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FERMAR IN BOTA, Arrestare; Rimanersi di botto.

FERMAR A DENTE, V. Dente.

FERMAR UNA LEFERA, Intercettare una lettera.

FERMATA. V. FERMADA. FERMATIVA, s. f. Jus o Diritto di vendita, e s'intende di qualche derrata.

FERMATIVA Si dice ancora per Fermata, in sign. di Pausa, indugio.

MAGAZEN SENZA FERMATIVA, Beltola senza fermata o senza dimora: cioè Luogo dove si vende vino a minuto, ma in cui la gente non può fermarsi a bere.

NO AVER FERMATIVA, Locuz. fam. Non aver fermezza, cioè Non avere stabilità,

costanza.

FERMENTAR, v. Fermentare; Lievitare.

FERMENTAR QUALCÙN, Fomentare, vale Ineitare, Suscitare, Istigare. FERMENTAZION, s. f. Fermentazione.

FERMENTAZION DE SPIRITO, Suscitamento; Sollevamento; Agitazione di spirito. FERMENTO, s. m. Fermento e Fermentazione.

FERMENTO, dicesi fig. per Suscitamento; Sollevamento; Bollimento; Bollore, Infiammamento d'animo.

FERMENTO DE POPOLO, Bolli bolli, Tumulto, Rumore, Scompiglio. FERMO, s. m. Arresto; Arrestamento, Quel fermare che fan le guardie. FERNABUCO, FARNABUCO, 8. m. Fer

nambuco o Legno del Brasile o come lo chiama il Cav. Re, Verzino vero, Legno che in grossi pezzi secchi ci viene specialmente dal Brasile, con cui si tinge in bel rosso sanguigno, e si fanno anche lavori. L'albero è detto da' Botanici Cæsalpinia echinala.

FERO, s. m. Ferro, Metallo notissimo. V. SCOAZZE.

FERO A DO MAN, Coltello da pelare o a due manichi, Sorta di coltello a laina larga falcata, che usano i bottai, i remai ed altri simili artefici.

FERO DA PRESSAR, T. de' Battilori, Ferri, Strettoio armato di ferro per istrignere le scacciate. V. FORMA.

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FERI DA CALZE, Aghi da agucchiare; Dar qualche storta all' ago; Torcer l' ago. Ferri del cavallo Sferra, dicesi al Ferro vecchio e rotto che si leva dal piè del Cavallo Se i ferri fossero d'argento, direbbersi Ferri argentei.

FERO DA COLTRINE, Ferro da bandinelle; Portatende.

FERO DA FOGO, Paracenere, Voce fiorentina.

FERO DA FORNO, Lastrone, Arnese con cui si tura la bocca al forno.

FERO DA GOVERNAR, T. de' Gettatori de' caratteri, Liscino, Coltellino da rinettare le lettere.

FERO DA MARASCALCHI, Incastro o Rosetla, Strumento di ferro tagliente, che serve per pareggiare le unghie alle bestie che si ferrano.

FERO DA RIZZAR I CAVELI, Calamistro, Strumento che serve a Parrucchieri per arricciare i capelli.

FERO DA SCARNAR, Coltello da scarnire, T. de' Conciatori di pelli FERO DA PELAR & FERO DA PURGAR, Sono due differenti ferri o coltelli di cui si servono i Conciatori.

FERO DA SCOTAR. V. PAPIGLIOTI.

Fero da segar, V. Falza da fien. FERO DA SOPRESSAR, Ferro da insaldare, detto anche Liscia e Saldatora, Strumento fam. notissimo. La lastra rovente che vi si mette dentro, dicesi Anima Cucchiaia si chiama un altro Strum. di ferro che serve al medesimo uso Ferro da spianare, dicesi a Quello de' Sarti.

FERO DA STIZZAR, Allizzatoio, Strumento di ferro, per attizzare il fuoco, proprio de' Fonditori.

FERO DA STRADAR, T. de' Falegnami, Licciaiuola, Strumento di ferro fatto a foggia d'una bietta, del quale i Falegnami si servono per torcere i denti della sega; il che dicono Allicciare.

FERO DA SUPIAR, Soffione, Canna di ferro traforata, da soffiare.

FERO DA VENAR, T. de' Cesellatori, V. GRANIDOR.

FERO, detto in T. Mar. Grappino, Specie di piccola ancora con quattro patte o marre, che serve a fermare i piccoli bastimenti.

FERO DE DO MARE, T. Mar. Ferro di due marre, L'ancora propria de' Vascelli, V. ANCORA.

FERO DEL BASTON, Calzuolo o Gorbia, Ferro fatto a piramide, nel quale si mette il piè del bastone come in una calza.

FERI DE BOTEGA, Ferramenti, Moltitudine di strumenti di ferro da lavorare. Detto fig. s'intende Tutto quello che generalmente serve e s'impiega nell'uso del proprio mestiere o professione.

