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VII.

DI ALCUNI FRAMMENTI LAPIDEI CON FREGI MICENEI TROVATI A NESAZIO IN ISTRIA.

Comunicazione det dott. PIERO STICOTTI.

Gli avanzi micenei, della cui forma e decorazione potranno dare un'imagine sufficiente i calchi e le fotografie che qui presento (1), provengono da un saggio di scavo praticato nel settembre del 1901 sul colle di Nesazio in quel di Pola, sito sopra Val Badò, canale del Quarnaro, saggio che condusse a rintracciare l'esistenza in quel luogo, sacro alla storia dell' Istria, di una necropoli di tipo atestino (*).

Frammenti più o meno grandi, più o meno mutilati, di pietra calcare locale, essi si ritrovavano alla rinfusa ed accidentalmente entro l'area del sepolcreto, col quale a prima vista nulla avevano a che fare; d'altronde, la loro anteriorità cronologica si palesava tosto dal modo in cui avvenne la scoperta. Sollevato, cioè, il lastrone rozzamente sfaldato, che copriva una di quelle casse sepolcrali, di tra le scheggie e i pietrischi, che tenevano fissi sul letto della tomba i vasi della suppellettile funebre, si trovò, a mia grande sorpresa, una prima scaglia con resti di disegno a spirale della maniera indubbiamente micenea; un secondo frammento di grossa lastra con simile fregio era incorporato come materiale di fabbrica nella cinta della necropoli, donde si estrasse mentre si demoliva un tratto di quel muro allo scopo di esaminarne la struttura; un terzo pezzo simile sosteneva il coperchio d'una tomba. Si trattava dunque evidentemente di

(1) Essi sono in parte già pubblicati nella mia relazione preliminare sugli scavi di Nesazio (Atti e memorie della società istriana d'archeologia e storia patria, XVIII p. 142, tav. IV).

() Vedi la precedente comunicazione di A. Puschi, n. VI.

materiali più antichi, i quali, subìta una violenta distruzione, erano stati messi in opera nella fondazione della, necropoli. Similmente, altri pezzi in buon numero tornarono via via alla luce, tra le macerie e il terriccio; nessuno però a posto, nessuno che si connettesse con un altro in modo da additare con qualche probabilità il genere del monumento o dei monumenti cui si potessero attribuire. Così, mentre si deve lasciare a futuri scavi la soluzione definitiva di questo problema capitale, varrà intanto la pena di vedere, se forse questi avanzi di per sè stessi non ci offrano il destro di rintracciarne la destina

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zione, studiati che sieno dal lato tecnico e stilistico; studio, che, del resto, può interessare sì per novità di forme, sì per varietà di problemi.

Anzitutto, esaminando il materiale così ricuperato io potei distinguere tre tipi: quello della base o zoccolo, della lastra di rivestimento, del trave ossia pilastro. Un basamento, che qui presento in fotografia (fig. 1), ci mostra subito le proprietà tecniche dei resti micenei di Nesazio. Esso misura nello stato presente circa m. 1 X 60 cm. ed ha 30 cm. d'altezza dal suolo. Il lato anteriore e il destro

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terzo lato è spezzato - sono ornati di spirali rícorrenti; la faccia superiore ha una sponda liscia, larga 0,87 cm., lungo la quale corre un solco di 85 millim. di larghezza dal profilo quadrangolare alquanto

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