II. Fra la Ottava del Corpus Domini, e del Santissimo Natale (S. R. C. 21 julii 1670 n. 2353, 2 sept. 1705).. e in quella III. Nella Vigilia della Pentecoste dell' Epifania (S. R. C. 19 aug. 1651 n. 1480 ad 10 dec. 1718 3768). I sa, Tra quelle però del terzo genere, la prima Mesch'è de Electione, e la seconda de Coronatione, & Creatione Summi Pontificis, si possono celebrare anche nei giorni di Domenica, e negli altri festivi come dice il Castaldo (Lib. a Sect. 6 cap. 4 ex Gav.). E secondo la pratica delle Basiliche di Roma, si deve cantare dopo la Conventuale, detta Nona, una delle prefate Messe, ossia quella che occorre; ma non si debbono poi dire Votive anche le private, come vuole il Turino ( Colti Dict. Liturg. par. I. Tit. Miss. Vot.). n. MESSA PRO SPONSO ET SPONSA. Questa è la decimaquarta delle Messe Votive del terzo genere, la quale, presenti gli Sposi, si può celebrare in qualunque giorno eccettuate le Domeniche, ed altre Feste di precetto, secondo il Gavanto (Par. 4 Tit. 17 22) appoggiato alla presente Rubrica del Messale Romano (In Missa pro Sponso et Sponsa ):,, Si Be,, nedictio Nuptiarum facienda sit die Dominico vel alio die Festo, dicatur Missa de Dominica, vel Festo cum Gloria, & Credo, si illa Missa id requirit, & cum commemoratione sequentis Missæ pro ,, Sponso, & Sponsa, & reliquis, quæ pro Commu,, nione, & complemento Benedictionis in ea haben L' Alden però (Par. 3 Tit. 7) dice, che stando alle parole, vel alio die Festo, non si debbono intendere le Feste di precetto soltanto, ma tutte ancora quelle di rito doppio. Pio VI. poi si è uniformato al Gavanto , e decretò quanto segue: i ٢٠٠٠ præcepto seu etiam si fiat annum, sive In celebratione nuptiarum, quæ fit extra diem dominicum, vel alium diem festum de in quo occurrat duplex I vel 2 class. officium, & missa de festo duplici per majori, sive minori, dicenda est Missa pro Sponso & Sponsa infine Missalis post alias Missas votivas specialiter assignata: in diebus vero dominicis aliisque diebus festis de præcepto, ac duplicibus 1 & 2 class. dicenda est Missa de festo cum commemoratione Missæ pro Sponso & Sponsa . ( S. R. C. die 20 Decembris 1783 п. 4266.) Missa pro Sponso & Sponsa (dum servata forma primi decreti celebrari licet ) est votiva privata, proindeque semper legenda sine hymno angelico, & symbolo, cum tribus orationibus 1. videlicet ejusdem Missæ votivæ propriæ, ut habetur in fine Missalis, 2. & 3. diei currentis, ut in Rubrica tit. 7. n. 7. num. 3 de commemorat. Benedicamus Domino in fine, & ultimo Evangelio S. Joannis. (S. R. C. 3 Martii 1818. n. 4394) Collect. Dec. Auth. tom. 7 pag. 96 nota (a). Missa nuptiarum celebrari nequit in octava Epiphaniæ, & vigilia Pentecostes; item nec in octava Corporis Christi iis in locis, in quibus eadem gaudet privilegio ad instar octavæ Epiphanie 4437 ad 5. Si Missa celebratur de die, commemoratio de Sponso & Sponsa fieri nequit sub unica conclusione (Ibid. ad 6) sed facienda primo loco post alias de præcepto. Ibid. ad 7 & 8 S. R. C. 20 Aprilis 1820. MESSE VOTIVE PRIVATE. Loro rito da osser I. In quelle del primo genere, ossia dei Santi, si userà il colore, che si usa nel giorno della loro Festività. Da questa regola però si deve eccettuare la Messa Votiva dei SS. Innocenti, nella quale se si