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PÈPOLO, add. Nano; Piccino, Bassetto di

statura.

PEPOLOTO, add. Tozzotto, direbbesi di

Persona tarchiata e bassa.

PER (coll' e aperta) s. m. e nel plur. PERA, pur coll'e aperta, Puio ; Paro ; Coppiu. Due della stessa cosa.

QUESTO XE UN ALTRO PER DE MANEGHE, V. MANEGA.

so; Pidocchiosaccio; Piattoloso, Schifo, Pieno di lordure e di pidocchi — Lendine, dicesi a Persona di poco conto. Onо PEOCHIOSO, Tapino; Strello, Estre- PER, prepos. Per. mamente avaro.

PROCHIOSO! Detto per disprezzo di uno, Nuvol di pidocchi! Bolla acquaiuola ! PEON, s. m. Pedone, Gran piede. V. PEAZZO.

PEON D'UN ALBORO, T. agr. Pedale dell'al bero, cioè il Tronco, lo Stipite. PEÒTA, 6. m. T. mar. Pedotto o Pedoto e Pedotta o Pilota e Piloto. Guida, ma per lo più di mare. V. NOSTROMO.

PEOTA PRATICO, Locatiere. Pilota pratico di certi luoghi dove dimora, per condurre a un bisogno le navi che vi passano.

Peola, dicesi a Barca notissima, di mediocre grandezza, col suo coperchio che va più a remi, e fa buona comparsa.

PEOTA, per simil. nel parlar fam. dicesi per Direttore; Protetture; Putrono, Quello cioè che dirige e protegge altrui e totalmente lo assiste in un affare.

Le PROTE servivano all' uso delle regate, e in tali occasioni si addobbavano sfarzosamente e simboleggiavano o i quattro elementi o la caccia o la pesca e cose simili. Gli otto remiganti avevano de vestiti corripondenti.

FAR PEOTA, diciano all' Unirsi che fanno in brigata molte donne, per lo più di S. Nicolò e di Castello, prendere a nolo una PROTA e andar gironzando per li canali di Venezia, e talora recarsi al Lido od a Mestre, cantare e suonare il cembalo, ballare e gozzovigliare. Fur brigata.

DEO PEOTA. V. DEO DE MEZO in DEO. PEOTAR, v. Pilotare un bastimento, vale Rimurchiarlo In altro sign. Guidare; ed è quando un Barcaiuolo di ventura entra per viaggio in una barca per guidarla e condurla salva al suo destino. PEPA O PEPE (coll'e aperta) (dal lat. Pepo e dal greco Pepon, Popone o Mellone) dicesi per agg. a persona nel sign. appunto di Mellone che vale fig. per Insulso, Stupido, Tenteunone.

PEPA si dice ancora nel sign. di Acquacheta; Soppiatione; Gallone, uomo simulatore NO TE FIDAR DE PEPE, Non ti fidar d' acque chete; Guardati da le ccque chete. Detto figur.

PEPE (colle aperta) s. f. Scarpellina e Scarpettino, Piccola scarpa. Voce de' faneiulletti.

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PER BELO L'È BELO, Quanto sia alla bellezza non v'ha a ridire, È bello assolut. Per andar, andABEMO, In quanto al viaggio lo furemo.

AVER PER MAN UNA COSSA, Aver a mano che che sia; Aver a mano o tra mano un trattato, un negozio.

Si vuol avvertire che alla preposizione Per non può corrispondere l'avverbio Onde, come alcuno fra'nostri si permette di dire in qualche scrittura. Dicono, per esempio, Vi mando questu lellera onde furvi sapere, in vece di per farvi sapere.

Vedasi nel Dizionario enciclopedico di Alberti la voce Onde.

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* Quest' avvertenza, che fa il chiarissimo autore, basandosi al Dizion. Enciclop. dell'Alberti, non ha reale fondamento; i moderni Grammatici realmente riprovano l'uso dell'onde in senso di per, acciocchè, affinchè, ma affatto a torto e senza il minimo fondamento, giacchè ne abbiamo numerosi e splendidi esempi di autorevolissimi scrittori, quali Menzini, Segneri, Lasca, Tasso, Ariosto, Bracciolini, Marchetti etc. Importa dunque non lasciar correre questo preteso anatema dell' onde in significato di per, anatema affatto insussistente.

DA PER LU, DA PER MI, V. in DA. PERA (coll'e aperta) s. f. Indizio; Sentore, Indirizzo, Orma.

AVER QUALCHE PERA, Averne qualche indizio o sentore. V. USA.

FAR LA PERA A UNO, Fur la pera (coll'e streita) o Far la susina, vale Spiare gli altrui audamenti. Stare alle vedette o sulle vedette o alla vedctla, Star attento per os

servare.

PER ADESSO, modo avv. Per ora; InlanPER ALTRO, modo avv, Del resto; Ma; Per altro. Quanto a quello che resta a dire. PER APONTO O PER APUNTO, modo avv. affermativo, Per l'appunto ; Dirittamente; Precisamente; Giusto ; Si. V. APONTO. PER ASSOLUTO,modo avv. Assoĝulamento. le; Decisivamente, Di sicuro. Checchè ne sia o ne dica o ne avvengu. PER BACO. V. PER DIA.

PER BEL DILÈTO, modo avv. Per sciocco piacere; Per gioco, vale Inutilmente. PER BON RESPETO, modo avv. A cautela; Per buon governo.