FERI DA CHIRURGO, Armamentario chirurgico, Tutto il corredo de' ferri necessarii ad ogni abile chirurgo.

FERO DRETO,

MAN. V.

lo stesso che FERO A DO

FERI DA CESELADOR, V. CESÈLO.
GUAR I FERI, V. GUAR.

METER I FERIA FONDO, detto fig. Preordinare; Preparare; Predisporre; Ordire. Meter in feri, Mettere in ferro, ne'ferrio al ferro uno.

SCALDAR I FERI, V. SCALDAR.

TRAR I 80 FERI A FONDO, Trarre o Get, tare il dado o la sorte, Far un dato sperimento per tentar la propria ventura. FEROROTO O FEROTO, (coll' o stretto) s. m. Ferravecchio, Così chiamasi Quegli che compra e rivende ferraria rotta - Ferragliere, dicesi a Colui che compra il ferro e poi lo rivende a' fabbri. FERSA, s. f. Rosolia o Roselia e Morbilli, Sorta d'infermità che viene alla pelle.

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Questa voce deriva probabilmente da Farsa, termine barbarico che si definisce Tumor qui totam cutem exulcerat. Anche oggidì alcuni idioti dicono FARSA. FERSÒRA, s. f. Padella, Strumento noto da cucina. V. PAELA.

ANDAR DA LA GRAELA A LA Fersora, V. GRAELA.

LA PAELA CHE CRIA A LA FERSORA, V. PAELA.

FERSORA DA CASTAGNE, Padella da bru

ciate.

0

FERSORADA, 8. f. Padellata, Quanto in una volta si cuoce nella padella Friltume o Frittura dicesi di Cose fritte. FERSORÈTA O PAELETA, S. f. Padelletta; Padellina. FERVORİN, 8. m. Sermoncello o Sermoncino, S'intende Piccolo discorso spirituale fatto in Chiesa.

FAR UN FERVORIN, Fare un sermoncino o un discorsello spirituale. FERZO, (colla z aspra) s. m. T. de' Pesc. Ferzo, Nome che si dà a ciascun pezzo di tela di cui si formano le vele; che parlandosi d'altre cose si dice TELO. V. BIGORÈLO.

FESTA s. f. Festa, Giorno festivo.
FESTE COMANDAE, V. COMANDA.
FESTA DA BALO, V. FESTIN.

FESTA DA O DE TORI, Caccia de' tori. FESTA MUFA; Cena o ConversaZIÒN XUFesta maninconiosa; Cena magra, maninconiosa.

FA,

COMANDAR LE FESTE, V. COMANDİR,

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FAR LA FESTA A QUALCUN, Far la fesla ad uno, vale Ucciderlo.

FAR LA FESTA A UN CAPÒN, Mangiare o Ammazzare un cappone.

FAR LA FESTA PER I ALTRI, I matli fanno le feste, i savii le godono, Si dice proverb. dello Spendere il suo per dar piacere ad altri.

FAR LA FESTA SECONDO EL SANTO, Metaf. Qual ballala tal sonata, Dare secondo che si riceve. V. Poco PAN E POCO S. ANTONIO, IN PAN.

FINIA LA FESTA, STUÀE LE CANDELE O I MOCOLI, Fatta la festa è corso il palio; Morta la vacca, disfatta la soccila, Cessata la buona combinazione, la fortuna fi

nisce.

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FETINA DE PAN BRUSTOLA, Fettuccia di pane rosolato, cioè Abbrustolato. E s'è poi condita con olio, sale etc. chiamasi Crescentina.

FETINE DE PAN DE SPAGNA, Fette o Fettine di pasta reale. FETISSIMO, add. Voce usata da un Poeta Veneziano del secolo XVII. Fetidissimo sup. di Fetido, Puzzolentissimo; Fetentissimo.

FETON, 8. m. T. di Mascalcia, Fettone, Fesso o Spaccatura del piè del Cavallo, dall'unghia alla corona.

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FETÒR, s. m. Fetore; Puzzo; Lezzo, Odor cattivo OH CHE FETOR! SE GA MOSSO EL CORPO, Fi fi, che gli s'è mossa la cacaia! FEUDO, 8. m. Feudo, Signoria o Diritto reale, con maggiore o minore autorità, e talora con ius di sangue, posseduta da un particolare vassallo del Sovrano, al quale resta sempre il diretto dominio. Quindi era già istituito nel Governo Veneto un Magistrato di tre patrizii senatori col titolo di Provveditori sopra Feudi, i quali investivano a nome pubblico i nuovi possessori di Feudi e vegliavano sulla materia. FEVRER, Voce ant. Febbraio.

FEZZA, s. f. Feccia; Fecciaia, Purgatura, posatura.

