sonali, che tanto vì fanho distinguere fra i Vostri Pari. Scrivo in Firenze, e tutta Firenze già vi ammira, o si riguardi in Voi il Vostro sapere, il vostro nobile contegno, la vostra esimia dolcezza, e bontà di cuore per cui caro vi rendeste mai sempre a tutti i ceti di Persone, l'infimo dei quali del continovo colla vostra generosità è sollevato dalle sue indigenze. Vi prego dunque di aggradire quest'atto della mia inaltera bile stima, ed attaccamento verso la Vostra Nobilissima Persona, e di concedermi la Vostra autorevolissima Protezione. Umilissimo Servo LORENZO CANTINI. CAPITOLO I Del supremo Magistrato de Priori delle Arti e Gonfaloniere di Giustizia, C On tutto che il Governo della Re pubblica fosse stato sistemato dal Cardinale Latino nell'anno 1280. come ho dimostrato nel Tomo antecedence, i Fiorentiai amanti di cose nuove, venuto l'anno 1282. si deterininarono nuovamente a cambiarlo non per al ro motivo, che per stabilire un Governo affatto popolare. Fu pertanto dai Consoli dell' Arte di Calimala proposta la soppressione dei 14. Buonomini, ed in loro vece la creazione di un nuovo Magistrato composto di tre Cittadini, che avessero a denominarsi Priori; proponendo che avessero diritto a questa Suprema Magistratura solamente quei Cittadini ascritti ad una delle principali tre Arti della Città, cioè a quella della Lana, di Calimala, e del Cambio, e fossero esclusi tutti gli altri: che i ComponenT. IV. A ti |