PER BURLA, modo avv. Giocosamente; Per burla.

PER CASO, V. PER ACIDENTE. PERCEPIZIO, s. m. Voce bassa, Storpiatura di PRECEPIZIo, ch'è voce meglio detta per Precipizio.

NO TANTO PERCIPIzio, A passo a passo si va a Roma, prov. e vale che non si dee nello spedir le cose esser troppo precipitoso, ma procedere maturamente. PERCHÈ, Perchè, Particella interrogativa.

Perchè è talvolta particella che rende ragione del detto, Perciocchè ; Imperciocchè ; Poichè; Posciache; Perocchè.

GHE SARÀ EL SO GRAN PERCHÈ, Non sine quare; Non senza cagione. Non gira il nibbio giammai che non sia presso una carogna.

PERCHÈ DE Sì e PERCHÈ DE NO, Perchè si; Perchè no, Modi che si usano per rispondere altrui quando altri non vuole o non sa rispondere il perchè.

NE PERCHÈ NE PER COSSA, Ne perchè nè per cui. V. PERCOME. PERCIÒ, Perciò, Per questo.

Dicesi anche talvolta per Perchè - Go dà do soldi perciò ch'el VAGA VIA, Gli ho donato due soldi perchè se ne vada. PERCOME, Percome, avv. e vale In che modo, In che guisa

HO SAUDO EL PERCHÈ 'L PERCOME, Ho sαpulo il perchè e il percome, cioè Il fatto e la ragione.

PER COSSA O PER CHE COSSA, modo avv. Per qual cosa; Perchè; Per qual ragione, e va coll'interrogativo. PERCOTAR, v. Pillottare, Gocciolare sopra gli arrosti lardone o simile materia strutta bollente, mentre si girano.

PERCOTAR, dicesi talvolta fam. nel sign. di Percuotere, Dar le busse. V. PETUFAR. PERCOTER (coll' o largo) v. SOL CHE ME PERCOTE, Sol che percuole cogli accesi suoi rai; Sole cocente. PERCURATOR, voce bassa, detta in vece di Procuratore. Vi corrisponderebbe Pericolatore, Voce travolta, detta da persone idiote e rozze per Procuratore. PERDER, v. Perdere, Restar privo d' una cosa già posseduta. Smurrire, vale Perdere ma non senza speranza di ritrovare. PERDER A BRAGHESSE CALAE, Perdere a brache calate, vale Ignominiosamente. PERDER EL CRUO E'L COTO, V. CRUO. PERDER EL CERTO PER L'INCERTO, Perdere il trollo per l'umbiadura, detto tig. Perder el late, Cansare il latte, Dicesi delle donne.

Perder el sono E LA FAME, Perdere il cibo e il riposo, cioè l'appettito ed il sonno. PERDER EL TEMPO, Pesture o Batter l'acqua nel mortaio; Metlere stoppia in aia ; Dar l'incenso ai grilli; Predicare al deserlo o ui porri; Anfanare a secco; Gittar il tempo e la fatica.

Far perder el tEMPO A UNO, Scioperare uno, Levar chi che sia delle sue faccende facendoli perder tempo.

PERDER I OCHI, detto fig. Non veder lume, perder per qualche passione la conoscenza delle cose.

PERDER LA CAMISA, Fare a perdere colle lasche vuote, modo basso; dicesi di Giuocatore sfortunato.

co.

PERDER LA FORZA, Allenare, Divenir fiac

PERDER LA MEMORIA, Smemorare, verbo neutro, Perdere la memoria.

NO PERDERLA MARZA, detto fig. Non perderla in tullo; Non perderla affutio.

PERDER LA TRAMONTANA, V. TRAMONTANA. PERDER LE MAN DAL FREDO, Mozzare le mani dal freddo.

PERDER L'INCONTRO, Perder l'acconciatura, Dicesi quando vien meno l'occasione di far quello che altri s'era preparato. PERDERSE, Appillottarsi, cioè Fermarsi in un luogo oziosamente senza pensar ad uscirne Arrenare, per metaf. dicesi di Uno il quale ha cominciato a favellare alla distesa o recitar un'orazione poi temendo o non si ricordando si ferma - Pigliar vento o Prender vento, figur. si dice dello Smarrirsi in favellando.

PERDERSE in T. di Bigliardo. Perdersi, vale Cacciar la propria palla in buca ovvero farla saltar fuori del bigliardo, o finalmente abbattere con essa i birilli.

PERDERSE IN TE L'ABONDANZA, Affogare nella bonaccia o alla porticcius'a ; Adombrare ne ragnateli, modi fig. che vagliono Non sapersi regolare in mezzo dell' abbondanza.

PERDERSE IN T'UN GOTO D'AQUA O IN T'UNA MERDA DA GNENTE, Affogare in un bicchiere d'acqua; Affogare ne'mocci o alla porlicciuola; Rompersi il collo in un fil di paglia; Adombrare o Inciampar ne' ragnateli; Morir di fame in un forno di schiacciatine o in una nave di biscollo o in una madia, Smarrirsi, perdere il coraggio ad ogni piccolo sinistro evento.

PERDERSE NE LA PELICITA, Affogare nella bonaccia; Perdersi nella fe'ic là.