FEZZA DE L'OGIO. V. MORGA.

FEZZA DEL VIN, Posatura; Fondaccio - Vin pien de feZZA, Vino feccioso. FEZZE, Fecce; Sterco.

Fezza de zentE, Feccia di gente; Canaglia; Gentaglia; Schiuma della plebe. FIA, 8. f. Figlia o Figliuola, E dicesi nel parlare domestico anche per amorevolezza.

FAR D'UNA FIA CENTO ZENERI, detto fig. Far d'una cosa piccola molte parti. VOLER BEN A LA MAMA per la fia. V. Ben. LA MARE VALENTE FA LA FIA BONA DA GNENTE. V. MARE.

FIA è anche Termine che usavasi sotto il Governo Veneto, e vale Catasto, Libro in cui sono registrati i possessori di beni e fondi stabili, colla nota delle cose possedute sulle quali si pagano le pubbliche gravezze. Ora dicesi da' Lombardi CATASTRO, corrotto da Catasto.

FIA, s. m. Fiato e Alito.

BUTAR VIA EL FIA, Perdere il fiato ed il tempo; Predicar a’porri; Appiccar brevi, Raccomandarsi in vano senza poter ottenere cosa alcuna.

CHIAPAR FIA, Raccorre o Ricogliere o Riavere il fiato o l'alito, Pigliar fiato;

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IN FIA, Sottovoce. PARLAR IN PIA, Parlar sottovoce o sommessamente. MANCANZA DE FIÀ O DE RESPIRO, Affannamento e Afa.

MERCANTE DA FIA, detto furbesco, Spia; Marachella; Soffione.

ME XE CASCA EL PIA, Mi cascò la milza, le braccia, l'ovaia, il fiato, Il fegato, le budella; e vale Ho perduto il coraggio.

NO AVER EL FIÀ CHE SIA SOO, Non poter dir mesci; Non aver tempo a mettersi mano a bocca, Aver grandi affari.

No ME XE RESTÀ FIÀ ADOSSO, Non mi restò fato addosso, Dicesi talor per paura o per estrema sorpresa.

NO PODER AVER EL FIÀ, Non riavere l'alito.

NO POSSO TIRAR EL FIA, Non mi tocca a dir Galizia; Non posso fatare o rifia

tare.

NO SE CHIAPA FIA O NO SE FA FIA, Non si fa fiato, dicono i Bottegai o Faccendieri quando non si fa faccende.

PER MANCANZA DE FIA, detto fig. Per non avere cum quibus, cioè danari. SIN CHE GH'È FIÀ GH'È SPERANZA, Chi ha Chi salva la pelle, la tempo ha vita carne rimette, Modo proverb. che si dice di Chi sia scampato d'una grave malattia. TEGNIR EL FIA, Ritener l'alito, Non respirare.

TOR SUL FIA, Pigliar sul fiato, cioè Sulla parola.

TIRAR EL FIA, Ritrarre l'alena o Succiare, Per quel tirar che si fa del fiato a sè ristringendosi, quando o per colpo o per altro si sente grave dolore.

TOR EL FIÀ, Mozzare il fiato, Dicesi dell'Impedire che fa il vento troppo impetuoso il respiro.

UN FIL, Un fiato, Un pocolino; Un miccino; Un micolino; Un minimo che. ZA UN FIA, Or ora; Momò, Momenti

sono.

CAVAR EL FIAO DAL CORPO, Maniera ant. Cavar l'anima dal corpo, Uccidere.

TEGNIR EL FI, dicesi anche Prendere una tira, cioè Tirata di fiato soppressa, V. TIRA.

TIRO SU EL FIÀ PEN NO MORIR, Risponde taluno per ischerzo a chi gli dimanda che

cosa egli faccia, Io ho rifiatato; ovv. Io rifalo per non morire.

-

FIA, Via e Vie, Voci che adopransi nel molOTO FIA OTO VAL SEStiplicare i numeri SANTAQUATRO, Otto via ollo fa sessantaquallro.

FIABA, 8. f. Fiaba; Favola; Fola; Baia.

In altro sign. Bubbola; Canta favola; Melarancia; Fandonia, Spiritosa invenzione di che che sia per burlare.

Cipollata, dicesi per Sciocca stravaganza. LE XE TUTE FIABE. Le son tulle bubbole, pantruccole, novelle.

