te d'Ascoli , e Ambasciatore per Las dislao Re di Napoli l' anno 1408. alla Repubblica Fiorentina. Ebbe per Moglie Rovara Contessa d'Ascoli. Il Quartogenito Mess. Lorenzo fu Cavaliere, e gran Giustiziere del Ducato di Calabria . Fa Signore di molte Tera re nel Regno di Napoli , edella Castellania di Calmata Chiarenza, e Chiaramonte nel Peloponeso : prese in Sposa Mattia di Casa Cascalda. Seguica la morte il dì 21. Ottobre 1341. del Vescovo Fiorentino Francesca Salvestri (5) fu proinosso al vacante Vea scovato Fra Angelo di Monte di Mannino di Guidalorto Acciajoii Domenicano, quale era già Vescovo dell'Aquila, probabilmente da esso ottenuto è per i suoi meriti, e per le premure del pretodata Mess. Niccola suo stretto Agnato. Quea sto Prelato prese il possesso della nostra Chiesa il di 5. d' Agosto 1342. con far la mattina seguente la solita funzione ! . . . . . . di (5) La Famiglia Salvestri fu Nobilissima, ed erą di Cingoli della Marca d' Ancona. Nacque questo Vescovo da Baldo, e da Pietrą da Varano dei Signori di Camerino. era e questo signori de di dar l'Anello alla Badessa di S. Piero. Nell Nell'anno 1384. Angelo d'Jacopo di Donato Acciajoli , fratello di quel Giovanni facro Arcivescovo di Patrasso da Innocenzio VI, da noi sopra rammentata, passò dal Vescovato Ripolano al Fiorentino , e poscia fu Creato Cardinale da Urbano VI, nel 1385. col titolo di S. Lorenzo in Damaso. Nel quale anno abbiamo carta autentica , che fosse Commendatore deila Badia di S. Mae ria di Firenze, al Governo della quale elesse per suo Vicario Barcolommeo dell' Antella. I grandi suoi calenci, le vaste sue scienze, e l'esperienza maravigliosa negli Affari Ecclesiastici, e Policici , furono la cagione, che i Pontefici presco lo rapissero a Firenze per adoperarlo in diverse Legazioni cirace da esso a fine con felicità, e gloria della Chiesa. Fa da Urbano VI, proinosso al Vescovado d' Oscia , e Velletri, la qual proinozione, penso, che seguisse intorno al 1389. trovandosi in quest' anno Vescovo di Firenze , Bartolommeo da Padova , detto da alcuni Vicario, che fu in seguito promosso al Cardinalato . Fu Vice Cancelliere di S. Chiesa , e Decano del Sacro Collegio. Dal sud detto detto Papa fu spedito Legato , Tutore, e Governatore del Regno di Napoli, con assistere Ladislao nella minoreleià , nel qual tempo governò quel Regno con tanta prudenza , ę saviczza, che non mai ivi fiorì la pace, e la tranquillità, quanto sotto il suo Ministero, Egli col lumiposo carattere di Legato Aposcolico coronò in Gaeta il suddetto Giovine Re. Ladislao; Andò con esso, e lo servi di, guida, e di Consigliere nella Dalmazia , Schiavonia , Croazia , e lo coronò Re d' Ungheria nella Città di Zara, dopo di avere gloriosamente recuperato quel Res, gno. Tornaco poi in Italia intervenne all elezione ” anno 1404. d? Innocenzio VII. Papa: e l'anno 1409. al Concilio di Pisa ivi tenuto dal Pontefice Gregorio XII. dove pieno di virtuose Operazioni perminò i suoi giorni. Il suo Cadavere fu sepolco nella Carredrale di Pisa , di dove fu' poscia trasferico alla Certosa di FirenzeDa Donato, Accia: joli nell'anno 1550. gli fu facto restau. rare il sepolcro coll' effigie di Cardinale in basso rilievo. Parlano di questo grand' Uomo, l' Ughelli, il Ciacconio , e para ticolarmente S. Antonino Arcivescovo nel T. IV. la Somma Iscoriale par. 3. tit. 22. Cap. I. Neri d' Jacopo di Donato fratello del prelodato Cardinale Angelo guerreggiò per Carlo Re di Napoli lungo teinpa, nella Grecia , ed acquistò Atene, Tebe, e tutta la Beozia , in premio dei quali servigi il Re Ladislao figlio di Carlo nell' anno 1392. l'invescì del Ducato di Arenę, e di Tebe, commertendo al Cars dinale Angelo, che gli desse in sua nome il lusegna , e la Corona Ducale. Prese per Moglie la figlia di un Genciluomo Genovese, che abitava in Negroponte, dalla quale ebbe quattro figli cioè due Maschi, e due Femmine, i quali furorio gli Eredi dei suoi Staci. Le Femmis ne una detta Bartolommea marito, a Teodoro Paleologo fratello di Emanuellolmperator d'Oriente, e Principe di Sparta ; i'alera chiamata Francesca diede in Sposa a Carlo Principe del Tocco, d' Acara piana , dell' Arca, e Duca di Cefalonia, alla quale decte in Dute la Città di Co. rinco. Edificà in Napoli, di Romania un no Spedale, e alla Chiesa di S. Maria d' Atene lasciò molti argenti, e altri preziosi arredi sacri, & tanta rendita annuale, che mantenesse 20. Preti, i quay |