PERDER TUTO, Perdere gli occhi, Ogni cosa - L'È VEGNUO PER GUADAGNAR E EL LI HA PERSI TUTI, Egli è venuto per lana e se n' né tie teso, Die di uno che si leva da giuoco scusso, cioè ha perduto tutti i danari che aveva in borsa

EL LOVO PERDE EL PELO MA NON EL VIZIO, Il lupo cangia il pelo ma non il vizio o il vezzo o la natura.

FAR PERDER A QUALCON LA TRAMONTANA, Cavar uno di schermu o di tema, Fargli perder la regola nell' operare. Confondere alcuno; Farlo smarrire.

No GH' PERICOLO CH'EL SE PERDA, Non g'i muore la lingua in bocca; vale Esser loquace.

O PERDER EL DEO O TAGIARSE EL BRAZO, Bisogna bere o affogare, Prov. dicesi di Chi si trova in estrema angustia e necessità di risolvere.

PERDESTO, add. da Perdere Perduto
EL GA PERDESTO, Egli ha perduto.
PER DIA

PER DIANA

PER DIANA DE DIA Tutti modi avverb. PER DINA

e specie di giuramento, A fe; A fe di Dio; Per mia fe; In fede buona; Affededdieci;

Daddovero; Daddoverissimo; Alle guagnèle, In Toscana si dice anche Perdinei. V. DIA.

PERDIBILE, agg. che dassi nel giuoco dell'Ombre, ed altri, ad una giuocata cbe s'abbia in mano, e vuol dire Giuoco dubbioso, che si può perdere.

PERDITA, 8. f. Perdita, Pregiudizio, Discapito.

PERDITA DE TEMPO, Scioperio, Lo scioperarsi, Perdimento di tempo, e quindi Scioperone e Scioperato, vale Sfaccendato, Ozioso.

PERDITEMPO, 8. m. Perditempo e Scioperio, Vano impiegato del tempo; tempo mal consumato.

L'È GIUSTO UN PERDITEMPO, Fatica da chiamarsi perditempo, cioè inutile, infrut

tuosa.

PERDIZIÓN, 8. f. Perdizione o Perdigione, Rovina.

AMAR A LA PERDIZON, Amare du pazzo, da beslia; Trasamare, Amare disordina

tamente.

PER DOMINUM NOSTRUM, Maniera fam. latina e quasi avverb., simile all' altra CoL NOME O PER EL NOME DE Dio, e s'usa nel seguente o in simili dettati.

QUEL CAFÈ L'È ANDÀ PER DOMINUM NOSTROM, Quel caffè se n'è ilo o è sparito, cioè Fu consumato senza che se ne sappia o se ne veda il come. Segnato e benedetto quel caffè che in così breve tempo se n'è andato.

PERDONANZA, s. f. Perdonanza; Indulgenza.

TOR LA PERDONANZA, Andare a perdonanza o alla perdonanza, vale Visitar chiesa o altro luogo pio per ottener le indulgenze che ivi siano.

GHE DOMANDO PERDONANZA, Le chiedo perdono, compatimento; ovv. Mi perdoni,

mi scusi.

PERDUO, sát, si dico per inves di PanDESTO Del sign. di Perdulo.

PER EL CHE, Per lo che, Per la qual

cosa.

PERER, 8. m. Pero, Albero che produce le pere, detto da' Botanici Pyrus communis, Ce ne sono molte varietà. V. PERO. PERÈTO, 8. m. Peruzza, Piccola pera Pera giugnola, Prime pere che maturano in giugno, detto anche Moscadella. PERETO DE VERO, Fiala, Piccola boccia di vetro.

PERETI DEI LIMONI, Pera bronca, Specie di Limone così detto dalla sua figura.

PERETI DE RANE, dicesi la Polpa delle cosce delle rane che si mangiano fritte. PERFIDAMENTE, avv. Perfidamente, Con perfidia.

ABITO FATO PERFIDAMENTE, CARTA SCRITA PERFIDAMENTE e simili, vale Malamente; Alla peggio; Senzu allenzione; ignorantemente; Pessimamente.

PERFILO, dicesi dagli idioti per Profilo. PERFIN O PERFINA O PERSIN O PERSINA avv. Sino: Insino: Infino e Fino. Preposizione

terminativa di luogo, di tempo e di operazione. Queste voci banno gli stessi sign. di INFINA, INFINAMENTE e INSINA, V. PERFUMAR, v. Profumare. V. PROPOME

GÅR.

PERGA. V. PAPAGA, pesce.

-

PERGOLA, s. f. Pergola e Pergolato ; Ingraticolato o Gralicciato. Specie di gratieciata di pali o stecconi o d' altro legname a foggia di palco o di volta, sopra il quale si mandano le viti ed altre piante rampanti Pergo'ato e Pergoleto, vale Quantita di pergole unite insieme. PÈRGOLO, s. m. Ballatoio; Poggiuolo. Noi intendiamo quello Sporto ch'è in molte case a guisa di loggia. Balaustri, si dicono le Colonnette che sostentano l'architrave.

PERGOLO, in T. ant. vale per Pulpito : Pergamo, Luogo dove si predica.

PERGOLO, chiamavasi in tempo antico quella specie di Pulpito in cui portavasi il nuovo Doge per la gran piazza di S. Marco per mostrarlo al popolo il qual Pergolo fu poi detto PoZZETO. V. PERICOLÀR, v. Pericolare. Andare in precipizio. Ma più comun. usiamo il nostro termine nel siga. di Nuufragure.