CONTAR FIABE, Favoleggiare o Favolare, E quindi Favoleggiamento. V. FIABÒN. LA FIABA NO XE NE PIÙ CURTA NE PIU LONGA, VU SCURTÈVE UN DEO, CHE MI ME SCURTARÒ UN ONGIA, Ovv. LONGA LA FIABA, CURTA LA VIA, VU DISÈ LA VOSTRA CHE MI HO DITO LA MIA; OVV. CURTA LA FIABA, LONGA LA VIA CONTÈME LA VOSTRA CHE LA MIA XE FINIA, Formole e cenni delle Novelle finite, che usavansi in Venezia. In Toscana dicono, Larga la foglia e stretta la via, dite la vostra, che ho detto la mia. FIABAZZA, s. f. Favolaccia. FIABÈTA, 8. f. Favoletta; Favoluccia; Novelluzza; Filastroccola, Piccola favola

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FATO A FIAMA, Fiammato, dicesi del Drappo, Che ha la figura di fiamma, ch'è lavorato a fiamma.

LA SO FIAMA, La sua fiamma, cioè La sua amante o Innamorata. FIAMANTE NOVO FIAMANTE, Nuovissimo, Appena fatto, e dicesi d'un abito e simili.

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esce per le parti da basso ma senza rumoe. V. SCOREZA.

FIAPÈTO O FIAPOLIN, add. Sommoscio ; Soppasso.

PAPIO, add. dicevasi anticam. per INFIArio. V.

IAPO, add. Vizzo; Mescio; Floccido; Floscio: Mucido, Si dice delle cose che hanno perduto la loro sodezza e durezza

Grin

-

FIAMEGIANTE, add. Nuovo di pezza; Nuovo che arde; Nuovo che sfolgora, Di- 20; Rugoso; Raggrinzato, dicesi a quel Corpo ch'è pieno di crespe o grinze cesi d'un bell'abito che uno sfoggi. Vincido a Quelle cose che per umidità FIAMENGA, s. 1. Fiamminga, Piatto cuperdono in buona parte la durezza, come capo o centinato, per uso di servir in tavola le vivande stagne secche. cialde e simili Fiamminghella dimin. di Passo, dell' Erbe e delle Frutta, quando per mancamento d'umore hanno cominciato a divenir grinze e a patire, Suppasso, Quasi passo - Dilègine, vale Di poco nervo, facile a piegarsi, e dicesi per lo più di Carta, Drappi e simili, e figur. Di altre cose an

Fiamminga.

FIAMIA, detto per Agg. a Uomo, Volpone; Fantino, Doppio; Astuto; Maliziato

Uomo vantaggioso e che fa professione di aggirare gli altri Sorbone, dicesi di Uomo cupo, che tutto intento a'proprii vantaggi procura segretamente e con accortezza di conseguirli. V. GATAPIATA.

Mammamia, è lo stesso che Quietino, Ipocritino.

FIAMINGHE, s. f. Spere, Si dicono i Diamanti lavorati in figura piana e semplice a similitudine d'una spera. FIAMOLA, s. f. Banderuola o Pennoncello, Quelle strisce di drappo che si pongono ad ornamento delle navi in certe solennità.

FIAMOLA, dicesi anche per Fiaccola; Fiammella; Fiammetta; Facellina ac

- Apologo e nel dim. Apologhetto, Favola morale, e si dice propr. di Quelle ove si introducono animali a parlare. FIABON, Fuvolone, Agg. che si dà a chi racconta favole, che anche dicesi Bubbolone e Favoleggiatore Carolaio, si chiama Colui che racconta bugie Cianci- FIANCÀ, add. Fiancato, vale Fortificato ne' fianchi Fiancuto, Che ha gran fianchi. Donna ben fiancula. FIANCADA, s. 1. Fiancala o Sfiancata, Colpo dato altrui nel fianco.

vendolo o Ciancero e Ciancioso, Parabola

no che vende ciance.

FIACA, 8. f. Stracchezza; Stanchezza; Lassezza; Lassitudine.

FIACA, dicesi per Flemma; Tardità; Lentezza; Lenlore, E per Svogliatura; Svogliataggine.

TORLA CON FIACA, Pigliarla a bell' agio con flemma o con dolcezza, e vale Non adirarsi.

FIACADA, s. f. Pippionata, Cosa sciocca o scipita.

FIACON, add. accresc. di FIACO. V. STRACO. FIADA, s. f. e nel plur. FIAE, T. antiq. Fiata; Volta. V. VOLTA.

TAL FIAE, Talvolta; Alcune volte. È ar

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cesa.

Detto in T. mar. Fiancata, dicesi lo Sparo di tutta l'artiglieria d'un fianco della nave. Bordata, in questo senso è Francesismo.

FIANCADURA, s. f. T. de' Fornai, Attaccatura, Sito laterale del pane che n'ha toccato un altro di fianco nel forno, e che non ha orliccio, cioè crosta. FIANCHIÈTO, s. m. Cercine, Guancialetto che si pongono alcune donne intorno ai fianchi per comparir fiancute. FIANCO, s. m. Fianco e Gallone.

GROSSO DE FIANCO, Fianculo; Benfiancuto, Che ha gran fianchi: dicesi di PersoSENZA FIANCHI, Sgroppato.

