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Niccolò di Clemente coprì la ragguardevole carica di Depositario Generale, e nel 1643 fu eletto Senatore.

Giovan Luca del Marchese Prior Luca Casimiro fu Cavaliere di S. Stefano. Conte Palatino. Gentiluomo di Camera del Granduca Cosimo III. Soprassindaco de' Nove della Giurisdizione, Protettore delle Comunità, e Università del Dominio Fiorentino.

Lorenzo Casimiro del Sen. March. Gio. Luca fu Cavaliere di S. Stefano, e Priore di Roma, Conte Palatino, Ciamberlano dell' Imperatore, e del Gran-Duca di Toscana suo Sovrano. Segretario dell' Uffizio delle Tratte; fu fatto Senatore Fiorentino il dì 14. Giugno 1767.

Questa nobilissima Famiglia esiste anche alla giornata con lustro, e splendore nella Città, nostra nella Persona del degno Cavaliere Sig. Marchese Albizzi.

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ALBIZZINI, O D'ALBIZZINO.

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DEL El Secolo XIII. sono le prime me morie di questa Famiglia trovandosi nell'anno 1255. intervenuto al Con

siglio Generale della Nostra Repubblica adunato per confermare alcune Convenzioni stabilite colla Repubblica di Siena Ingiunisco Albizzini come apparisce da un' Istrumento nell' Archivio pubblico di Siena nel libro detto Kaleffo dell' Assunta a c. 66. Non ho potuto rinvenire altra Notizia di questa Casata fino all' anno 1383. nel quale anno Bene di Albizzino risedè nel Supremo Magistrato dei Priori delle Arti.

Due soli soggetti di questa Famiglia goderono questa somma Magistratura, il detto Bene, e Taccino nell'anno 1430. Per quanto dall'anno 1430 in poi non si trovi più alcuno di questa Casata che abbia riseduto nei Magistrati della Repubblica, pure la Famiglia seguitò ad esistere, e nel secolo e nel secolo passato fiorì Bartolommeo Albizzini Astrologo, quale nel 1671. pubblicò un Opera intitolata Trattato Astrologico di quanto influiscono le Stelle a pro e danno delle cose inferiori quest'anno 1671. calcolato alla longitudine, ê latitudine della Città di Firenze.

Nel secolo presente finalmente si estinse affatto questa nobile Stirpe, già ridotta in bassa fortuna. Ho fatte non

po

poche diligenze per ritrovare l'origine di questa Famiglia, e per vedere se fosse stata un ramo delle nobilissime Famiglie Albizzini di Città di Castello, e di Forlì, ma non ho rinvenuto alcuna memoria, che mi dimostri avere essa havuto alcuno attacco con quelle, anzi dalle notizie, che ho ritrovate, ho motivo di pensare, che certamente niuna relazione havesse colle Famiglie Albizzini di Città di Castello, e di Forlì. Imperocchè queste ne' tempi, che erano in stato di nobiltà e grandezza, quella di Firenze attendeva alla bassa occupazione di Albergatore.

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ALDOBRANDI BELLINCIONI.

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Econdo l'opinione dei più critici, ed accurati Scrittori Consorte della Famiglia Adimari è quella degli Aldobran

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