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del Gonfaloniere di Giustizia; Questa legge fu confermata anche nel 1393.

Nell' anno 1458. fu decretato che questo Supremo Magistrato non più i Magnifici Priori delle Arti si denominasse, ma gli Eccelsi Priori di Libertà.

Era determinato dalle leggi, che dal Camarlingo della Camera del Comune dovesse pagarsi giornalmente ai Priori per il loro trattamento Fiorini dieci d' oro. La qual somma i prefati Priori, dovevano giurare di non spendere, che per il loro mantenimento, e di restituire l'avanzo, se ve ne fosse stato alla Camera che l'aveva pagata.

Con questa somma di 10. Fiorini dovevano i Priori non solo pensare al loro quotidiano mantenimento, ma anche a quello del loro Notaio, di nove Donzelli deputati al servizio di essi Priori, e Gonfaloniere, di cinque Religiosi, cioè a quello, che celebrava la Messa nella Cappella di Palazzo, a quei due che conservavano il Sigillo del Comune, a quello, che presiedeva alla Dispensa ed a quello, che comprava i Commestibili per il pranzo, detto lo Spenditote, a due Mazzieri, ad un Quoco Mae

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stro a due Sottoquochi, a due Trombetti a due Suonatori di Piffero, a quattro Campanai, ed al Cherico, che serviva la Messa.

Alla Mensa dei Priori non poteva intervenire alcuno di qualunque Condizione fosse stato, e solamente il loro Notaio godeva questo onore.

Il Palazzo era addobbato di tutto il necessario, con mobilia d' alto prezzo, e ciaschedun Priore aveva un separato Quartiere.

Erano addetti al servizio di questo Magistrato oltre ai IX. Donzelli, Quochi, e Religiosi sopramentovati, anche XII. Nunzi, o Banditori, con provvisione di lire dieci il mese per ciascheduno, tre Suonatori di Piffero, e sette Suonatori di Tromba, con la provvisione di quattro Fiorini d' oro per ciascheduno ogni mese, e due vestiti ogni anno, che uno per il S. Natale di nostro Signore Gesù Cristo, e l' altro per la Festa di S. Giovanni nel mese di Giugno, del valore di lire venti. Questi Sonatori avevano l' obbligo di sonare ogni giorno in tempo del Pranzo, e della Čena dei Priori, essendo in quei tempi B 4

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molto in uso la Musica in tempo del

Pranzo.

Dopo il Gonfaloniere di Giustizia, eravi un' altro soggetto in questo Magistrato, che godeva qualche precedenza, e chiamavasi il Proposto dei Priori.

Questo Proposto non aveva altra superiorità, che quella di godere il primo posto dopo quello del Gonfaloniere, quando per altro non vi era il Potestà, e di permettere a quei Priori che di notte tempo avessero desiderato di andare alle loro Case, escir di Palazzo e tenere una delle Chiavi della Città.

L'elezione di questo Proposto facevasi subito dopo che i Priori, e Gonfaloniere avevano preso il possesso, si faceva con questo metodo, cioè; si registrava il nome di ciaschedun Priore in tante Cedole distinte di Carta mem-" branacea, le quali si ponevano in un Urna d'Argento, dalla quale il Gonfa loniere, estraeva una delle suddette, e quello il nome del quale nella medesima era descritto, era il Proposto, che seguitava in questa dignità per soli due giorni, passati i quali si deveniva a nuova Tratta, e così si seguita va fino al termine dell' Offizio dei Priori.

Con queste regole, ed usi seguitò questo Supremo Magistrate fino al 1532.. nel quale anno fu soppresso per il principio che ebbe il Principato.

Per render note ad ognuno le Famiglie, che goderono di questa somma Magistratura, e che oggi formano il ceto delle Famiglie Patrizie Fiorentine, riporterò l'intero Catalogo delle medesime, coll' Arme Gentilizia di ciascheduna,

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Ntichissima, e ragguardevolissima è stata nella Città nostra la famiglia degli Abbati. Nel XII. Secolo go

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