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cora.

DEVENTAR FIAPO, Rarvincidire; Avvizzare; Avvizzire: Invizzire.

ROBA FIAPA, Grinzello, Cosa divenuta floscia e aggrinzata.

FIAPO, dicesi nel parlar fam. figur. di Persona, e vale Svogliato; Accapacciato e Pieno di lasciami stare.

CARNE FIAPA, Guizzo Mencio; Carni mence e snervate. O trippa mia com' ella è guizza.

FIAPOLIN, add. dimin. di FIAPO, V. FIA

PETO.

FIASCA, s. f. Fiasca e nel dimin. Fiaschetta, Arnese di latta o d'altro metallo fatto a guisa di fiasco ma schiacciato.

FLASCHE, Fiasconi; Boccioni; Bozzacchioni; Cestoni; Poppe a dondoloni che paiono ventri vani; Bariglioni cascanti. FIASCHEZAR, o FIASCHIZAR V. Lo stesso che FAR FIASCO. V. FIASCO. FIASCO, s. m. (dal tedesco Flasch, da cui il latino barb. Flascus e Flasco) Fiasco.

FIASCO COL COLO STRETO E CO LA BOCA LARGA, Vaso o Fiasco col collo strozzatoio o Vaso strozzalo.

FIASCO COL COLO LONGO E STORTO, Borbottino.

FIASCO IMPAGIA, dicesi per ischerzo e fig. d'Una persona estremamente grassa. V. DAMEGIANA.

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QUEL DAI FIASCHI, Fiascaio. QUANTITÀ DE FIASCHI, Fiascheria. METER IN FIASCHI Infiascare. FIASCO dicesi pur figur. per Ernia; Crepatura. V. BÁÒN. FIASCO, nel parlar fam. detto fig. CacaFAR FIASCO, ta, Impresa male andata Far fico; Pisciarsi addosso; Fare un buco nell' acqua; Dare in nulla, in ceci, in tinche, in budella; Dar del culo nel cavicchio; Abortire; Fare una vescia; Far la zuppa nel paniere: tutti modi bassi, che si dicono di Chi imprende a far cosa che gli riesca male - Fiascheggiare, detto fig. e in modo basso, vale Commettere un fallo ora in uno, ora in un altro luogo Ricella provata e non riuscila,

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FIASCO DA FOGO, T. mar. Dardo infocato, Bacchetta di fuoco d'artifizio per lanciarla nelle navi nemiche col cannone o col moschetto e incendiar le vele. FIASCOLA, s. f. T. mar. False lance, si chiamano que' Cannoni di legno che talvolta si mettono ne' vascelli mercantili lungo il bordo, per farli apparire armati. FIASCONA, add. Pocciosa, Femmina popputa e assai grassa.

FIASTRO, 8. m. Figliastro e alla latina Privigno.

FIAT. Voce latina che si dice nel seguente dettato: IN T'UN FIAT, In un fiato; In un alito; In un attimo.

FIATIN, lo stesso che FIAETIN, V.
FIBRA, s. f. Fibra.

NON AVER FIBRA, Non aver forza; e vale anche Non aver coraggio.

DILATAR LE FIBRE, Dilatar le fimbric; detto metaf. vale Abusarsi del potere; Voler comandare o Far troppo. FICA, 8. f. T. de' Cacciatori valligiani, Starna minore, Uccello acquatico del genere de' Gabbiani, detto da Linneo, Sterna nigra; il quale frequenta i fiumi, le peschiere e i lidi del mare. Non è buono a mangiare; ed è più piccolo della Starna cenerina (Cocaleta.) V. Giagà. FICADA, s. f. Ficcatura; Ficcamento.

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FICAR BASI, Figgere de' baci; Baciare. FICAR EL CHIODO, detto fig. Ficcarsi in umore, in testa, in capo, vale Ostinarsi.

FICARGHELA A QUALCUN, Maniera bassa e fam. Appiccarla a uno; Affibbiarla; Accoccarla; Barbarla; Cularla; Fregarla a uno; Caricarla a uno; Farla a uno, Ingannarlo FICARGHELA COL COGIONELO O COL SPUAZZO, Tal ti ride in bocca. che dietro le l'accocca VARDA CH' EL TE LA FICA, Guarti; Guardati; Guarda la gamba ADESSO CHE LA FICO, Ora gliel' accocco, cioè lo prendo di mira - A MI NO I HE LA FICA, A me non ficcheranno eglino questa pollezzola dietro, cioè Non mi corbelleranno.

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FICAR LA PENOLA, Modo antiq. e met. Penetrare; Saper ben addentro la cosa com'ella è.

FICAR LA TESTA sul cavazzil, Confiecare il capo su! piumaccio, Mettersi a dormire. FICAR, detto in T. mar. Beccheggiare, Dicesi quel Moto che fa la nave barcollando da poppa a prua.

