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RELIQUIE INSIGNI. Intorno ad esse si debbo

no osservare li seguenti Decreti :

I. Insignes Reliquiæ sunt corpus, caput, bra

chium

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crus,

aut illa pars corporis, in qua pas

sus est Martyr, modo sit integra, &

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& legitime ab Ordinariis approbata

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non parva,

(S. R. C.

8 apr. 1628 n. 593 in una Miss. Rom. Urbano VIII. approbante ).

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II. Duplex Officium est recitandum de Sancto, ,, cujus habetur insignis Reliquia, ubi asservatur, vel

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sit corpus integrum, aut magna pars ejusdem, aut

,, caput, & sit ex Sanctis approbatis, & positis in

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,, Martyrologio Romano. (S. R. C. 3 jul. 1617 in una Urbis Theatinorum, n. 392.)

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III. De Reliquia insigni Officium est solum recitandum in Ecclesia ubi asservatur, nec aliæ Ecclesiæ debent se uniformare cum Cathedrali, vel 1618 in Conchen.

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IV. Officia Sanctorum ratione corporis, seu insignis Reliquiæ recitanda, intelligi debent de Sanctis dumtaxat in Martyrologio Romano descriptis, & dummodo constet de identitate corporis, seu Re,, liquiæ insignis illiusmet Sancti, qui reperitur in ,, Martyrologio Romano descriptus. De cæteris autem

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Sanctis in prædicto Martyrologio non descriptis, aut ,, quibus a S. Sede non fuerit specialiter concessum,

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Officia recitari, & Missæ celebrari non debent, non ,, obstante quod ipsorum corpora, vel insignes Reli,, quiæ in Ecclesia asserventur; quibus tamen ab Or,, dinariis locorum approbatis, debita fidelium

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ratio (prout hactenus servatum est) exhibeatur ; sed absque Officio, & Missa, sub pœnis de non

,, satisfaciendo præcepto recitandi Officium, aliisque

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in Constitutione S. Pii V. contentis,, (S. R. C. 11. aug. 1691 in Decreto gen. approb. Innocent. XII. 19 octob. ejusdem anni n. 3097).

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Se in qualche Chiesa poi si avesse una Reliquia insigne di qualche Santo, il quale assieme con un Socio si trovasse inserito nel corpo del Breviario, ed ambidue avessero il rito di Festa semplice, come accade nel giorno dei SS. Gervasio, e Protasio, le Lezioni dei quali narrano le gesta della lor vita allora si divideranno le dette Lezioni, e si leggerà come quarta Lezione quella del Santo, di cui si fa l'Uffizio doppio, e la quinta, e la sesta si prenderanno dal Comune. L'altra Lezione poi che rimane disgiunta si potrà porre per nona Lezione nel terzo Notturno, come di Santo semplice, di cui si dovesse fare Cominemorazione alle Laudi. Se poi queste Lezioni non si possano dividere, si porranno nel secondo Notturno per quarta, e quinta; e la sesta Lezione si prenderà dal Comune: e in allora non si ripeterà più la nona Lezione per il semplice; ma si farà di esso Commemorazione alle Laudi. (S. R. C. 16 jan. 1617.) Ita Colti par. 2 Tit. Lectiones secundi Nocturni.

RELIQUIE DE' SANTI. LORO TRASLAZIONE (1).

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Si adorneranno , per quanto fia possibile, decentemente la Chiesa e i luoghi, pei quali si dovrà passare colla Processione

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(1) Intorno a tale Traslazione si dovra osservare quanto dice quì il celebre Lambertini ( Lib. 4 par. 2 cap. 21 a n. 1o ad 1g): Corpora Sanctorum, et insignes eorum Reliquiæ non possunt transferri de Civitate in Civitatem, nec de Ecclesia ad Ecclesiam, inconsulta Sede Apostolica.

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Intorno poi al Corpo intiero di qualche Santo, si deve avvertire, non essere di scandalo nella Chiesa Cattolica se si dica che si trova in più Chiese, imperciocchè quando vi è una Reliquia insigne, e non piccola, è costume di chiamarla Corpo, e non una parte di esso. E di fatti nelle Preci usate dalla Chiesa pella Benedizione dei Vasi, nei quali si debbono conservare le Sacre Reliquie, si legge quanto segue: Quatenus fideles tui magnitudine beneficiorum tuorum in parte modica Reliquiarum, integra Sanctorum Corpora se percepisse gratulentur. ( Sarnelli Epistol. Eccles. t. 3 сар. 8).

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Poscia i Sacerdoti, e i Ministri vestiti cogli Apparamenti di bianco, o rosso colore, secondo che lo richiederanno i Santi, dei quali si trasferiscono le Reliquie, e con lumi accesi, tutti si porteranno cantando le Litanie coll' invocazione dei detti Santi, l' Inno Te Deum &c. il Salmo Laudate Dominum de Cælis c., ed altri Salmi, ed Inni proprj, o del Comune di que' Santi medesimi (Rit. Rom. De Processione in Translat. Sacrarum Reliquiarum ).