LA NAVE LA GA PERICOLA, La nave naufrago. PERICOLO, s. m. Periculo, Male o rovina sovrastante. Trabiccolo e Bertesca dicesi a Ciascuna di quelle cose sopra le quali si salga con pericolo che non si regga e precipiti.

AVER TUTO EL SO IN PERICOLO, Avere tutio il suo in sul tavoliere, in pericolo.

BISOGNA SCAMPAR I PERICOLI, Alla pentola che bolle non vi si accosta la gatta; ovv. le mosche non vi s' appressano. Prov. per avvertire che Non si dee stuzzicare coloro che sono in collera, se ci posson nuocere.

CHI TEME I PERICOLI NO SE META A IMPRESE, Chi ha paura di passere non semini panico, detto fig.

CHI VA NEI PERICOLI UNA VOLTA O L'ALTRA GHE CASCA, Tanto va lu gattu al lardo che vi lascia lo zampino. D.cesi del mettersi più volte ad un rischio che alla fine vi si rimane.

EL PERICOLO XE PIÙ GRANDO DE QUELO CHE SE CREDE, Il diavolo è sottile e fi'a grosso. detto fig.

METER PERICOLO UNA COSSA, Meltere a sbaraglio.

METERSE A PERICOLO DE BASTONAR, Uccel lare a cocco'e. V. in MAL.

GHE PERICOLO CHE NO ME CONTENTA, LOcuz. fam. detta con ammirazione, E di che sorta mi contento! No GH'È PERICOLO CHE PARLA, NO GH'È PERICOLO CHE CASCA, Non son si cucco di parlare; Non temo di cadere.

* Pericoli in mar, pericoli in TERA, PERICOLI SU UNA CASSA DE NOGHERA, PERICOLI SU LA PANZA DE LA MASSERA. Dettato famigliare usitatissimo, a guisa di proverbio inteso ad indicare la frequenza dei pericoli d'ogni specie a cui ovunque si è sottoposto. È al

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PERICRITANTE, add. Voce detta dagl'idioti per Periclitunte o Pericolante, Che è in pericolo.

PERIERA, V. Petriera.

PERINA, Pierina, detto per vezzo, è nome proprio di Femmina.

PERINTENDER, v. Intendere, Sentire,
Udire, Pervenire una cossa all' orecchio.
PERIO Perilo, add. da Perire.
PERITAR, v. Far perisia.

PERITAR EL DANO D'UN CAMPO O simile, Peritare è voce usata nel Foro. Stimare il danno; Valutare; Giudicare. PERITO, s. m. Agrimensore; Geometra, Misuratore de' campi, e vale anche per Stimatore. V. STimador.

PERIZIA, 8. f. Stima; Stimazione; Valulazione; Giudizio, Atto dei Periti per cui essi fanno cognizione delle qualità, quantità e situazione de'beni o di effetti mobili, del loro stato attuale e del loro valore. PERLA, 8. m. Perla; Margarita. Sostanza dura, bianca e ordinariamente tonda, Specie di calcolo, che si forma nel testaceo marino detto Mitilo margaritifero.

Perlagione, chiamasi quel Lustro della perla, che dà nel vermiglio cangiante.

PERLE MATE, Cocca, oggidì nel commercio è il nome che si da alle mezze perle artifiziali fatte colla coccia dele perle medesime e riempiute di cera, che con proprio nome chiamasi Madreperla.

Perla di numero, diconsi Quelle che sono tonde ed eguali in chiarezza, grossezza figura. Perle scaramazze, Quelle che sono sfaccettale e irregolari. Queste ponno esser anche di numero se sono uguali fra loro.

BUTAR FORA PERLE, detto fig. Oracolare, Pronunziare o Pretendere di pronunziar oracoli.

ONORATO CO FA UNA PERLA, Illibato; Puntuale; inlegro; Onesto; Uomo specchiato.

AVER LE PERLE AI OCHI, Aver i goccioluni di questa posla. Piangere a sonagli di sparviero. V. LAGREMONA.

RIDER CHE NO PASSA LE PERle, V. RI

DER.

TUTO PERLE, Imperluto, Adornato di perle.

PERLA IN T'UN OCHIO, Lo stesso che NuVOLA, V.

perla.

PERLUSTRAR, v. Voce latina da Per'ustro o Lustro, che vale Guardar per tutto, Indagare; Esplorure; Fur perqu sizione; Visitare: cioè Il farsi dall'autorità politica o criminale una visita domiciliare o simile.

Perlustrir uno, Frugnuolare o Frugnolare uno, vale Visitare e guardar le saccucce di uno: il che si fa dalla guardia ad un arrestato o sospetto. La guardia lo incontrò, lo fermò, lo frugno'ò. PERLUSTRAZION, s. f. Visita domiciliare; Perquisizione; Ricerca, PERMALIN, dim. di PERMALOso, Sdegnoselto, dicesi di Chi è dilicato, tenero, che agevolmente mostrasi alterato.

PERMALÒSO, add. Permaloso, Sdegnoso, che ha per male ogni cosa, che piglia per male gli altrui detti, atti ecc. Schifo, Dispettoso.

FAR EL PERMALOSO, Pigliare il buffonchiello, Mostrare d'essere adirato, fare il permaloso.