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FICARSE O IMBUSARSE, Figgersi; FiccarDove si e Sofficarsi, cioè Nascondersi DIAVOLO S'ALO FICA? Dove diavol s'è fillo colui? Dove mai s' è imbucato, inselvato? FICARSE DRENTO IN UNA COSSA, Affiggersi; Immergersi; Profondarsi; Ficcarsi, Ap-| plicarsi.

FICARSE IN CUOR UNA COSSA, Infiggersi nel cuore, detto fig.

FICARSE IN TESTA QUALCOSSA, Cacciarsi o Ficcarsi in capo, Ficcarsi in umore o in testa, valgono Ostinarsi.

FICARIOCHI ADOSSO A QUALCUN, Fissare gli occhi, la vista etc. su qualcheduno. FICARSE LA COA IN MEZO ▲ LE GAMBE, V. Cor.

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canta il gloria; Tulte le volpi si riveggono in pellicceria.

FIEREZZA, 8. f. Fierezza.

FAR LE SO FIEREZZE, Fare i suoi sfoghi; Ricattarsi; Riscuotersi.

STA SERA VOGIO FAR ANCA MI LE MIE FIEREZZE, Io vo'slassera anch' io far le mie lotte, cioè Pigliarmi tutte le soddisfazioni possibili. Far le sue lotte, vale Fare i suoi sforzi, Fare il possibile.

FIETIN, lo stesso che FIAETIN, V. FIÈVELE, T. ant. Fievole, Debile, Stan

Co.

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FIFA, s. m. e nell' accr. FIFON, Bietolone e Belone, Dicesi di chi piange per poco. Piagnolente; Piagnoloso; Piagnone. FIFADA, DAR UNA FIFADA. V. Fifir. FIFAR O FIFOLAR, V. Fignolare, Rammaricarsi e scontorcersi per dolore Piagnucolare, Piangere alquanto - Sbietolare, Intertenersi e scioccamente piangeGagnolare, Dolersi e rammaricarsi con parole non affatto intese, mescolate con sospiri e singulti, che anche si dice Miagolare Piagnolare, dicesi in modo basso di Coloro che, ancorchè abbiano assai, sempre si dolgono dell'aver poco, che anche dicesi Batter marina.

re

FIFEZZO, 8. m. Piagnisteo o Piagnistero; Nicchiamento; Rammarichio, Il fignolare.

FİFOLO, V. CIFOLO. No so COSSA FICARGHE, Non so che farci | FIFÒN, V. Fifa. o farvi. FIGA, 8. f. Fica. FAR LE FIGHE, Maniera ant. Imprecare; Augurar male altrui.

QUESTA NO TI ME LA FICHI, Questa non la gabello o non è da gabellare; È da pigliar colle molle, cioè È una grossa minchioneria.

FICHETO. ANDAR DE FICHETO. V. ANDAR. FICON. V. De ficòn.

FIDA, s. f. chiamavasi ai tempi del Governo Veneto il Suffragio conceduto per mesi quattro dalla Magistratura competente agli oberati onde convenirsi, potendo, amichevolmente coi loro creditori. FIDAR O AFIDAR, V. Fidare; Affidare.

FIDAR QUALCUN; Affidare; Assicurare; Dar fiducia FIDAR QUALCUN AL ZOGO, Dar pasto, Lasciarsi vincere al giuoco avvertitamente, per tirar su il giuocatore.

VARDA COME CHE TI TE FIDI, Chi si fida rimane ingannato, Prov. che si dice per Mostrare la necessità in cui siamo di cautelarci. Da chi mi fido mi guardi Dio.

NO TE FIDAR DE CHI HA MANCA UNA VOLTA, A can che lecchi cenere non gli fidar farina; A gatto che lecca spiedo non gli fidare arrosto. V. SCOTA. FIDUCIARSE, v. Aver fiducia; Confidare; Promettersi; Aspettarsi. FIEN. V. Fen. FIERA, s. f. Fiera DA, Fiera morta.

FIERA MUPA O BALOR

In fin de la firRA, Nello scorcio della fiera, dicesi allora quando sono intorno al fine i negozii della fiera.

LA FIERA DEI BARONI DURA POCO, Le aliegrezze de'tristi duran poco; Alla fine si

FAR LE FIGHE A QUALCUN, è pur frase antica nel signif. di Burlare; Beffare; Schernire. Far le fiche o le castagne è Quell'atto, che colle mani si fa in dispregio altrui, messo il dito grosso tra l' indice e 'l medio.

FIGA o anche FIGA, T. de' Pesc. Fica,

Pesce di mare ch'è molto simile alla Lizza nella figura, detto quindi da alcuni LızZETA, ma più sottile alla coda; che ha il fondo del corpo argenteo, con listine gialle longitudinali e con macchie giallo-sporche da una parte, e con la pinna caudale forcuta. Sembra essere lo Stromateus Fiatola, Linn.