dica come Votiva, si dovrà usare il rosso, quantunque nella loro Festività il colore sia il pavonazzo. (Missale Rom. par. I. Tit. 18 Rub. 1 & 3.) In quelle del secondo, si userà il colore, come segue: Nella Messa de Cruce, il rosso; in quella de Passione, il pavonazzo; in quelle della Santissima Trinità, degli Angeli, del Santissimo Sagramento, della B. V. si userà il color bianco; in quelle dello Spirito Santo e degli Apostoli, si userà il rosso, come nel loro giorno festivo. e In quelle poi del terzo genere, cioè in quella Pro eligendo Summo Pontifice, o si dica la Messa dello Spirito Santo, o quella, che si ha in fine del Messale, sempre si userà il color rosso: in quella Pro Creatione, & Coronatione Papæ, si userà il bianco, il quale si userà anche per l' Anniversario della Consecrazione del Vescovo; ed anche nella Messa Pro Sponso, Sponsa. Si userà poi il pavonazzo nelle Messe Ad tollendum Schisma, e nelle altre contenute nel Messale fino a quella Pro iter agentibus inclusivamente (Ita colligitur ex Rub. Missal. Rom., & tradit. Quarti par. 1 Tit. 4 Rub. 4 v. 14); così pure nella Méssa Pro felici morte impetranda, apparisce dal presente Decreto : Missa Ad postu"landam gratiam bene moriendi, demandatur appo come nenda in Missali Romano post Missam Pro remissione peccatorum, & in Rubricis generalibus in Tit. De Coloribus Paramentorum, sub colore violaceo (S. R. C. 20 martii 1706.) II. Non si dirà nè il Gloria, nè il Credo, se non nei casi contemplati nella Rubrica generale di tali Messe n. 4 da noi esaminata di sopra. III. Per ciò poi che spetta alle Orazioni da dirsi, ordinariamente la seconda Orazione sarà dell' Uffizio corrente, e la terza quella, che si direbbe in secondo luogo. 0 Qualche volta però, o per ragione di Ottave per motivo di altre Orazioni di obbligo, si dicono più di tre Orazioni: siano pari, o dispari non importa, giacchè vi è il presente Decreto contro quelli, i quali dicono che le Orazioni della Messa si debbono dire sempre in numero dispari : ,, Non est omittenda 77 una ex assignatis Orationibus in Missa, veluti tertia A cunctis; si secunda esset de Festo simplici, ut ,, ejus loco dicatur Oratio imperata, veluti Deus re,, fugium; sed post Orationem A cunctis potest & imperata dici, cum in Missa de semiduplici, vel simplici, vel votiva, non sint necessario dicendæ Collectæ impares, puta tres quinque vel septem,,. (S. R. C. 2 decemb. 1684. n. 2924 ad 6 & 9). Ma da questa regola si deve eccettuare la Messa Votiva di S. Pietro e di S. Paolo Apostoli, perchè in allora la seconda Orazione sarà o di S. Paolo in quella di S. Pietro, o di San Pietro in quella di S. Paolo, e la terza poi della Festa che corre (Bissus lit. n. 77 §. 4.) Nella Messa poi Pro Sponso, & Sponsa, quando si dice nelle Feste di rito doppio, si diranno due Orazioni soltanto, la prima della Messa Votiva, e la seconda della Festa che corre, purchè non si debba aggiungere la Commemorazione di un Santo semplice, di una Ottava, di una Feria ec. Si deve avvertire inoltre che nel tempo di Passione, se si dirà Messa Votiva, la seconda Orazione sarà della Feria e la terza Ecclesiæ, vel pro Papa. A fine poi di porre sotto occhio ad ognuno complessivamente tutti gli addotti principj, credetti bene di formare la seguente Tabella. |