PERMESSO, s. m. Perniesso è voce di uso fra noi, che si parla e si scrive e intendesi Quella permissione di vacanza o di assenza temporanea dall'Uffizio che da un Presidente o simile a’suoi impiegati soggetti. PERMINİR, v. PERMINIR, v. Espiure; Pagare il fio; Scontare; Digerire i buoni bocconi, Far la penitenza del fallo commesso.

EL LA PERMINIBÀ UN Dì, Da ultimo è bel tempo, e vale Che si dee temere che da ultimo venga il gastigo.

PERNIGÒTO, s. m. Perniciotto o Perdiciotto e Stanolio, Figliuolo della Peroice. PERNISE, s. f. Pernice comune. Sorta d'uccello di penna bigia, grosso quanto un piccione e molto ricercato per la bontà della sua carne. Linneo lo chiama Perdix rufa, e Temmink, Perdix rubra. PERO (coll'e stretta) s. m. Pera; Peruzzo; Frutto dell'albero Pero.

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così detta perchè pare acerba ed è matuPERO MOSCATON, Pera moscade!loPERO MOSCATO O MOSCATELO, Pera moscadella e moscade!'ina o Pera giugnoPERO NARANCIN, Arancia o Arancina. Pero d'estate

la

-

PERO BUZENE, Pera rog

gia o ruggine PERO SPADA, Pera spada o spadona PERO SPINACARPO, Pera sp'n 1 di Carpi o pericarpiu PERO VERGOLOSA. Pera verghollala o zuccaia - PEBI CODOGNAI, Pere guaste, Cotte in vino e asperse di zucchero.

MANDAR DAL PERO AL POMO, Maniera fiz. ant. lo stesso che MANDAR DA ERODE A PILATO, V. MANDÅR.

PERO BROTO & BON, Pera bruta, buona. così registrato nel Dizionario botanico di Targioni Tozzetti, Frutto di ventre quasi rotondo, di scorza scabra, striata, di colore fosco, di polpa succosa e di sapor soavissimo.

AVER UN PERO MORTO, Maniera di gergo, che vuol dire Avere un rendevos, un appuntamento; e dicesi talora in mala parte. V. RENDEVU.

PERO (coll' e larga) s. m. T. de' Calafati. Caldaia, Specie di vaso di rame più o meno graude, in figura di campana rovescia, nel quale si fan liquefare la pece, il catraïne ed altre materie inservienti ad impeciare e intonacare le barche.

PERO, Però, Congiunzione.

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PRBO, si dice in vernacolo auche per Tultavia; Nondimeno HO SENTIO LE VOSTRE RASON; ME RISERVo però de deLIBEBàn, Ho sentito le vostre ragioni ; tutluvia mi riserbo di deliberare. PÈROLO (coll'e stretta) s. m. e per lo più in plur. PEROLI (che suona PERÈTI, cioè Piccole pere) Ciondoli, direbbesi a quella specie di Orecchini d'oro o di simile metallo che usansi portare dalle villane per ornamento, le parti inferiori de’quali peudenti fatte a forma quasi di minutissime pere, sono ciondolanti.

Dinderlo, si dice a Quel finimento che le Villane padovane mettono ne' pannilini che portano in testa. PEROLO, ed anche PEROLOTO, parlando di ghiaccio, Ghiacciuolo o Diacciuolo, dicesi a quell'Umore che agghiaccia nel grondare. L'acqua si congela in cadendo e nelle volle a modo di ghiacciuo'o. PERPETUARSE, verbo molto usato nel discorso delle persoue colte, Perpetuarsi, e intendiamo più comunemente Continuare senza interruzione, mantenersi nel possesso d'una carica, d'un diritto o di una cosa in somma vantaggiosa a pregiudizio altrui. PERÒMO (coll' o largo) Sembra voce corrotta dal latino barbaro Pro homine o Pro omni e vale Per cadauna: A cadauno; Per singu'o. QUATRO O CINQUE PERÒMO, Qualtro o cinque per cadʊunɔ, cioè Ad ognuno.

UN PEZZO PERÒMO, Un poco per ogni capo d' uomo o per c'uscheluno, Ripartitamente.

DARGHE RASON UN POCO PERÒMo, Dare in

quel mezzo, Quando si dà la sentenza alquanto in favore dell' una parte e alquanto in favore dell'altra.

PEROSINI, s. m. Voce Contadinesca, dimin. di PEROLI. Pendenti, Sorta d'orecchini d'oro, che hanno per ciondoli delle parti fatte a foggia di minutissime pere. PERPETUÈL, s. m. T. de' Merciai, cbiamasi una specie di Rascia finissima e di molta durata.

PERPETUO, add. Perpetuo; Perpetuale.

L'È LA IN PERPETUO, È sempre li o là, Sempre in quel luogo.

PERPETUA, detto sustant. in T. furbesco, vale l'Anima.

PER SBIEGO. V. A SBIEGO.

PER SBRIO, Modo d' affermazione e giuramento, e vale Per Dio; Affe. PERSECUTOR, s. m. Persecutore ; Perscguilatore.

PERSECUTOR, detto nel parlar fam. vale per Seccaggine; Rompicapo, Noia. PERSEGADA, 8. 1. Persicala, chiamasi Conserva di pesche per lo più stiacciate e prosciugate. Ma noi nell'uso più comune intendiamo quello che dicesi Cotognato, cioè Confettura di mele o di pere cologne, condita con zucchero, in cui non eutrano pesche.