FIGA e FIGAO, 8. m. Fegato. FIGA PIEN DE BIATE, V. BIATA. FIGA COL RADESELO, Fegatello e Fegatelletto.

AVÈR EL MAL DEI DO FIGAI, Aver il male della gravidanza.

AVÈR EL FIGÀ MARZO CO QUALCÙM, Aver l'animo grosso; Aver il tarlo con alcuno; Portar ruggine con alcuno, Odiarlo.

SCALDARSE EL FIGA, Ingrossarsi il sangue; Adirarsi; Incollerire.

FIGAL SOTTO I OCHI. V. CARAMALI SOTO I OCHI, in CARAMÅL.

FIGA detto per FIGA, V. FIGADEI, 8. m. Coratelle: perchè i volatili e gli animali piccoli e i pesci non hanno fegato distinto dalla coratella.

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Quello de' polli e degli uccelli, benchè più propr. dicasi Coratella, e nel dimin. Coratellino. FIGARÓLA, s. f. Brocca, Canna allargata | FIGO D'INDIA, detto anche ERBA DA CALI,

in cima per uso di cogliere i fichi. FIGAZZO, s. m. Ficaccio, Gran fico. FIGHER, 8. m. Fico o Ficaia, L'albero che produce il Fico frutto, detto da Linn. Ficus carica.

CAMPO DE FIGHèri, Ficheto o Fichereto, piantato di fichi.

FIGHI o anche FONGHI E SPONZE, chiamano i Maniscalchi le Escrescenze carnose nei piedi del Cavallo, che gli producono zoppi

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EL FIGO BON GA D'AVER CAMISA DA PITOCO, COLO DA IMPICÀ E CULO DA PESCAÒR, dicesi da noi proverbialmente. Il fico vuol avere due cose, collo d' impiccato e cumicia da furfante: detto così perchè Quando è ben maturo torce il collo e si piega e la pelle screpola, si che ha la camicia stracciata. Noi vi aggiungiamo la terza qualità cioè quell' umor viscido dolcissimo che cola dal suo fiore, e ch'è un altro indizio della perfezione del frutto; detto per simil. del Pescatore ch'è bagnato.

STRUCOLAR I FIGHI PER FARLI PARER MAU

I, Stremenzire i fichi, ch'è Spremerli, brancicarli, farli venire a stento. Quindi Fichi stremenziti ovv. fattizii o faccitizii.

A L'AMIGO CURIGHE EL FIGO. V. PERSEGO. DOPO I FIGHI GHE VOL AQUA, Al fico l'acqua ed alla pera vino. Prov.

NO STIMAR UN PIGO, Non reputare un cavolo o un fico; Stimar uno come il terzo piede, Niente stimare.

SALVAR LA PANZA PER I FIGHI, V. SALVAR. FAR UN FIGO LA GREGA, Far le fiche o le castagne, V. FIGA.

FIGO MORO, dicono i Maniscalchi ai Porrio a certe Escrescenze dure, indolenti e prive di pelo in varie parti della cute, che si veggono disperse talvolta nel Bue e più spesso nel Cavallo.

FIGO DE MAR, T. de' Pesc. Fico marino, Produzione marina del genere degli Alcionii, detta da' Sistem. Alcyonium Ficus. È di sostanza interiormente polputa, fibrosa, di forma ovale, di colore olivastro e diseccato: rassomiglia ad un fico appassito, dal che trasse il nome volgare. FIGO, s. m. T. de' Pesc. Pesce di mare, che secondo il Nardo è il Blennius Phycis di Linneo o sia il Gadus Albidus dello stesso

Autore. È piuttosto raro presso noi; non

Fico indiano o Tuna e Opunzia, Specie di Catto con foglie impiantate o nate una dall'altra, carnose e sparse di spine molto acute. I Botanici lo chiamano Cactus Opuntia. I suoi fiori sono giallastri e i frutti rossi con figura di fico.

FIGURA O FEGURA, S. f. Figura.

FAR BELA FIGURA, Far compariscenza, comparsa, apparenza Campeggiar bene o male, dicesi di Figure o immagini che in confronto d'altre facciano buona o mala figura → FAR LA PRIMA Figura, Primeggiare, Sostenere il primato.

FAR UNA FIGURA DE CARTON, Esser pergola, dicesi di Chi si ritrova a ragionamenti ch'e' non intende o in una conversazione, dove tutti sieno impiegati e a lui tocchi a starsi - Cuocer bue, vale Consumare il tempo in cosa che non s'intenda o non se ne gusti.

