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deva il Supremo Onore del Consolato , trovandosi rammentato nelle pubbliche scritture del 1188. Rusiico Abbati Console della Ciccà. Nel 1203. Meliore Abbari fu Console dei Mercanti , il qual Consolato era una Magistratura di grande onore , ed importanza. Questa famiglid univa alla sua antichità una ragguardevole Potenza , e lo prova il vedersi sempre intrigata nelle fazioni della Città filo dal 1215. allorchè ivi scoppiarono gli infausci partiti dei Guelti, e Ghibellini. La fazione dei Ghibellini fu da essa sempre seguitata , e fu sempre una delle famiglie del Sesco di Porta S. Piero, che principalmente la sostenessero.

Una buona parte delle sue ricchezze de possedeva nella Val di Pesa, porzione delle quali che esistevano nel Popolo di S. Maria di Rignolle, vendè nell'anno 1299. al Monastero di S. Domenico di Ca faggio (oggi detto del Maglio ) per il rispettabile prezzo di lire mille, come prova l'Istrumento di vendita del dì 8. Febbraio di quell' anno, rogato dal Notaio ser Giovanni di Sp da Filicaia , quale si conserya in S. Ma.

ria

ria Novella. Il prezzo di lire mille prova chiaramente che i Beni venduci, erano di vasta estensione , imperocchè la scima dei Terreni in quei tempi era infinitamente minore della scima d' oggigiorno; Prova anche la ricchezza di questa famiglia il Testamento di mes. Bocca Abbari, del 1300. rog. da Maffeo Lapi di Rinieri, chia inato dall' Ammirato il Traditor della Patria, perchè favori la fazione dei Ghibellini specialmente nella Battaglia di Monteaperti seguica il dì 4. Settembre 1260. Dimostrano la ricchezza di mes. Bocca, e di tutta la Famiglia Abbati la quantità grande dei Legati fatti con esso Testamento, e le parole seguenti che in esso si leggono liem octavam partem tangentem ipsum Testatorem ex omnibus Palariis , Domibus , Turribus & Edifictis comunibus inter eos, Do illos , de Domo Abbatum posit. in Civitat. Flor. in Populo S. Michaelis in Orio & S. Bartolomei ( probabilmente in via detta Calzaioli ) e S. Martini Episcopi ( in oggi S. Marcino de' Buonomini.)

Nell'anno. 1290. Rinuccio Abbati risedè nel Magistrato Supremo dei Priori dell' Arci nei mesi di Gennaio, e Febbraio , e fu l'ultimo di questa illustre famiglia , che godesse gli Onori della sua Patria, poichè venuto l'anno 1292. fu dichiarata del ceco dei Grandi ed esclusa dal godimento degli Onori della Repubblica; la cagione di questo suo male, fu l'odio privato , che aveva contro la famiglia di Giano della Bella, il quale per spirito di vendecta , in occasione, che fu creato il Gonfaloniere di Giusti." zia, operò in modo, che gli Abbari unicamente ad altre illustri, e potenti Famiglie fossero affacto esclusi dalle Magistrature della Repubblica.

braio

Con cucco che questa Famiglia si vedessc ridotta in uno stato di avvilimento, pure non oscante amante della Pa-, tria , più che la Patria di essa , non volle abbandonarla , e seguitò la sua dimora in Firenze , ove l'anno 1596. per mancanza 'di successione Maschile restò estinta. Tempo fa esisteva una Famiglia Abbati in Modena , ivi stabilita da molti secoli indietro , la quale pretendeva discendere dagli Abbati di Firenze, e realmente aveva delle ragioni per farlo credere.

Nel

Nel XIII. Secolo Errico Abbari che coprì una Sublime Carica alla Corte di Federigo II. Imperatore passò in Sicilia, ove si stabilì, e piantò un ramo della sua famiglia: Questo passaggio da firenze nella Sicilia , penso che seguisse circa 1 anno 1250. allorchè il Popolo Fiorentino si rivolcò contro i Grandi, per la qual rivolta molci di essi furono costretti ad emigrare dalla Patria. Don Agostino Inueges nel suo Apparato del Palermo Nobile pag. 25. racconta , che questo Errico fu onorato dell'importantissima Carica di Visitatore generale del Regno di Sicilia , e che esso fu il Capostipite delle famiglie Abbari di Palermo, di Messina , di Catania , e di Trapani. Fazzello Histor. Sicul. dec. 2. lib. 8. Cup. 4. pag. 488. e Summonte Istor. di Napoli lib. 2. pag. 284. narrano , che Palmieri Abbati fu un' illuscre Cavaliere, e che diede non poco aiuto a Giovanni Procida nella sanguinosa , e 10tissima azione delta il Vespro Siciliano. Il Re Pietro d'Aragona , che era venuto a Palermo per riacquistar quel Regno lo volle presso di se, e fu scelto per uno dei cento Cavalieri, che do

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vevano intervenire al Duello fissato in Bordeos col Re Carlo, come dice il cie taco Fazzello pag. 495. le di cui parole son queste Recessurus Sicilia Cataloniam versus Palmerium Abbatem Equitem insignem e si statura pupillum , secum ut unulm de Centenario ad duellum numero auxit.

Riccardo Abbati nel 1343. secondo il P. Ansalone nella Famiglia Anzalo pag. 83. era possessore dell'Isola della Favignana, e delle Terre di Carini, di Baida , di Cefala , e della Baronia di Cudia .. Niccolò Abbari al dire del cicato Anzalone possedè circa il decco tempo vastissimo Patrimonio , che comprendeva de Terre di Asinello, Cefala , Carini, Ronchi, Chiranna , Seni , Cudia , e Tunchi. .Gabbriello Abbati per testimonianza di Inveges pag. 25. fu Stradicò (3) di Messina negli anni 1444. e 1459. e Giaconio Abbati fu Maestro Razionale del Real Patrimonio nell'anno 1400. Rinaldo Abbati secondo il Dottor Vincenzo Auria

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(3) Questa è una parola che viendal Greco la quale significa Prefetto della Mia lizia,

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