AVER UN CUOR de persegida, detto metaf. Avere un cuore di zucchero, cioè Dolce, tenero e pieghevole.

PERSEGARIA. Voce del volgo che vale Abbondanza di persici o anche Campo piantato di peschi.

PERSEGHER. 8. m. Persico o Pesco, detto da Linn. Amygdalus Persica, Albero che produce le pesche o sia le persiche. PERSEGHETO, s. in. Peschetta, Piccola

pesca.

PERSEGO, s. m. Pesca; Persica, Frutto del pesco.

PERSEGO CHE SE TIEN, Pesca duracine. PERSEGO CHE SE LASSA, Pesca spiccatoia o che spicca, Quando la pesca apresi in due colle mani. Dicesi Spiccacciola quando il nocciolo si separa di per sè dalla polpa che lo riveste.

PERSEGO DE COLOR ROSSO, Sanguignola, Specie di Pesca la cui polpa è rossa come la radice della Barbabietola.

A L'AMIGO PÈLEGHE O CURÈCHE EL FIGO, A 1." INIMIGO EL PERSEGO, All' amico mondargli il fico, al nemico la pesca. La pelle del fico è dannosa, quella della persica salutare, come pretendesi.

PERSEGO (Pesce) s. m. Pesce persico, Pesce di fiume detto da Linneo Perca Fiuviutilis. Il suo colore è generalmente rosso, con fasce bleu e rosse sulla testa e sulla parte anteriore del ventre. La sua carne è molto stimata.

PERSÈMOLO, V. PERSEMOLO.

PERSENARO O PERSARO, s. m. T. agr.
Pressello, Quel legno con cui si preme la
massa del fieno posta sul carro.
PER SGALEMBRO. V. SCALEMBRO,
PERSIN, V. PERTIN.

PERSO, add. Perduto, Smarrito.

Co S'HA PERSO S'HA PERSO, Abbi come perduto ciò che infatti è perduto, Maniera prov. che serve d'ottimo suggerimento per la qu'ete dell'animo.

MEMBRO PERSO, Membro perduto cioè Privato del senso e del moto per apoplessia. Perduto delle bracciu, delle gambe, occhi ecc. vale Storpiato, Rattratto, Accecato.

PERSO DRIO, Esser perduto d' alcuno alcuna o innamorato vale Esserne grandemente innamorato. V. SPANTO.

DARSE PERSO O PERSO PER PERSO, Cumminare o Navigare per perduto, si dice di Chi essendo in estremo pericole o ridotto alla disperazione, si rimette intieramente alla fortuna. Non trovar capo nė codu.

ESSER UN OMO PERSO, Essere di speranza perduta, cioè Dal quale non vi sia d' atten. der nulla di buono.

PERSO IN T'I GUSTI, Abbandonato al piacere, alle passion, ecc. vale Immerso, tutto dato in preda ai piaceri e alle passioni. PERSONALIZAR, v. Personificure, Formare in persona: come i poeti e gli oratori personificano la Morte e i pittori e scultori la rappresentano in forma d' un carcame o scheletro umano armato di falce. PERSONAZO, T. ant. Personaggio. PERSORO, Lo stesso che PERSENARO, V. PER SPASSO, V. SPASSO. PER STORTO, V. STORTO. PERSUASION, s. f. Persuasione.

AVER PERSUASION DE UNO, Aver buona opinione o grunde opinione di uno, vale Averne stima.

NO AVER PERSUASION, Non ave, ne opinione, Non acconsentire coll'aninio. PERSUASO, Persuuso, add. da Persuadere.

SE LA XE PERSUASO, Maniera del basso volgo, che vale, S'ella crede; S'ella è corlese; S'e la è convinta ch'io lo meriti ; Se ella favorisce.

POCO PERSUASO, Mal pago; Non pugo o appagato; Poco soddisfatto o contento; Poco persuaso.

PERSUGA, add. Soppusso; Umidiccio, Nou bene asciutto.

PERSUGÁR, v. Prosciugure, Togliere l'umido da che che sia; Asciugare. PERSÙTO, s. m Prosciutto o Presciutto, Coscia di porco salata e secca. Il suo colore si chiama Grana. Prosciutto di grana vivissima.

DURO COME UN PERSÙTO, Improsciuttato, Prosciugato e sodo a guisa di prosciutto ; e dicesi ancora per simil. de'vecchi che hanno le carni fitte sull'ossa.

PERSÙTI, detto per ischerzo, vale Nutiche, Chiuppe.

PERTANTO, Per questo; Appunto per questo: Per ciò stesso; Per ciò appunto. PÈRTEGA, s. f. Pertica, Baston lungo, V. LATOLA.

Piantone, vale Palone spiccato dal ceppo della pianta, V. LATOLA.

PERTEGA DA REDE, Staggio. Così chiamasi

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PERTEGADA, s. f. Perticala, Colpo di pertica; e quindi Perticare uno vale Percuoterlo con pertica. Vale anche Misurazione all' ingrosso.

PERTEGADOR 8. m. Agrimensore, Misuratore di campi.

PERTEGAR, v. Misurare con la pertica.

Detto in gergo, Bulcare, Ragguardare. PERTEGHER, s. m. T. de Pescatori maremmani, Calusta di pertiche, Massa di pertiche depositate nelle Valli per essere adoperate all'occorrenza. PERTEGHETA, 8 f. Pertichella, Piccola pertica.

