zanne, ed è proprio delle bestie; Addentare; Mordere, direbbesi degli uomini.

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BRINCAR LA FORTUNA PER I CAVELI, Afferrare o Acciuffare la fortuna, cioè Approfittarsi dell' occasione propizia. BRIOSSO (coll' o largo) s. m. T. de' Vetturali, Briglione, Briglia grande, di cui si fa uso nelle cavallerizze. BRISE, s. f. Funghi prataiuoli, Funghi di gran cappello, di color cenericcio e comuni. V. SBRISA.

BRISIN, add. Miccichino; Micolino; Micinino; Pocolino; Pochettino. V. TANTININ.

BRISIÒLA, (coll's aspra) s. f. Braciuo· la, Braciuole di porco, di vitello, di castrato, etc.

BRISIOLA ROSTA, Arrosticciana o Carbonata.

VEGNIR LE BRISIÒLE SUL MUSO, detto fig. Venire il rosso sul viso; Arrossire; Arros

sare.

VOLTE LA BRISIOLA PERCHÈ NO LA SE BRUSA, Locuz. fam. Ricoprite, Quando alcuno che ha detto o fatto alcuna cosa, la quale egli non vorrebbe avere nè detta nè fatta, ne dice alcune altre diverse da quella, e quasi interpreta a rovescio, o almeno in un altro modo sè medesimo.

BRISIOLE, detto in gergo, Il culo, Il sedere.

BRİTOLA, s. f. che nel dimin. dicesi BRITOLETA, Coltellino, Piccola arma da taglio, più grande del BRITOLIN, che si chiude col manico e serve per varii usi domestici, e specialmente per mondare le frutta. BRITOLIN, s. m. Lo stesso che TEMPRARIN O TEMPERIN, V.

BRIVA, Abbriva, T. di comando nella Marina o di mutuo incoraggimento per far operare con forza nel varare una barca, o far forza sopra il timone o altra simile operazione.

BRIVADA, s. m. Abbrivo, Quell'impeto che piglia il naviglio quando è spinto o dalla vela o dalla voga.

ANDAR DE BRIVADA, Andar d'abbrivo. CHIAPAR UNA BRIVADA, Pigliar l'abbrivo, La prima mossa con furia nel correre di che che sia.

BRIVAR, v. Abbrivare, Dicesi del cominciar a muoversi il vascello prima d'aver preso tutta la sua velocità, a proporzione del vento o de' remi che lo spingono. BRO, Voce triviale, in vece di BLO, V. BROA O BROVA, s. f. Cenerata o Ranno, Acqua bollita colla cenere, con cui si rigovernano le stoviglie e si fa bucato.

Meter la broa a qualcùn, detto fig. Far agresto o Far l'agresto, Si dice di quell'avanzo illecito che fa taluno nel fare i fatti altrui; o quando, mandato a comprar roba, dice avere speso più di quello che ha che dicesi anche Approvecciarsi; speso; Far una vendemmia anticipata.

BUTAR LA BROA SUL PELO, Maniera ant. Togliere le sostanze altrui. V. SCORTEGÅR. Do trareti de brOA, Dieci soldi truffati, giuntati.

BROA O BROVA, add. Scottato.

Detto metaf. Deluso; Mortificato; Scornato; Scottato.

RESTAR BROA BROA, Rimaner piccin piccino; Rimaner brutto; Rimaner un zugo, Restar confuso, scornato. BROAR V. O BROVAR, Bislessare; Rifar le carni; Fermarle, Si dice del dar loro una prima cottura, quando sono vicine a patire, perchè si conservino.

BROAR I PIATI, Rigovernare; Propr. si dice del Lavare e Nettare le stoviglie imbrattate.

BROAR QUALCUN, Scottare; e intendiamo Coll' bollente o simile acqua Detto.metaf. V. in BROA.

BROAR EL PORCO, Abbruciare il porco, vale Scottarlo coll'acqua bollente per pelarlo.

BROCA, 8. f. (dall'antico italiano Brocca, donde il moderno Imbroccare o Dar nel brocco. V. TAOLAZZO) Bulletta, Specie di piccolissimo chiodo.

BROCA CO LA CAPELA DE LATON, Farfalla, Quella ch'è col capo d' ottone.

BROCA DA CAREGHE, Borchia, cioè Quella testa de' picciuoli, che si pongono per ornamento alle sedie e simili.

BROCA DEI MASTELI DA VIN, Brocco, Segno posto per regolare le misure dei liquori.

BROCA DE LEGNO, Stecca o Bulletla di legno, Certi aguti di legno, con cui i Calzolai conficcano i calcagnini delle scarpe.

BROCA DA AQUA, Mesciroba, Quel vaso o boccale, con cui si mesce l'acqua per lavarsi le mani Brocca, da Broc de' Provenzali, dicesi un Vaso di terra cotta col beccuccio, per servizio dell'acqua o altro liquore. V. LAVAMAN.

BROCA DEL RELOGIO, Tacca, Quella che serve d'appoggio nelle casse degli orologi per aprirli; intendesi di quelli da tasca.

BROCA, T. degli Stamp. Dado del pirrone, Quel pezzo d'acciaio vano incastrato in una piastra nel bel mezzo del pirrone, in cui s' aggira il perno della vite del torchio da stampa.

BROCA O CAPETA DEL MANEGO D'UN CORTELO, V. CAPETA.

BROCA, detto fig. per Agg. a donna, Baldracca, Donna di mal affare.

BROCA O BUTO Dei albori, V. BUTO.
AVERGHENE SORA LA BROCA,
V. SORA LA

BROCA.

BROCA ARZENTINA, chiamasi comun. la Bulletta di ferro stagnato.

BROCA, si dice ancora per Agg. a Uomo nel sign. di Spia.

BROCADÈLO, s. m. Broccatello o Broccatino, Specie di drappo. RROCADO, s. m. Broccato, Stoffa di seta intessuta d'oro o d'argento. BROCHE DE GAROFOLO, s. f. Garofano o Bulletta del garofano, Fiori in boccia seccati d'una pianta aromatica, indigena de'climi caldi, che servono per condire alcuni alimenti. Il fiore quando è verde è così odoroso, che supera in soavità

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