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FIGURA DA VENTOLI, Figura da cembalo, Dicesi d'uomo di poco garbo, per esser dipinti i cembali di figure malfatte, che dicesi anche Fantoccio e Burattino Figura del Calotla, vale Uomo di brutto aspetto e contraffatto FIGURA DA RIDER, Derisibile, Meritevole di scherno e di derisione CHE FIGURA! Che figura da cembalo! FIGURA D'UN BASTIMENTO, V. in SPERÒN. ANCUO IN FIGURA, DIMAN IN SEPOLTURA. Oggi vivo, domani morto. FIGURANTE, s. m. Figura o Figurante da teatro.

FIGURAR, v. Figurare, Far figura.

In altro senso, Far figura, apparenza, compariscenza o mina; Distinguersi; Spiccare; Far bella mostra.

FIGURAR BEN UNO, Raffigurare o Figurare, Riconoscere uno a' lineamenti della faccia, Ravvisare.

FIGUREVE O FIGURÈMOSE O LA se figuri, Figuratevi; Ponete o Ponete il caso; Pogniam figura FIGUREVE SE GO AUDO GUSTO, Pensate s'io n'abbia avuto gusto o piacere o gioia.

FIGURARSE! Detto coll' ammirativo, Figuriamoci! Immaginatevi! Pensate! FIGURITE! Eh pensa! FIGURAZZA, 8. f. Figuraccia, Brutta gura Ceffauto, si dice di certe facce deformi, scolpite o dipinte ne' vasi.

On CHE BELA FIGURINA! Figurina, dicesi anche delle Persone ironicamente o per dispregio.

FIGURIN, s. m. Figurino, voce dell'uso, si chiama Quella figuretta di uomo e di donna intagliata e colorita, che ogni mese si manda da Parigi e quindi da Milano, nel Regno Lombardo Veneto, cogli abiti e abbigliamenti di nuovissima moda. FIGURISTA, s. m. Plasticatore o Plastico, Colui che fa le figure di terra - Ceroplasta, Chi fa figure o figurine di cera Gessaiuolo, Formatore di statue, vasi od altro che si getta in gesso.

Figurista, in T. di Pittura, dicesi il Dipintor di figure, come Fiorista, Paesista per dipintor di fiori e di paesi. FILA, s. f. Fila e Riga, Seguito di persone o di cose.

li.

FILA DE CAMARE, Riscontro di stanze. FILA DE MONTI, Giogaia o Catena di mon

FILA DE ALBORI, Fila o Filare di alberi. V. FILAGNA.

FILA DE CAREGHE, DE GOTI e simili, Filar tessa di seggiole, di bicchieri etc.

IN FILA, Alla fila, Successivamente. METERSE IN FILA, Affilarsi; Far fila; Ordinarsi in fila. Affilarsi uno avanti l'altro Sfilare o Sfilarsi è il suo contrario. FILA, add. Filato, Ogni cosa filata - Filati, in forza di sust, s'intende principalmente, la bambagia filata. V. BAVELA.

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Parlandosi di ferro che taglia, Affilato, vale Molto tagliente.

FILA FILA O VISO FILA, Faccia affilata; Viso o Volto affilato, cioè Scarno, sparuto. FILAI, nel numero del più vale Continui, CINQUE O SIE Zorni seguenti, successivi FILAI, Cinque o sei giorni continui, successivi o a dilungo o alla distesa. FILACALIGO, s. m. Assolligliatore, Colui che sofistica, cavilla e la vuol veder troppo per minuto.

FILADA, 8. f. Rabbuffo, Quella bravata che si fa altrui con parole minaccevoli. Onde Fare un rabbuffo o un solenne rabbuffo.

In altro sign. Gridata; Rammanzina o Rammanzo, Riprensione. V. RomanCINA.

BON DA FAR FILADE, Buono da braverie, da bravate, da fare spauracchi o soprav venti.

FILADI, s. m. Filati, cioè Bambagia ridutta a filo, filata.

fi-FILADORA (coll' o serrato) s. f. Filatora o Filatrice, Donna che fila a prezzo. V. FiLÒN. FILADURA, 8. 1. Filatura o Filato, Ogni cosa filata.

FAR FIGURAZZA O FIGURONA, Far gran mina, gran figura; Far grande appariscenza o compariscenza. FIGURÈTA FIGURIN FIGURINA Figurina e Figurettina. V. SALTAMARTIN. BEL FIGURIN, Bel figurino, dicesi di Persona piccola, ma ben formata, snella e che abbia tutta la regolarità nelle sue parti.

8. f. Figurelta; Figurina o

FILADURA DE FERI, Affilatura.

FILADURA DE DISCORRO, V. LIGadura.

VE PAGARÒ CO LA FILADURA, Sconterò la valuta col filato. FILÀGNA, 8. f. T. agr. Anguillare, Lungo e diritto filar di viti. FILAGRANA, 8. f. Filigrana, Lavoro di fiTo in grana.

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