PERTEGÒN, add. Lo stesso che STanghirLON, V.

PERTEGONA, 8. f. Perticone, Gran per

tica.

PER TUTTO, V. DAPERTUTO.
PERÙCA, s. f. Parruca Perrucca è
Francesismo.

PERUCA A LA DOLFINA, Parrucca alla delfina, Foggia di parrucca che usavasi nel secolo XVIII, la quale finiva dolcemente in acuto. Dicevasi alla Delfina forse dal Delfino di Francia, che così usasse per moda portar la parrucca.

Purrucca a groppi chiamavasi quella che abbiam veduto anche noi fin dopo la metà del passato ultimo secolo, la quale finiva al di dietro in due specie di code annodate.

PERUCA IN SACHETO, Purruc a in borsa, V. BORSA.

PERUCA DE STOPa o de canevo, Signor di Maggio, vale Signore da burla: detto per ingiuria al gentiluomo che sia decaduto.

LE UN BOCÒN DE PERUCA! Dicevasi con ammirazione d'uomo destro: dall' uso che v'era circa la metà del secolo ultimo passato di portar la parrucca per moda. Eg'i è un d illaccio, un furbo in cremisi, un mascagno; Un bagnato e cimato. V. FURBO.

L'È una cima de PERUCA, Fiore o Cima di canaglia; Sch ́uma di ribuld. o degli sciagurati, e vale Sciaguratissimo, Ribaldissimo.

SERVIR DE BARBA E DE PERUCA, Locuzione comunissima, che detta in sentimento naturale vale Servir alcuno compiutamente in ogni sua occorrenza, appunto come farebbe un barbiere che ad un suo ricorrente radesse la barba ed acconciasse la parrucca. La stessa locuzione usasi poi ben sovente in senso ironico, ed allora ba un tutt'altro significato; equivale cioè a Lacerar sanguinosamente la fama altrui; Dirne tutio il male possibile, ed anche Cu'unniarlo accanilamente; Fargli gravissimo danno

con biasimi e con sinistre informazioni sul suo conto; Spacciarlo definitivamente nella pubblica opiniɔne ecc. PERUCHÈTA. s. f. Parrucchino, dim. di Parrucca, Piccola parrucca ; ma dicesi ordinariamente più in senso avvilitico e dispregiativo, che in senso semplicemente diminutivo. Per quest'ultimo usasi invece PERUCHIN, V.

PARUCHETA, dicevasi per dileggio e talora per antonomasia, di Persona misera che portasse una parrucca vecchia e sudicia. V. in SCUELOTO.

PERUCHIÈR, s. m Purrucchiere e Perrucchiere, Maestro di far parrucche.

Chiamasi egualmente l'Acconciatore e l'Acconciatrice, Quelli che semplicemente acconciano i capelli.

PERUCHIERA, s. f. La Mog'ie o Femmina di Parrucchiere, la quale per analogia ad altri termini consimili e così formati potrebbe dirsi Parrucchiera o Acconciatrice. PERUCHIN, s. in. Parrucchino, Piccola parrucca. V. PERUCHETA.

PERUCONI, dicevansi ai tempi della Repubblica per antonomasia, i Gentiluomini cioè i Patrizii, che portavano la parrucca; ina s'intendevano i Patrizii elevati e priinassi.

PERVEGNIR, Appartenere; Aspellursi;

Perlenersi.

PERVEGNIR, nel parlar famil. dicesi per Addire; Addirsi; Affursi; Confursi, Ben convenire No ghe perviên. Non gli conviene; Non gli si addice; Non gli è dicevole, Gli sconviene.

L'EREDITÀ NO GHE PERVIEN, L'eredità non gli attiene o non gli appa: tiene, cioè Egli non è in diritto dell'eredità. V. ATENER. PERVEGNUO, Appartenuto, adj. da Appartenere. V. Pervegnir.

PERVERTIO, add. Pervertito, cioè Guasto, Corrotto.

PERZÒ, (colla z aspra) Maniera ant. che più non s'usa; ora direbbesi PERCIÒ, V. PESA, s. f. Sladerone, Dicesi Quella specie di bilancia, che serve per pesare carra di fieno o simili, e che nelle sue tacche comincia a contar dal mile e seguita sempre a migliaia.

PESADA, s. f. Pesumento; Bilanciumento, L'atto del pesare.

PESANTE, add. Pesante, Cosa che pesa, Ponderoso ASSAE PESANTE, Gravaccio, Smisuratamente grave. Parlando di Bicchieri vecchi e pesanti Boccaccio disse Aggravati.

OMO PESANTE, Noioso; Fastidioso; Rcadioso; Molesto.

PESANTE, detto sust. in T. di gergo, vale Piombo.

PESANTOLA, S. f. Efalle. Specie di malattia, che consiste propriamente in una forte oppressione di petto, per cui pare che manchi la respirazione o che venga essa resa impossibile. La superstiziosa antichità la attribuiva ad un Essere soprannaturale, o spirito, che presa formı umana.

si posi sul petto e generi la detta oppressione o specie di soffocazione. Dicesi anche PESARIOL, V.

PESAR, v. Pesare; Gravitare.

Pesare; Librare; Bilanciare, Pesar con bilancia - PESAR CON SCRUPOLO, Curature, Pesare minutamente, e dicesi propr. delle gioie.

