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Adimari vi furono Governatori, quali nel Palazzo del Pubblico lasciarono la loro Arme con questa Iscrizione. Nobi lis Miles Aureatus (7) Dom. Alamannus de Adimariorum Prole Potestas anno 1324. Strenuus Eques Aureatus Dom. Ruge rius ex antiquissima, ac nobilissima Adimariorum Prole Potestas anno Christi 1325.

Nobilis Miles Aureatus Dom. Petrus de Adimaribus Vicarius Terre Prati pro Principe D. Carolo Regis Roberti Primoge nito anno 1327.

Lotto Adimari di Firenze fu Governatore dell' Abruzzo nell'anno 1327. come provano le Scritture esistenti nell' Archivio del Regno di Napoli Fascicolo 19. e 74. Cantino di Filippo Adimari Cavaliere, e familiare del Re Roberto di Napoli nell'anno 1327. da Scritture in detto Archivio Fascic. 47. successe nel Governo dell'Abruzzo a Messer Lotto.

Francesco Adimari fu Capitano_di Bitonto nel 1363. come spiegano le Carte di detto Archivio Fascic. 3. Il medesimo fu anche familiare, e Gentiluo

mo

(7) I Cavalieri Aureati sono quelli dell' Ordine dello Spron d'oro.

mo di Camera della Regina Giovanna.

Nell'anno 1359. Tommaso di Bonaccorso Adimari fu Potestà di Pescia, ed esiste sempre una filza d'Atti fatti al suo tempo intitolata così Tempore Nobilis & potentis Viri Domini Thomasij de Adimaribus de Florentia honorab. Potestas Terrae Pisciae, anno MCCCLVIII. & parim MCCCLIX. Ind. XII. tempore Sanctissimi in Christo Patris Innocentii Papæ Sexti

E nell'anno 1361. Leonardo di Neri Adimari fu Vicario di detta Terra, oggi Città di Pescia del di cui Stemma Gentilizio vedevasi un tempo un vestigio nel Cortile del Palazzo Pretorio di detta Città a man dritta sotto una lunetta del corridore dipinta nel muro.

Messer Alamanno di Filippo Adimari nacque nell'anno 1362. in seguito fu esiliato da Firenze e andò a Roma ove fu fatto Protonotario Apostolico, dipoi restato vacante il Vescovado di Firenze fu da Bonifazio IX. eletto Vescovo di questa Città, ma dai Fiorentini non fu accettato, ed il Papa a scanso di qualunque disordine lo promosse all' Arcivescovado di Taranto, del quale pre

se

se possesso l'anno 1402. In questa dignità si esercitò 4. anni in capo al qual tempo restata vacante la Chiesa di Pisa fu di quella creato Arcivescovo il dì 22. Ottobre 1406. In questi tempi fu sempre occupato in diversi maneggi, e legazioni specialmente per causa dello Scisma suscitato dall' Antipapa Pietro di Luna nel 1411. Finalmente da Giovanni XXIII. Papa fu creato Cardinale sotto il titolo di S. Eusebio; nell' anno 1415. intervenne al Concilio di Costanza. Nell' anno 1424. trovandosi in Tivoli morì, ed il suo Cadavere fu trasportato in Roma, e nella Chiesa di S. Maria Nuova ebbe sepoltura. Parlano di questo illustre Prelato Don Valentino Monaco, il Volterrano, il Ciacconio, e Leandro Alberti.

Nel 1434. fu Vescovo di Volterra Roberto Adimari quale donò alla Comunità di quella Città per Contratto rogato da Ser Accettante di Giusto sotto dì Marzo 1437. l'Ospedale di S. Maria Maddalena.

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Lorenzo di Pigello Adimari nel 1439. fu Potestà di Fojano, e nel 1442. fu estratto Potestà di Massa di Valdinievole,

la

la qual Carica renunziò, come apparisce ad un libro di Tratte, che apparteneva all' Archivio delle Tratte nel quale si legge Dom. Laurentius Pigilli Adimari estrachus Potestas Mass Vallis Nebule refutavit.

Filippo di Mainardo Adimari nell'an no 1536. fu fatte Vescovo di Nazaret: il medesimo morì in Roma, ed è sepolo nella Chiesa di S. Onofrio di quella Città.

Guido Antonio di Donato Adimari era Canonico della Metropolitana Fiorentina nel 1568. Egli fu un dotto, e venerabile Prelato siccome ne fa menzione Michele Poccianti nel suo libro intitolato Catalogus Scriptorum Florentinorum così dicendo Guido Antonius Adimarius Ecclesia Florentinae Canonicus venerabilis Vir in Divinis Scripturis eruditus, Aristotelicae Philosophiae non ignarus, ac politioris liBeraturae valde peritus, Inter multa inge nij sui Opera edidit tractatum de Jejunio, quem habuit apud Moniales Sacras S. Juliani, quarum Tutor, & Custos extiterat,

exordium cst. Se nel governo temporale del Monistero ec. Obiit Florentiae 1568. & in Cathedrali Florentina ejus Os

sa

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sa conquiescunt. Compose dipoi un Trat tato sopra il Pater Noster, e un discorso per mantener basso il letto del Fiume Arno, Fu Priore di S. Michele Berteli, e per renunzia che ne fece a GiuHo III. Papa, pervenne ai Monaci Olivetani, i quali diedero a detto Adimari un'annua pensione di Scudi 130. approvata con Breve del detto Pontefice Giulio III,

Nell'anno 1569. Antonio di Tommaso Adimari fa fatto Cavaliere del nascente Ordine Militare di S. Stefano, e nel 1577. fu Tesoriere Generale dell' Ordine medesimo.

Nell'anno 1574. Bernardo di Tommaso di Bernardo Adimari fu Gentiluomo della Camera della Granduchessa Giovanna Moglie del Granduca Francesco I. de' Medici, e figlia di Ferdinando I. Imperatore. E nel 1588. dal Granduca Ferdinando I. fu mandato primo Vicario della Terra d'Anghiari, ove morì il dì 11. di Novembre di quell'anno, e fu sepolto nel Coro della Chiesa dei Frati di S. Francesco di detto luogo con Arme, ed Iscrizione di questo tenore :

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D. O.

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