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Per maggiore illustrazione poi di questo punto, credo conveniente rapportare qui sotto quanto ordina il celebre Bauldry, cioè :

I. Nel giorno antecedente alla Traslazione, ad un' ora competente si canteranno solennissimi Vesperi, ne' quali al Magnificat s' incenseranno le dette Reliquie; e compiuti i Vesperi, si esporranno in questo modo :

II. Il Celebrante vestito di Piviale, e Stola di color conveniente alla Festa, e assieme coi Sacri Ministri, Diacono e Suddiacono parimente apparati, ed un altro Suddiacono colla Croce ( se si debbano trasferire le Reliquie da un luogo all' altro della Chiesa, altrimenti la Croce non si porterà), e coi Ceroferarj, si porterà collegialmente al luogo, in cui sono le Sacre Reliquie, dove genuflesso innanzi ad esse pregherà un poco; indi stando in piedi imporrà de more colla Benedizione l' incenso nel Turibolo, e stando pure in piedi le incenserà tre volte, fatta già innanzi, e dopo una profonda riverenza; poscia cantando Inni, e Salmi le trasporterà al luogo apparecchiato per esse, cantata prima l' Antifona col Versetto, zione conveniente. Ivi poi il Clero a vicenda farà Orazione notte e giorno, finchè con solenne rito vengano trasferite al luogo destinato.

ed Ora

III. Nel giorno che segue si canterà Messa solenne del Santo, o dei Santi, di cui sono le dette Reliquie, fra la quale immediatamente dopo l' Evangelio, o dopo la Messa, se non si possa fare altrimenti, si tesserà Panegirica lode sopra i di lui meriti, onde eccitare il Popolo a venerarlo.

IV. Finita la Messa, si farà la Processione, purchè per una giusta ragionevole causa non si rimetta dopo i Vesperi; compiuta la quale, si esporranno esse Reliquie sopra l' Altare ad adorarsi per tutto il giorno, e verso il tramontar del Sole si rinchiuderanno con sicure chiavi; e di ciò si farà Instrumento per mezzo di pubblico Notajo, e specialmente per mezzo del Secretario del Vescovo .

se

V. Innanzi i Vesperi, o prima della Messa, si faccia la Processione immediatamente dopo di essa, si apparecchieranno : 1. Una Croce processionale : 2. Due Candellieri pei Ceroferarj: 3. Due o tre Turiboli: 4. Gli Apparamenti pel Celebrante, pei Sacri Ministri, ed altri Sacerdoti, e il Baldacchino, tutto del color conveniente: 5. Il Vessillo, in cui vi sia l'Immagine dipinta del Santo, o dei Santi, dei quali sono le dette Sacre Reliquie: 6. Le torcie e i cerei in numero sufficiente pegli Ecclesiastici: 7. Finalmente i Piviali per quelli che porteranno le Reliquie.

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VI. Compiuti affatto i Vesperi, il Celebrante si porterà in Sagristia, e indi coi Sacri Ministri, che gli alzeranno gli orli del Piviale, con un altro Suddiacono colla Croce e coi Ceroferarj, ed anche coi Turiferarj, ritornerà all' Altare, dove genufletterà sull' infimo gradino, e pregherà alquanto; poi imporrà l' incenso nei Turiboli, uno dei quali si porterà innanzi alla Croce, e gli altri due innanzi alle Reliquie. Frattanto il Suddiacono colla Croce, ei Ceroferarj staranno nel mezzo, e quelli che sono destinati prenderanno il Baldacchino .

VII. Poi il Celebrante inchinandosi, e non genuflettendo, incenserà le Reliquie come sopra triplici ductu. Frattanto si canterà in Coro l' Antifona veniente e un poco prima si distribuiranno i cerei

accesi.

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VIII. Poscia s' incomincerà la Processione in questo modo: Precederanno innanzi alla Croce due così detti Mazzieri che la dirigeranno, vestiti di veste talare, portando nelle loro mani un bastone adornato d'oro, del colore al Santo conveniente. Indi verranno i Suonatori se vi siano, poi tutte le Confraternità secondo il loro ordine

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IX. Seguiranno poi il Turiferario, il Suddiacono colla Croce, i Ceroferarj, e il Clero per ordine tutti col capo scoperto, per quanto fia possibile.

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X. Converrebbe che le dette Sacre Reliquie si portassero dai Vescovi, se vi siano o dagli Abbati apparati, o eziandio dagli Eminentissimi Cardinali; ciò che santamente leggiamo fatto dal Cardinale San Carlo Borromeo nella Traslazione di S. Simpliciano Vescovo di Milano suo predecessore. Se poi non vi siano, si portino almeno da Sacerdoti vestiti di Piviale sotto Baldacchino.

XI. Se poi fosse questa un' insigne Reliquia rinchiusa in un vaso soltanto, v. gr. una particella della Ss. Croce, o il capo, o un braccio, ovvero qualche altra parte del Corpo di un Santo; allora si dovrà portare se fia possibile dal Superiore apparato.

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XII. Innanzi poi alle Sacre Reliquie si porteranno i Musici, sempre vestiti di Cotta, cantando le Litanie e le Antifone desunte dal Pontificome sopra, cale Romano, o dal Breviario, o dal Rituale. Ma fra i detti Musici si porteranno due Turiferari, che incenseranno continuamente le Sacre Reliquie

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XIII. Quando le Reliquie entreranno in Chiesa si intuonerà il Te Deum, e si deporranno sopra l' Altare, stando tutti ai proprj luoghi; e finito l' Inno e incominciata l' Antifona del Santo verranno incensate dal Celebrante stando in piedi, e dopo questa incensazione si dirà il Versetto, e l'Orazione, tenendo il Libro i Sacri Ministri.

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1

XIV. Se si debbano poi rinchiudere esse Reliquie,

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