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e i Ghibellini, e certamente deve averla esercitata non prima del 1272. perchè in quell' anno fu assunto al Pontificato Gregorio, e non più tardi del 1276. perchè quello fu l'anno emortuale del Beato Gregorio. Nell' anno 1284. tu eletto Proposto di Prato, e nel 1287. come accenna i Salvini Catal. de Canon. Fior. fu determinato Collettore delle Decime Ecclesiastiche nelle parti di Toscana, e Marittime per il sussidio di Terra Santa, secondo la Costituzione del Concilio di Lione, Assunto al Papato Niccolò IV. d'Ascoli dell'Ordine Francescano lo fece suo Cappellano, forse per benemerenza di tanti servigj prestati alla Corte di Roma.

Finalmente sul finire del Secolo XIII. morì in Firenze pieno di meriti questo virtuoso Cittadino, ed alle sue Essequie furono celebrate le sue lodi dal famoso Beato Remigio Girolami dell'Ordine de' Predicatori.

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Ei Mesi di Maggio, e Giugno dell' anno 1363. Maestro Paolo di Ser Piero dell' Abbaco risedè nel sommo Magi

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strato dei Priori. Egli è stato l'unico della sua Famiglia che abbia goduto questa Magistratura nella Patria. Di questa Casata dopo Maestro Paolo, i nostri Archivi son privi affatto di memorie, e non è noto neppure in qual tempo mancasse nella nostra Città, credo peraltro che non si estinguesse, ma che emigrasse, e andasse a stabilirsi in Verona, ove nel 1617. fiorì Orazio dell' Abbaco Poeta Volgare.

Il Capo Stipite di questa Famiglia fu il mentovato Maestro Piero nato in Prato della Nobil Famiglia de' Dagomari come accenna Filippo Villani Vite di Uomini illustri Fior. pag. 77. Egli venne a Firenze circa il 1350. e fu insigne Geometra, Astronomo, e Poeta volgare. Per la sua massima perizia nell' Arimmetica era chiamato Paolo dell' Abbaco, e così seguitando lasciò affatto il suo antico Cognome de' Dagomari, prendendo quello dell' Abbaco. Dilettossi molto d' Astronomia, e di tutti quelli del tempo suo fu il primo egli che compose Taccaino, e de' futnri avvenimenti scrisse molti Annali. Fra Filippo da Bergamo. Supplim. alle Cronic. souo l'anno 1342,, C 4

e il

e il Poccianti Catalog. Scriptor. Florent. pag. 140. Scrivono, che egli fosse altresì il primo, che inventasse certi Ordigni, ed Istrumenti (forse l' Astrolabio ) con i quali dimostrava i moti delle stelle, e dei pianeti. Bell' elogio fece ad esso Zenone Zenoni nel suo Lib. Pietosa Fonte Cap. VI. riportato dal Lami nelle Delic. Erud. uguagliandolo ai più insigni Geometri, ed Astronomi antichi, cioè a Eudosio, a Possidonio, e a Tolomeo. Si distinse anche in altre facoltà come fa fede Ugolino Verino. Si dilettò di Poesia Volgare secondo il Crescimbeni Stor. della Volgar. Poesia. Fu Precettore di lacopo Alighieri figliolo di Dante. Anche il Boccaccio, che fu suo contemporaneo ebbe molta stima di lui, e sovente ne fece onorevole menzione nella Genealogia degli Dei. Alcune sue Rime si conservano nella Laurenziana Cod. 42. Pluteo 41. In quale anno morisse non è ben noto. Il Villani pone la sua morte nel 1365. ma prende errore perchè nel 1366. fece Testamento, e lasciò che fossero fatte due Gappelle nella Chiesa di S. Trinita di Firenze. Ordinò pure, che si facesse un Ospedale fra, Montebuoni, e Firenze, e

che

che tutti i suoi Libri d' Astrologia si mettessero in S. Trinita, e che ivi stassero finchè in Firenze non fosse stato trovato un bravo A strologo approvato per tale almeno da quattro Maestri, e quando questi fosse ritrovato, lasciò che ad esso si dassero i Libri, e che divenissero suoi. Or convien credere che questo bravo, in S. Trinita

Astrologo si trovasse menti, e si sà al

più non esistono questi Libri, e si sà altronde, che nel 1532. se ne fece una impressione per Giovanni Hervagio di Basilea colle note d' Jacopo Macillo in for glio. Ordinò ancora col medesimo Testamento, che il suo Corpo fatto Cadavere fosse sepolto in S. Trinita. Il Ritratto di questo

omo illustre esiste nelle Pitture delle volte della Real Galleria.

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