PESAR COME UN'ALEGA, V. ALEGA.

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Pesare, dicesi per Rincrescere, Dispiacere -ME PESA ASSAE CHE NOL ME CORISPONDA, Mi pesa o Mi duole o Duolmi o M' è grave ch'egli non mi sia grato.

EL PESA CH'EL ME TIRA ZO LE SPALE, Pesa che spiomba, cioè Pesa assaissimo.

SAVER QUANTO UNO PESA, Super quanto corra il cavallo d' a'cuno, detto fig. cioè Quanto se ne estenda l'abilità. PESARIOL, s. m. che a Treviso dicesi FraCARIOLA, Fantusima, chiamasi Quella oppressione e quasi soffocamento che altri sente nel dormire supino, e che i Latini dicevano Incubus.

PESCA, 8. f. Pesca e Pescagione, 11 pescare e Ciò ancora che si è pescato. Le varie maniere di pesca usate da'Veneziani sono le seguenti.

Pesca a cerchio, fassi in tal modo. Lanciasi all'acqua un cerchio col fondo di rete, il quale sia tirato al basso da pietre, e gettandovi sopra dell'esche, richiamansi i pesci che prendonsi tirandosi cou prestezza il cerchio.

PESCA A TOGNA, Pesca a lenza, V. To

GNA.

PESCA A CANA, Colla canna. cioè Tenendo in mano una canna, alla cui cima sia attaccata la lenza.

PESCA A COCHIA, V. COCHIA.

PESCA A PIELEGO, Calasí in fondo al mare dalla barca detta Pielego una corda armata di lenza e di pietre che la traggano al basso, tirandola dopo qualche tempo coi pesci attaccati.

PESCA A PARANGALO, Attaccansi le lenze armate presso all' amo de' piombi che le traggono al basso a zucche secche galleggianti sul mare, e si ritirano coi pesci attaccatisi.

PESCA A TARTANA, Pescare a bufala, Una maniera di pescare con due tartane che tirano una sola rete.

PESCA A ZATARA, A FOGIA, A ARDORE. Pesche che si fanno di notte. A ZATARA si pesca sbattendo l'acqua dal di sopra d'una zattera senza sponde, ed in cui siano fuochi accesi; il pesce impaurito salta e trovasi sopra la zattera dove vien preso. A FOGIA & A ARDORE si pesca con fuochi per vedere il pesce che prendesi con la fiocina.

GRAN PESCA, Maccheria di pesce o Muccaria, vale Gran pescheria abbondante.

PESCA VAGANTIV▲, Pesca vagante, cioè Il pescare che fassi ora in un canale ora in un altro, non in località fisse. PESCADA, 8. f. Pescata; Presa di pesce, Tratta di pesce; Tutta quella quantità che si piglia pescando - Pescu, dicesi anche di

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PESCAÒRÈTO, 8. m. Pescatorello, Piccolo pescatore. Pescatore di piccole pescagioni, dicesi Quello che attende a pescar dalle rive delle acque con ami, lenze, reticelle e simili.

PESCAR, s. m. T. Mar. Linea d'immersione, dicesi Quella sino alla quale è calcolato dal Costruttore che deve immergersi la nave pel proprio suo peso.

Bagnasciuga, chiamasi Quella parte della nave ch'è la linea a fior d'acqua. V. Regia e OPERA.

PESCAR, v. Pescare, Cercare di pigliar pesci. V. le differenti maniere di pescare alla Voce PESCA e anche TRATA.

PESCAR UN SECHIO IN Pozzo, Ripescare. Cavar dall' acqua un secchio o alcuna cosa che vi sia caduta dentro.

PESCAR, parlando dell' immersione d'una nave nell'acqua, Pescare più o meno ; Pescare più a fondo, dicesi delle navi che si tuffano più o meno nell' acqua, secondo la loro gravezza in ispecie. Prender molta v poca acqua.

PESCAR MINCHIONI, detto fig. Pescare, vale Cercar con arte di sapere gli altrui affari. V. DESCALCINAR.

MI NO SO COSSA CH'EL PESCA, detto fig. I non so ciò ch' egli si peschi o in quant'acqua si peschi, cioè Non sapere quel ch'ei si faccia o a che termine uno si trovi. Perder la scherma; Uscir di scherma. V. SCRIMIA.

PESCAR BEN DRENTO, Pescare a fondo 0 Pescare a dentro, valgono Sapere con fondamento; e per contrario Pescar poco a fundo, vale Sapere superficialmente. Non credo ch'e'peschi tanto a fondo che bast:. VATELA PESCA, lo stesso che VATELA CATA. V. CATAR.

ANDAR A PESCA DE MINCHIONI, Pescare gli avannoiti, cioè I sempliciotti, gli uomini senza esperienza, per poterli attrappare. V. MERLOTO. PESCARESSA, s. f. Burca pescareccia, Barca addetta alla pescagione in mare.

PESCADA, chiamasi ancora da' pescatorelli vaganti quella quantità di pesci di diversi generi o specie ch'essi offrono talvolta in vendita, vagando per le strade della Città e gridando CHI VOL STA PESCADA ..... Он che BELA PESCADA QUANTO ME DALE DE STA BELA PESCADA.

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Così pure chiamasi figuratamente e scherzosamente PESCADA qualunque massa di cose di vario genere, che si comprano in

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